# BooksHighway
Playlist 2013 (a cura di Marco Denti)
"La
vita non è giusta, non è che tutto quanto deve tornare a posto come i pezzi di
un puzzle. Certe cose sono così e basta, e non c'è niente da spiegare. Puoi venirtene
fuori con un sacco di se e di ma, e qualche volta puoi anche scoprire la verità.
Ma molte delle cose che succedono non hanno proprio senso, e non combaciano mai".
(Joe R. Lansdale)
Il nostro mosaico rispecchia un po' quello che dice
Joe R. Lansdale e anche se un senso compiuto è difficile trovarlo, almeno abbiamo
cercato di scegliere guardando verso il basso e attorno all'idea di radici che
è propria di RootsHighway e per estensione di BooksHighway, sia nella rubrica
che nel blog. Le novità di quest'anno le abbiamo scelte così, tenendo sempre ben
presente la qualità della scrittura e della lettura (prima di tutto) e poi pensando
più a una sorta di riepilogo conclusivo che di una playlist vera e propria anche
se, almeno in questo, un certo ordine di può intuire. Ci aggiungiamo anche la
classifica dei post più letti sul blog di BooksHighway, uno spazio tutto dedicato
alla letteratura americana che continua a crescere anno dopo anno. In questo caso
l'elenco statistico rispecchia a tutti effetti la realtà perché a determinarlo
siete voi, la vostra partecipazione e come vedete, anche in questo caso siamo
molto roots, basta un clic per farci felici. Se poi sono migliaia (parecchie migliaia)
meglio ancora. Per cui, grazie a tutti, buona lettura (e buon ascolto).
 | 1.
Stanley Booth Le
vere avventure dei Rolling Stones (Feltrinelli)
Era "il" libro sui Rolling Stones e nella sua nuova e aggiornata versione
è diventato qualcosa di più. Una sorta di apologia definitiva del rock'n'roll.
Il libro dell'anno. Anche del prossimo, e del prossimo ancora. Tra greatest hits,
ristampe e dischi dal vivo per la colonna sonora c'è solo l'imbarazzo della scelta,
ma consiglierei, giusto per la puntualità, Election Special di Ry Cooder che è
il più bel disco dei Rolling Stones di quest'anno.
|  | 2.
Derek Nikitas I
fuochi del nord (Revolver)
Di thriller, noir e gialli non se ne può più. Li fanno
in catena di montaggio, tutti uguali, con il detective e le sue idiosincrasie.
Questo è diverso, trama avvincente, paesaggio superbo, protagonista speciale (che
non è il detective). La sigla all'inizio così come alla fine non può che essere
Tempest perché il clima e le coordinate geografiche sono quelle.
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 | 3.
Tom Franklin L'avvoltotio
(Piemme) Idem come sopra, con la differenza
che Tom Franklin una le tessiture del noir per raccontare, tra le righe, ambigue
forme di razzismo e di emarginazione nell'America rurale. Ci vuole un sottofondo
molto sudista e Mississippi Moon di Cary Hudson è perfetto.
|  | 4.
John Cheever Una
specie di solitudine (Feltrinelli)
I diari di John Cheever sono una delle riscoperte più
importanti degli ultimi anni, almeno per quanto riguarda la letteratura americana.
Sapevamo che era un grande scrittore, ma qui è come se aprisse le porte di casa
sua. Lo accompagnerei con It All Comes Back Someday di John Hiatt con cui c'è
più di un'affinità.
|  | 5.
Pete Fromm Indian
Creek (Keller) Una fuga
"into the wild" che però, in fondo, si apre alla speranza: un inno alla bellezza
della wilderness, alle sue contraddizioni, al coraggio che ci vuole per sfidare
i luoghi comuni e condividere la natura. Redbud Tree, e tutto Privateering di
Mark Knopfler sono i temi ideali per accompagnare la lettura.
|  | 6.
Thomas McGuane Il
grande silenzio (Dalai)
Vorremmo scrivere di rock'n'roll (o di qualsiasi altro argomento) come Thomas
McGuane scrive di pesca: una passione sterminata che usa come coagulante di mille
storie, luoghi, incontri. Con la battuta (economica) dell'anno: "Si chiama libera
impresa. O caghi o ti togli dal cesso". The Sailor's Revenge di Bap Kennedy è
il contorno inevitabile, direi.
|  | 7.
Matt Bondurant La
contea più fradicia del mondo (Dalai)
Una famiglia dura, eppure leale. Un potere infido e corrotto
(ma va?). Una guerra senza quartiere sullo sfondo del commercio dei bootleg (il
whisky di contrabbando, non i vinili) in un romanzo denso e avvicente. Qui c'è
Nick Cave che ci ha messo del suo nel film, ma sarebbe molto pertinente anche
Banks Of Ohio nella versione di Bobby Bare.
|  | 8.
Robin D.G. Kelley Thelonoius
Monk (Minimum Fax) Qualcosa
in più di una bella e documentatissima biografia: pagina dopo pagina si ha la
sensazione di riscoprire un mondo perduto dove la musica, il jazz in particolare,
era l'espressione di una vita intera, non soltanto un lavoro e/o un passione.
L'accompagnamento cercatelo nella sua discografia, ma si può usare anche Locked
Down di Dr. John: tra pianisti ci si intende.
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9. Roger Stolle Storia
segreta del Mississippi blues (Postmedia
Books) C'è molto da imparare dalla svolta esistenziale di Roger
Stolle che, stanco di riunioni, aerei, programmi e altre amenità, si è trasferito
nel bel mezzo del Mississippi per riscoprire il senso del blues (e della vita).
Collegatelo a New Mind Revolution dei nostri Nerves & Muscles: l'idea è proprio
quella.
|  | 10.
Leonard Cohen Morte
di un casanova (Mimimum Fax)
Beh,
la riscoperta di Morte di un casanova non può che andare in parallelo con Old
Ideas: anche se in forme diverse, entrambi vengono da un passato leggendario,
ma Leonard Cohen è grande e va bene a tutte le età e in tutti i modi. |
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