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Silas House
L'ascesa di Lark

Silas House, foto jimenezedizioni.it

Ci siamo incuriositi per la prima volta della figura di Silas House leggendo il suo nome al fianco di Tyler Childers, uno dei talenti più in vista del nuovo country appalachiano. House, infatti, ha collaborato alla sceneggiatura del video di In Your Love, poi candidato ai Grammy, canzone che affronta il tema dell'omosessualità calandolo nelle comunità rurali dei minatori del Kentucky.

Un argomento che coinvolge in particolar modo Silas House, da sempre sensibile ai diritti LGBTQ e ancor di più impegnato sul fronte della difesa ambientale, argomento quest'ultimo che lo ha avvicinato a Wendell Berry, scrittore, attivista ed esponente storico della causa ecologista negli Stati Uniti. Una parte importante dei romanzi di House, sette pubblicati fino ad oggi dall'esordio Clay's Quilt nel 2001, è strettamente legata alle questioni della condizione dell'ambiente, a maggior ragione in una terra di miniere e sfruttamento come quella in cui è cresciuto, quel Kentucky che sembra essere attraversato negli ultimii anni da un vero e proprio fermento di musicisti, songwriter e scrittori, di cui House e Childers sono soltanto alcuni degli esempi più in vista.

Tra gli autori più apprezzati dell'ultima generazione di romanzieri "sudisti", più volte finalista e premiato infine al Southern Book Prize proprio in occasione dell'opera più recente L'ascesa di Lark (Lark Ascending, 2022), Silas House ha anche pubblicato diversi articoli per testate come New York Times, Atlantic e Time, oltre ad avere svolto un ruolo di critico musicale e commentatore per la rivista No Depression e di avere curato numerose cartelle stampa per artisti del mondo Americana di Nashville. Lo abbiamo raggiunto via web per questa interessante intervista, che va a integrare la recensione del suo L'ascesa di Lark, uno dei romanzi più interessanti del 2023, apparsa sulla pagine del blog di BooksHighway.

L'ascesa di Lark [Jimenez, 2023], la recensione:
bookshighway.blogspot.com/2023/10/silas-house.html


Intervista con l'autore

- a cura di Marco Denti -

Silas House
L'ascesa di Lark
[Jimenez edizioni, pp. 232]

Quale è stata la fonte di ispirazione principale per L’ascesa di Lark?

Poco dopo la morte di mia zia, che per me era una seconda madre, insegnavo in Irlanda e ho trovato il mio unico conforto in lunghe passeggiate nelle campagne irlandesi. Un giorno ho trovato un piccolo cane che ha camminato un paio di miglia con me. Una volta tornato a casa in America, continuavo a pensare a che balsamo fossero state quelle passeggiate, specialmente quella con il cane. Quindi, questo è stato il primo spunto per il romanzo in cui un giovane uomo in profondo dolore per il suo lutto cammina attraverso l’Irlanda con un cane.

Ti sei identificato con il protagonista?

Mi identifico molto in lui. Continuavo a pensare a come avrei reagito a situazioni particolari se avessi vissuto uno scenario simile al suo, un mondo post-catrastrofico dove avrei perso tutti quelli che ho conosciuto o amato. Ho anche pensato molto a quello che sarei stato in grado di fare per sopravvivere e a come avrei affrontato il dolore opprimente trovando piccoli momenti di gioia nella natura e negli spazi aperti.

È stata questa la sfida più importante nell’affrontare la scrittura del romanzo?

Non ho mai pensato di ambientare un romanzo nel futuro, quindi la costruzione che ha richiesto quel mondo è stata a volte difficile, ma anche molto interessante e, in definitiva, qualcosa che ha spinto la mia immaginazione verso nuove direzioni. Volevo scrivere di un futuro che in realtà è molto più simile al passato: niente elettricità, persone che vivono in piccoli gruppi, cercando di sopravvivere raccogliendo, cacciando e pescando. Ho guardato molto a storie d’avventura classiche come Il ragazzo rapito di Robert Louis Stevenson e Il richiamo della foresta di Jack London.

La ricerca di un luogo sicuro porta dall’America all’Irlanda. In un certo senso, un percorso contrario a quello che è successo nei secoli. Perché?

Soprattutto perché sarebbe la via di fuga più pratica per gli americani in quello scenario apocalittico provocato dal cambiamento climatico. Se l’America del Nord bruciasse, l’Islanda e l’Irlanda sarebbero i rifugi più vicini e raggiungibili in pochi giorni. Ma funziona anche dal punto di vista tematico perché l’Irlanda combatte da secoli per la propria autonomia. Ed è stato interessante immaginare una sorta di emigrazione inversa.

Dall’oceano alle foreste, l’ambiente naturale gioca un ruolo fondamentale nel romanzo. È stata una tua precisa scelta o è successo nel corso della scrittura?

Per la maggior parte è accaduto mentre ci lavoravo ma in tutta la mia idea di scrittura il senso del luogo svolge un ruolo importante. Voglio sempre che i miei lettori si sentano come se fossero stati trasportati completamente in un ambiente preciso. Voglio catturare le immagini, i suoni, gli odori e le strutture dei luoghi. Voglio che i lettori viaggino con me.

Ti preoccupano le condizioni ambientali? E se è così, quale pensi che sia la sfida maggiore?

Negli Stati Uniti abbiamo avuto un aumento enorme di fenomeni meteorologici estremi. Mi pare assolutamente innegabile che stiamo assistendo a un cambiamento climatico. Fin da quando ero bambino sono stato molto consapevole di quanta energia viene sprecata e di quanto inquinamento finisce nell’aria e nell’acqua. E ovviamente alla fine ci raggiunge. Il mio romanzo è un’immagine di ciò che temo molto che accadrà nella mia vita o nella vita dei miei figli. Ho iniziato a preoccuparmi di più per gli incendi boschivi dopo la terribile tragedia in Australia del 2019 e c’è stato un aumento anche in questo senso negli Stati Uniti, e così è diventata la mia più grande preoccupazione e quindi il principale problema ambientale per il mio romanzo.

Dal tuo punto di vista, questo contribuisce a un’idea di un futuro distopico che ancora non è stata descritta?

Beh, spero che L’ascesa di Lark l’abbia fatto nel modo in cui mostra il ritorno a una cultura che è molto più simile a piccoli gruppi nomadi del passato che cercavano un posto dove stabilirsi in sicurezza, a seconda più della storia, della comunità e del loro rispetto per la natura che della tecnologia.

A partire da titolo, la musica gioca un ruolo determinante. Ci sono versi di Tom Petty, John Prine, R.E.M., Brandi Carlile come se, nel futuro che immagini, fossero diventati dei traditional. Quanto importante è stata la musica nella realizzazione del romanzo?

Ogni volta che inizio un romanzo, una delle prime cose che faccio è mettere insieme la colonna sonora che mi accompagnerà nella scrittura. Aggiungo altre canzoni lungo la strada, naturalmente. Per questo stavo pensando in particolare alle canzoni che potremmo ancora cantare vent’anni dopo la fine della musica registrata e dell'elettricità. Sapevo per certo che la gente avrebbe cantato ancora Petty, Prine, R.E.M., Carlile. Sono artisti le cui canzoni conosco a memoria e sono quelle che sento suonare quando siamo seduti intorno a un falò. Quindi sembravano adatti al paesaggio musicale. E la composizione classica che dà il nome al romanzo è proprio un viaggio sonoro tale per me che riesco a sentire l’avventura, il terrore e l’amore e tutto ciò che c’è in mezzo, comprese tutte le nozioni astratte che sto cercando di articolare nel mio romanzo. Quindi aveva senso dare al libro il nome di quel brano trascendente.

Hai scritto anche la sceneggiatura del video di In Your Love di Tyler Childers. Come è nata questa collaborazione?

Tyler Childers è un artista per il quale ho grande rispetto e quando mi ha chiesto di scrivere per il suo ultimo video sono stato onorato. Ha suggerito che fosse una storia d’amore gay, che era importante per me (ce n’è una bella e tenera anche in L’ascesa di Lark) ma ero anche contento di essere in grado di presentare le persone della classe operaia rurale nella luce complessa nel video. Siamo stati molto felici di aver ricevuto una nomination ai Grammy per il video.

Infine, cosa pensi serva per una buona storia o un’ottima canzone?

Emozione e suspense sono gli ingredienti chiave per ogni storia. Sono i motori che la fanno funzionare. Che la fa sembrare semplice, ma la creazione di qualsiasi storia richiede molto pensiero, tempo, e mestiere. Ho messo tutto il mio cuore e la mia anima in L’ascesa di Lark, quindi spero che i lettori si commuovano o vengano smossi in qualche modo.


The Music in Silas House's Lark Ascending (una playlist a cura dell'autore)


    


 


<Credits>