Il primo premio va alla
confezione: curatissima, edizione in digipack con una grafica accattivante
e libretto con tutti i testi inclusi. Il secondo va all'ironia di Mario
Benetti e delle sue Mele Spinte, che descrivono un mondo provinciale
italiano e piccole storie quotidiane con spunti goliardici e liriche spesso
tragicomiche. Grandi storie di un piccolo mondo è
l'esordio per questo festoso collettivo musicale nato nella bassa padana,
tra Lodi e Melegnano. Benetti decide nel settembre del 2003 di dare forma
alle sue composizioni, chiamando a raccolta alcuni amici incontrati lungo
la strada, a partire dall'esperienza con la Back
in Blues Band. Nasce il nucleo delle Mele Spinte, gruppo che
nella scelta di cantare gran parte del repertorio in dialetto locale potrà
forse rimandare al più famoso Van De Sfroos, seppure ci siano distanze
nel suono, nella storia e ovviamente nello spessore dei testi. Lasciando
da parte inutili paragoni, le ballate paesane di Mario Benetti abitano
una lunga tradizione orale italiana, solo riverniciate con arrangiamenti
e sonorità più al passo coi tempi. Proprio la ricchezza
del suono e la limpidezza delle produzione sono una delle caratteristiche
vincenti del disco: alla voce di Benetti si uniscono le chitarre di Delfio
Fichera, le fisarmoniche di Simeone Pozzini e Giorgio Donnoli,
le tastiere di Diego Donelli, un buon sostegno dei cori e qualche
ospite a dare più colore. Si inizia con l'allegria irish di Risturant
Cines e si capisce subito che i brani in dialetto saranno il fiore
all'occhiello dell'intera raccolta: la jazzata Anguilla Matta,
il country rock coinvolgente di Final de Scupa (compare anche un
banjo, nelle mani di Dino Barbè), il solare ritmo in levare,
tra reggea e ska, di El Sacocia e Pess Russ, con il sax
di Giorgio Donnoli, il folk rock di Don Buna Logia. Qualche perplessità
solo in Ninna nanna del contadino, ballata pianistica in italiano
dove la voce di Benetti, poco appariscente, mostra un po' la corda. Il
prossimo passo sarà straccarsi dai modelli di riferimento e acquistare
più personalità: ce la possono fare
(Fabio Cerbone)
www.melespinte.it
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