inserito 12/12/2011

Frozen Farmers - Ep  [Ghost Records  2011]  
Mircanto-
Esercizi di Statica  [Mircanto  2011]

5 tracks Ep d'esordio per i varesini Frozen Farmer che nascono nel 2009 dalle ceneri degli indimenticabili Midwest, una band che, con solo due album all'attivo, fu ritenuta dalla stampa specializzata uno dei gruppi più promettenti del folk rock italiano. Francesco Scalise (voce, banjo), Luca Gambacorta (chitarra, mandolino), Paolo Grassi (percussioni), Giordano Rizzato (batteria) ci regalano 17 minuti di grande musica (registrazione ai mitici Sauna Recording Studio) dove ogni loro intreccio acustico è messo a fuoco con classe e cuore tra alternative country e folk ancestrale che trae spunto sia dalla tradizione americana delle old time ballads e del bluegrass, sia da quello anglosassone tanto caro ai Fairport Convention e Incredible String Band. L'opening track, Pain Or Sorrow, è una piccola gemma acustica carica di pathos con atmosfere pastorali che rimandano agli Espers, ai Frontier Ruckus e ai 16 HP. Lay In My Grave è una ballata corale che sembra uscire da una versione moderna di "Fratello dove sei" mentre la malinconica Death evoca paesaggi da vecchio West tra polvere e deserto in mezzo a tocchi leggiadri di mandolino e banjo. Gli intrecci strumentali di Highways riescono a trasportarti in un limbo quasi psichedelico, mentre Snow è un tuffo nel country rock che mostra tutto l'amore per Townes Van Zandt con una riuscita melodia da brividi sottopelle. Tra cenere e terra, sogno e realtà un'altra promessa dalla terra dei sette laghi. (  7)
(Emilio Mera)

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Non abbiamo tempo, spazio e soprattutto vocazione per rastrellare la tanta musica indipendente italiana che popola l'etere, ma ogni tanto i confini tra il rispetto per le tradizioni d'oltreoceano e canzone d'autore nostrana sono talmente labili che non è possibile far finta di nulla davanti ad un disco come quello dei Mircanto, trio bergamasco capitanato da Daniele Nava e Thomas Foiadelli e completato dal piano di Nicola Agazzi (con l'aggiunta del batterista Alessandro Lampis in session). Esercizi di Statica è il loro secondo album dopo Le Finestre Sono Aperte del 2009, ed è un riuscito esempio di come si possa coniugare la tradizione melodica di Lucio Battisti, lo spleen dell'indie italiano in stile Le Luci della Centrale Elettrica o Dente, con una struttura musicale decisamente folk, che pesca a piene mani sia nel brit-folk più classico che nella tradizione americana. Pare di sentire una versione lombarda dei Midlake (e lo si prenda come un complimento), aggiornata con tutti gli umori negativi della provincia nostrana, raccontata senza timore di abusare di tinte grigie, utilizzando malinconia e silenzio come elementi integranti degli arrangiamenti. Si segnalano la title-track e il singolo Dicembre, ma il fatto che le emozioni arrivino anche da uno strumentale (Mircanto) indica che le premesse per un ulteriore maturazione ci sono tutte. (  7)
(Nicola Gervasini)

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