Una
piccola sorpresa: For Real è uno dei migliori
dischi roots in assoluto che siano apparsi alle nostre latitudini,
non solo per professionalità, capacità tecniche e quant'altro,
ma per una versatilità di repertorio ed un'esperienza che hanno
poco da invidiare a tante insipide produzioni di settore americane.
Dispongo veramente di poche notizie sui Mandolin' Brothers:
sono una formazione lombarda composta da sei musicisti ben navigati,
con una lunga gavetta alle spalle e vanno orgogliosi di avere finalmente
esordito con For Real, dopo diciotto anni di attività. Ci hanno
pensato bene prima di fare il passo, ma pare proprio che ci abbiano
messo tutta l'esperienza possibile: si sente forte e chiaro tra le
note del disco una forza ed una preparazione non comuni, frutti di
migliaia di chilometri on the road ed una passione che incrocia le
diverse anime della musica roots. In questo senso credo si possa affermare
che il disco rappresenti il primo e più nobile esempio di Americana
sound sul suolo italiano: tante, troppe le sfumature che fuoriescono
da queste canzoni. La matrice sembra essere quella del country-blues,
del sounthern-rock (propongono una credibile versione dell'immensa
Willin' di Lowell George) e del Louisiana sound, a cui si aggiungono
ballate stradaiole (Starry eyes) e soulful (bellissima Can't
you see) e tanto rock'n'roll come in Drive me wild. Un
disco corposo (tredici pezzi per più di cinquanta minuti di
musica), inciso magistralmente, che ribadisce ancora una volta l'universalità
del linguaggio roots-rock.
(Davide Albini)
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