inserito 19/03/2007

Max Meazza
West Coast Hotel
[Desolation Angels 2007] 


1/2

Capita a volte di imbattersi lungo il nostro percorso musicale in piccoli gioielli che sarebbe un vero peccato lasciare confinati in una nicchia, per la bontà intrinseca della proposta, l'onestà, la passione e la cura con le quali sono stati concepiti. West Coast Hotel è uno di questi e lo firma Max Meazza, cantautore milanese attivo già dagli anni'70 con i Pueblo e poi prosecutore di una carriera solista che si snoda attraverso i decenni successivi fino ad oggi con album che non fanno arretrare di un millimetro la qualità, pur dovendosi a volte misurare con le difficoltà di una produzione e una distribuzione indipendenti. L'amore per un certo tipo di sonorità traspare già dal titolo di quest'ultimo lavoro, atmosfere elettroacustiche sognanti, che profumano di California e di Pacifico perfette per il songwriting di Max, che aiutato da grandissimi musicisti italiani come Paolo Fresu, Walter Calloni, Stefano Cerri, Lucio Bardi, Tolo Marton, Attilio Zanchi, Claudio Bazzari, Massimo Colombo, veste le sue canzoni vecchie e nuove. Infatti West Coast Hotel affianca a cavalli di battaglia della sua produzione solista nuove ed ottime composizioni, con suoni caldi, confortevoli e che non tradiscono come, mi si passi il paragone, un pregevole rosso d'annata di ottima struttura che si svela a poco a poco. Sicuramente è il caso di Alaska, dolce e delicata, che si svolge fra un arpeggio di chitarra acustica ed una melodia che non può non emozionare; Bleeding, grande ballata elettroacustica nel segno della tradizione West Coast; Summer Of '71, dal cd omonimo, con la calda voce di Max che lascia davvero il segno. E cosa dire quando il nostro cambia registro regalandoci perle jazzate che mettono davvero i brividi? Complicated Life dove la preziosa voce di Tiziana Ghiglioni e la tromba magnifica di Fresu dispensano emozioni a piene mani, così come Blue Heart dove è ancora Paolo Fresu insieme a Massimo Colombo a creare magiche alchimie. Things To Do On Sunday When You Sleep è un'altra di quelle ballate in cui la fisa e gli arpeggi dell'acustica annullano la distanza fra Milano e la California. Electric Kiss invece ha una languida slide ed un giro di accordi che non possono farcela dimenticare, mentre Watchin' Movies è più asciutta ed essenziale, ma non per questo meno pregevole, fino al grande congedo di Telegram Blues in cui signori, chapeau, le chitarre di Tolo Marton e Claudio Bazzari si rincorrono dando vita a un pezzo che dalle dodici battute prende spunto per essere uno dei più riusciti di tutto l'album. Max Meazza ha firmato un signor disco, non vende fumo. Dategli fiducia non resterete affatto delusi.
(Gabriele Buvoli)

www.maxmeazza.com
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