inserito 03/08/2008

Orchestra del Rumore Ordinato
Mestierante
[Odro  2009]



La scena della canzone d'autore toscana, come dimostrano le convincenti prove discografiche di Massimiliano Larocca, sta indubbiamente vivendo un felice momento, e l'esordio su cd dell'Orchestra del Rumore Ordinato, band fiorentina che con lo stesso Larocca ha sovente condiviso il palco in funzione di supporto, non fa che confermare ciò. I membri dell'Orchestra (Michele Scerra, Mike Ballini, Angelo Crocamo ed Andrea Brogi), pur essendo musicisti di lunga esperienza, suonano insieme da un tempo relativamente breve, eppure hanno le idee perfettamente chiare su quale sia il "manifesto programmatico" che deve guidare il loro progetto musicale: ordinare i rumori per farli diventare melodia. Rumori, ben inteso, che all'interno dei brani non sono mai invasivi e comunque sempre funzionali al testo. "Mestierante è un disco domestico", scrive nelle brevi note inviate alla redazione insieme al cd Michele Scerra, autore di buona parte dei brani, "registrato in garage per rispettare l'unico cliché del rock'n'roll che ci sta a cuore, quello della purezza".

Questa scelta, sebbene porti con se un inevitabile bagaglio di piccole imperfezioni tecniche, si traduce in un'immediatezza ed in una freschezza lontane mille miglia dai suoni di plastica del nostrano pop da alta classifica. L'esordio del disco è semplicemente da urlo: Diciott'ore Sul Divano è un piccolo capolavoro minimalista impreziosito dai ricami chitarristici di Mike Ballini, una spoken song (o qualcosa di molto simile) che riesce a trattare un argomento trito e ritrito, quello della fine di una storia d'amore, con delicatezza ed originalità. "Diciott'ore sul divano, in silenzio senza un piano": raramente, in un paese che ha fatto degli amori finiti l'argomento principe della propria cultura canzonettistica, una frase è riuscita a racchiudere, con tagliente lucidità ed una notevole capacità di sintesi, il senso di vuoto che la fine di una storia porta con se. Se Diciott'ore Sul Divano si eleva almeno un paio di spanne sopra buona parte della produzione nostrana, tutto il disco si mantiene, pur con i difetti di un'opera prima autoprodotta, entro buoni, quando non ottimi, livelli.

Quello che colpisce in Mestierante è sopratutto la variegata ricchezza musicale: tra i suoi solchi trovano spazio le sonorità blues fortemente odorose di zolfo di Animali Solitari e lo swing dal sapore sudamericano di Sudati l'America, il folk leggermente spruzzato di jazz di Preferisco l'Inverno ed il tex-mex di Non Riesco a Dirti Addio o di Sporchi Cattivi e Serpenti, gli accenni jazz di Gente autosufficiente, lucido ritratto di un'Italia nella quale "niente potrà cambiare tanto c'è sempre quello là" e nella quale "vige la legge del menga, chi l'ha in culo se lo tenga" e l'ariosità di ballate come L'ultima Volta, nella quale un felice utilizzo di dobro e slide dimostra ancora una volta come le coordinate musicali del gruppo, sebbene fortemente ancorate in Italia, guardino decisamente oltre oceano. Un ottimo esordio ed una ventata di ottimismo per la musica made in Italy, insomma. Bravi.
(Silvano Terranova)

www.myspace.com/orchestradelrumoreordinato


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