Steve Hill
Solo Recordings Volume 1/ 2
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Steve Hill
2014]

www.stevehillmusic.com

File Under: canadian blues rock

di Paolo Baiotti (15/01/2015)

Steve Hill è un chitarrista canadese di Montreal discretamente conosciuto nel suo paese, molto meno al di fuori dei confini nazionali. Nel corso di una carriera ultraventennale ha diviso il palco con Jimmy Vaughan, Carlos Santana, Buddy Guy, Jeff Beck, Billy Gibbons (ZZ Top) e B.B. King, incidendo otto dischi solisti. Gli ultimi due sono questi Solo Recordings, volum 1 e 2, registrati e prodotti veramente in solitario come una "one man band", che vede Steve impegnato non solo alla voce e alla chitarra, ma contemporaneamente all'armonica, alla batteria e al basso suonati con i piedi e anche con il manico modificato della chitarra. Un artista versatile che ha girato il mondo con il suo show per un paio d'anni e che intende completare con un terzo volume questa trilogia di dischi solisti che lo hanno riavvicinato al blues puro delle origini, dopo avere esplorato altri generi tra rock, country, stoner e folk, seppur sempre permeati dalle radici blues.

Nel primo volume, che gli ha consentito di ottenere parecchi premi al Memphis International Blues Challenge, ai canadesi Gala Lys Blues (dove in carriera ha portato a casa dodici riconoscimenti) e ai Juno Awards, spiccano un'incisiva Honey Bee (Muddy Waters), una lenta e raffinata Ain't Wastin' Time No More (Gregg Allman) nella quale emerge anche la voce potente e melodica dell'artista e brani più aspri e paludosi come Love Got Us Blind e Granted che possono ricordare lo stile di John Campbell e degli artisti della Fat Possum. Il secondo volume, anticipato dal mini album Solo Recordings Vol. 1½ con due tracce inedite e due inserite nel disco, pur mantenendo le caratteristiche del precedente inserisce elementi di rock, folk e country che lo rendono meno monolitico.

Lo si nota già dall'apertura di Still Got It Bad, un rock blues tra ZZ Top e Black Keys e nella successiva Slim Chance con una batteria secca e un suono nuovamente più vicino al rock che al blues, interpretato con maestria sia alla voce che alla slide. Tough Luck è l'unico brano con l'armonica, un'intensa ballata blues sofferta e melodica nella quale la voce si avvicina al tono baritonale di Johnny Cash. Di rilievo l'incalzante cover di Hate To See You Go di Walter Jacobs con una chitarra tosta e rabbiosa, la ballata Better e la conclusiva Long Road, raffinata traccia di impronta folk che si avvale di un prezioso lavoro di finger picking. Due dischi meno uniformi di quanto si possa pensare, seppur caratterizzati da una ritmica essenziale, che evidenziano le qualità di un musicista meritevole di approfondimento.


     


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