The Record Company
Give It Back to You
[
Concord/ Universal
2016]

www.therecordcompany.net

File Under: american rock blues

di Paolo Baiotti (14/04/2016)

Ho ascoltato per la prima The Record Company ad ottobre come supporto dei Blackberry Smoke, al concerto milanese dell'Alcatraz, e ne sono rimasto positivamente colpito. E non solo io, perché il trio di Los Angeles si è guadagnato molti consensi con il suo rock blues energico ed essenziale. Non avevano ancora pubblicato un album, solo alcuni singoli ed Ep's, ma la loro musica era già stata utilizzata in spot pubblicitari e serie televisive come CSI, Elementary e Nashville. Chris Vos (chitarra e voce), Marc Cazorla (batteria) e Alex Stiff (basso) hanno formato la band nel 2011 e da allora hanno lavorato con determinazione, ma senza fretta. Sono riusciti a farsi notare e, oltre alle partecipazioni televisive, hanno supportato Grace Potter, B.B.King, Trombone Shorty, Social Distortion, Charles Bradley…artisti di generi diversi, non necessariamente legati al blues e hanno partecipato a numerosi festivals.

In questo modo, suonando e provando con intensità, sono riusciti a fondere le loro influenze (John Lee Hooker, Hound Dog Taylor, Rolling Stones, Stooges) con l'essenzialità del suono moderno dei primi Black Keys, dei Royal Blood e dei White Stripes. Rock blues contemporaneo, privo di orpelli, cosciente dell'influenza punk, guidato dalla personalità forte di Chris Vos, dotato di una voce intensa, sensuale e duttile, in grado di passare in scioltezza da tonalità piene al falsetto, chitarrista nervoso e vitale, armonicista vigoroso. Ma non bisogna trascurare l'importanza della sezione ritmica, specialmente del basso di Stiff, più volte in primo piano nel segnare la linea melodica.

L'opener Off The Ground ha un groove irresistibile, dato dal basso insinuante, completato da una voce calda e dalle punteggiature di slide e piano. Don't Let Me Get Lonely è un trascinante blues ritmato suonato con strumenti acustici, seguito da Rita Mae Young che sembra incorciare country- blues e Stones dei primi anni settanta e dall'ipnotica On The Move, brano senza chitarra, ma con un'armonica brillante. In questi quattro brani The Record Company espongono le loro migliori qualità, in gran parte confermate dal prosieguo del disco, nel quale tuttavia un paio di brani come Give It Back To You (nonostante l'armonica) e In The Mood For You sembrano meno ispirati. Al contrario il rockabilly di Feels So Good, la hookeriana Turn Me Loose nella quale emergono nuovamente il basso e la voce duttile di Chris e specialmente la ballata gospel This Crooked City riaffermano le sensazioni più positive, lasciando presagire un futuro interessante per il terzetto della west coast.


    


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