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Providence's country daughter
di Fabio Cerbone (18/06/2021)
Le vie della country music
sono infinite e conducono fino a Providence, Rhode island. Ammettiamolo,
il New England non è esattamente il luogo degli Stati Uniti che tutti
ci immagineremmo una volta ascoltate le canzoni di Charlie Marie,
nuova promessa del country rock più tradizionalista in circolazione. C’è
da precisare che in questi anni lei ha fatto la spola fra la sua casa
natale e Nashville, dove si è trasferita per gli studi al college e dove
si è fatta notare durante le serate dal vivo denominate HonkTonk Tuesday
Night. Da lì la strada per il suo omonimo ep di esordio e il qui presente
Ramble On, vero e proprio debutto sulla distanza, è stata breve:
la produzione curata da Tyler-James Kelly e un manipolo di esperti musicisti
locali, già al lavoro con colleghe affermate quali Margo Price ed Emmylou
Harris, hanno fatto il resto, mettendo al sicuro il risultato.
Charlie Marie ci aggiunge la voce e le canzoni, e non è poco, datemi retta.
La prima rimanda direttamente alle grandi eroine del genere e più che
alla citata Patsy Cline (questo pare fu il paragone suggerito dal primo
insegnante di musica per l’allora sedicenne Charlie Marie) dovremmo accostarla
a Loretta Lynn e Tammy Wynette, artiste che echeggiano nelle note e nelle
storie di Tequila & Lime, El Paso (con
un divertente ribaltamento dei luoghi comuni sulle cosiddette heartbreakin’
songs, lui che la abbadona e la tradisce per un altro uomo) e
Heard It Through the Red Wine (chiaro il gioco di parole con
il classico di Marvin Gaye). Il suono invece è ruspante e autenticamente
legato alla grande stagione della country music, come ci aspetteremmo
leggendo le note biografiche o anche soltanto sbirciando l’aspetto di
Charlie Marie in copertina: honky tonk elettrico, sapori texani, la Nashville
degli anni d’oro sono i punti di riferimento stilistici di queste composizioni,
con sventagliate di pedal steel e il twagin’ inconfindobile delle Telecaster,
che attacca nell’apertura di Soul Train e si mantiene fedele a
questo copione fino alla chiusura con la romantica ballad Kiss My Boots,
dimostrando, ove ce ne fosse bisogno, l’assoluta qualità vocale di Charlie
Marie, la quale sa interpretare con il dovuto pathos queste canzoni di
passione, abbandono, dolore e rivendicazione di sé.
Il tono di Ramble On oscilla fra sentimentalismo e spavalderia
e anche il sound si adegua, dosando tradizione ed elettricità con estrema
freschezza: Bad Seed è una di quelle ballate dal respiro stradaiolo
che le major discografiche di Nashville trasformerebbero subito in una
hit, ma non rendendole forse giustizia; 40 Miles
to Memphis tiene fede al titolo e lascia entrare un piano elettrico
e un’andatura più soul; Cowboys & Indians ci trascina verso il
South West e il deserto texano con una chitarra dal tocco spanish, mentre
Ramble On Man è l’asso nella manica,
una classica country song che ha tutto per raggiungere all’istante il
cuore degli appassionati, testo, melodia e una dolce steel guitar.
Nella capitale del Tennessee sono probabilmente occupati a sfornare il
prossimo prodotto di consumo, Charlie Marie invece non si è fatta incantare
dalle sirene e ha mantenuto lo spirito più sincero di questa musica.