Shurman
Inspiration
[
Blue Rose
2012]

www.shurmanville.com


File Under: roots rock

di Davide Albini (17/10/2012)

Il primo disco "europeo" degli Shurman tenta di rilanciare il nome di questa onesta rock'n'roll band texana al di fuori dei confini di Austin, dove in questi anni si è costruita una certa reputazione suonando nei migliori club della città. A dire il vero dovremmo raccontare bene la storia fin dall'inizio, perché gli Shurman sono sorattutto Aaron Beavers, voce principale e autore del gruppo che ha modificato più volte la line-up nel corso delle stagioni e solo dal 2008 si è stabilito definitivamente in Texas. Originario infatti di Los Angeles, aveva debuttato ufficialmente nel 2005 con Jubilee per la Vanguard, un solido disco di roots rock stradaiolo che avevamo prontamente segnalato sulle nostre pagine: le partecipazioni di musicisti come Doug Pettibone e Skip Edwards, del giro di Lucinda Williams e Dwight Yoakam, impreziosivano quel lontano esordio.

In seguito la band ha avuto, come spesso accade, molta sfortuna con le case discografiche, e diverse vicissitudini e cambi al suo interno, tanto che un disco dal vivo del 2006 e l'interessante Still Waiting for the Sunset registrato a Nashville, erano passati quasi del tutto inosservati. Un piccolo riassunto di questa travagliata storia ci viene offerto dalla Blue Rose, nella doppia confezione di Inspiration, che accanto al nuovo album presenta infatti una sorta di "best of" con undici selezioni tratte dalla loro precedente produzione. Una buona occasione per apprezzare il sound chitarristico e legato alle radici della band, che mi ha ricordato un po' la prima ondata alternative-country formata da band ormai dimenticate come Backsliders, V-Roys o Big Back Forty. L'impressione è che gli Shurman siano proprio arrivati in ritardo su questo terreno, suonando, come dire, un po' di seconda mano, anche se non metto in dubbio la loro sincerità.

Le dinamiche di Inspiration, prodotto in casa dallo stesso Beavers con la nuova formazione (Mike Therieau al basso e voce solista nelle sudiste Apartment 9 Blues, Leaving Song e Take a Bow; l'ottimo Harley Husbands alle chitarre; Crag Baby alla batteria e organo) sono tutte costruite su questa falsariga, un roots rock elettrico molto classico che fa apparire gli Shurman una versione più "campagnola" dei Counting Crows (ci sono a tratti anche vaghe somiglianze vocali tra Duritz e Beavers). La vivace title track e Hometown Judgment Day stanno da qualche parte fra Tom Petty e gli Old 97s, che ad Austin sono di casa e potrebbero avere influenzato gli stessi Shurman, mentre Novocaine Heart è più semplicemente southern rock, un riffaccio rivoltato mille volte che funziona ancora. Inspiration è però un disco che sa farsi anche più ruspante e country (Back to Texas, Looking Back e l'acustica e intensa Eye for an Eye, storia di un'esecuzione capitale) chiarendo, se ce ne fosse bisogno, il legame della band con l'attuale scena Americana. Solo per affezionati sostenitori del genere dunque.


    


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