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Autori Vari
Highway Butterfly
The Songs of Neal Casal

[Royal Potato Records 2021, 3CD/ 5LP]

Sulla rete: nealcasalmusicfoundation.org

File Under: this notes for Neal


di Fabio Cerbone (17/11/2021)

Un gesto di ammirazione artistica inaspettato, uno dei tributi più sinceri (e coerenti dal punto di vista sonoro) realizzati in tempi recenti, Highway Butterfly dimostra una volta di più le affinità elettive di una piccola scena indipendente che sa riconoscere il talento e lo omaggia senza interessi reconditi. La scomparsa di Neal Casal nell’agosto del 2019 ha colpito profondamente l'intera comunità musicale americana e non solo, un suicidio che, al di là delle motivazioni personali (sempre così insondabili e angosciose), suo malgrado ha rappresentato un campanello di allarme per molti colleghi: la frustrazione, l’isolamento, le delusioni per una scelta di vita che porta ad enormi sacrifici, in nome di una passione che spesso non restituisce a livello economico e sociale il ricoscimento atteso; la sensazione di avere qualcosa da offrire al mondo, tradurlo in canzoni e dischi che raccontano di sé e degli altri, e che tuttavia passano inosservate, oppure non ottengono l’approvazione che il loro valore reale meriterebbe.

La risposta - dovremmo dire tardiva, ma certamente non per colpa dei partecipanti stessi - è racchiusa in queste tre ore abbondanti di musica, concretizzatesi in un triplo cd o quintuplo lp in forma di cofanetto, con foto, ricordi e memorabilia, ma sorattutto in 41 canzoni e molti più artisti (tra duetti e collaborazioni sparse) che sotto la supervisione dell’ex manager di Neal Casal, Gary Waldman, e le cure produttive del’intero progetto affidate a Dave Schools (Widespread Panic) e Jim Scott, hanno riletto il vasto repertorio lasciato in eredità dall’autore e chitarrista originario del New Jersey.

Emerso dalla vivace stagione dei nuovi songwriters “tradizionalisti” della metà degli anni Novanta, grazie allo strepitoso debutto discografico del 1995, Fade Away Diamond Time, trasferitosi in quella California che da sempre ha alimentato la fiamma del suo stile, intreccio di delicate melodie West Coast, raffinatezze pop psichedeliche e frementi chitarre country rock, seguendo le stelle polari di Jackson Browne, Gram Parsons e Neil Young, Casal è stato protagonista attivo di quella rinascenza poi finita sotto il grande albero dell’Americana. L’enorme gratitudine che oggi Highway Butterfly testimonia, nasce anche dalla sua versatilità di musicista, aperto al confronto: una carriera solista a fasi alterne (una decina di album fino al 2011) che si è affiancata così all’attività costante di produttore, talent scout e più ancora di apprezzato chitarrista e co-autore nei Cardinals di Ryan Adams, con il progetto Brotherhood di Chris Robinson (Black Crowes), e ancora nei meno noti Hazy Malaze, Hard Working Americans, Circles Around the Sun e GospelbeacH, tutte formazioni che, seppure da angolazioni e sensibilità differenti, hanno lavorato sul concetto di classic rock, di improvvisazione e jam psichedelica.

Nel mezzo la presenza costante di Neal Casal e del suo apporto compositivo, il quale emerge fortissimo da questo Highway Butterfly, album che ha raccolto, grazie al contributo degli appassionati, la cifra impensabile di 150.000 dollari, in una campagna avviata su Kickstarter dalla famiglia e dal manager Waldman, e i cui proventi delle vendite saranno interamente devoluti all’associazione non-profit 'Neal Casal Music Foundation' (che si occupa di donare strumenti a giovani studenti delle scuole di New York e New Jersey), nonché alle organizzazioni MusiCares e Backline, che offrono sostegno psicologico ai musicisti.

Impossibile e tutto sommato persino superfluo, proprio per il gesto profondo di riconoscenza che trasmette Highway Butterfly, ripercorrere qui l’intero elenco dei partecipanti, i quali spaziano in un vasto mondo musicale ai confini tra canzone roots d'autore, rock, folk e indie: nomi affermati del circuito Americana come Steve Earle (sua proprio la versione di Highway Butterfly), Susan Tedeschi e Derek Trucks (una rilettura elettro-acustica di Day In The Sun), Hiss Golden Messenger (Time Down The Wind), Shooter Jennings (bella e fedele all’originale la sua Maybe California) e Warren Haynes (magistrale nella cavalcata di Free To Go); veri e propri mostri sacri del rock californiano come gli ex Grateful Dead Bob Weir (Time And Trouble) e Phil Lesh (insieme a The Terrapin Family Band per l’interpretazione di Freeway To The Canyon); stelle emergenti di queste stagioni come Markus King (le coloriture soul di No One Above You, insieme a Eric Krasno), Jonathan Wilson (Detroit Or Buffalo, in coppia con Hannah Cohen) e Allman Betts Band (la rutilante virata southern di Raining Straight Down); eroi dell’alternative rock quali J Mascis (a lui il compito di deviare un po’ dal sound generale del disco, con Death Of A Dream); e ultimi ma non ultimi una schiera di nuovi adepti, illustri sconosciuti e vecchi amici (tra questi certamente i GospelbeacH di You Don't See Me Crying) che hanno voluto semplicemente esserci, per un saluto a Neal e alla sua musica (se dovessimo dare un premio all’impegno profuso, meriterebbero una segnalazione Aaron Lee Tasjan, Jaime Wyatt, Dori Freeman insieme a Teddy Thompson e Johnathan Rice).

Artisti chiamati direttamente in causa dai produttori Schools e Scott, i quali ne hanno modellato il suono con equilibrio assoluto, a partire dal febbraio dello scorso 2020, e altri che semplicemente hanno bussato alla porta, desiderosi di far parte dell’avventura di Highway Butterfly (mancanze clamorose restano quelle dei citati Ryan Adams e Chris Robinson, ma non ne conosciamo le motivazioni). Così, un disco che in principio doveva limitarsi a una quindicina di presenze, ha finito per raccimolare lungo la strada singoli scatti di una visione più ampia, fotografia policroma e stimolante dell’attuale movimento americano legato a rock e radici.

Un bel risultato, caro Neal: se ci stai ascoltando da qualche parte, sappi che hai lasciato su questa terra un seme che ha germogliato un albero dai variegati frutti.


    

La scaletta di Highway Butterfly e tutti gli interpreti:

Traveling After Dark - Aaron Lee Tasjan
Need Shelter - Jaime Wyatt
You Don't See Me Crying - Beachwood Sparks & GospelbeacH
No One Above You - Marcus King w/ Eric Krasno
Feathers For Bakersfield - Fruit Bats
All The Luck In the World - Billy Strings w/ Circles Around The Sun
Sweeten The Distance - Dori Freeman w/ Teddy Thompson
Time Down The Wind - Hiss Golden Messenger
Me & Queen Sylvia - Johnathan Rice
Wisest Of The Wise - Mapache
Freeway To The Canyon - Phil Lesh & The Terrapin Family Band
Feel No Pain - Leslie Mendelson
Detroit Or Buffalo - Jonathan Wilson w/ Hannah Cohen
Day In The Sun - Susan Tedeschi and Derek Trucks
Bird With No Name - Jimmy Herring w/ Circles Around The Sun
Maybe California - Shooter Jennings
White Fence Round House - Vetiver
December - Todd Sheaffer
Grand Island - Courtney Jaye
Superhighway - Oteil Burbridge, Nick Johnson, Steve Kimock, John Morgan Kimock & Duane Trucks
Willow Jane - Britton Buchanan
Too Much To Ask - Kenny Roby w/ Amy Helm
Time And Trouble - Bob Weir, Jay Lane & Dave Schools
Death Of A Dream - J Mascis
The Cold and The Darkness - Tim Heidecker
Free To Go - Warren Haynes
So Far Astray - Rachel Dean
Highway Butterfly - Steve Earle & The Dukes
Angel And You're Mine - Victoria Reed
Pray Me Home - Jason Crosby
Lost Satellite - Lauren Barth
The Losing End Again - Jesse Aycock
These Days With You - Puss N Boots
Cold Waves - Tim Bluhm w/ Kyle Field
Best To Bonnie - Zephaniah Ohora w/ Hazeldine
Let It All Begin - The Mattson 2
You'll Miss It When It's Gone - Cass McCombs, Ross James, Joe Russo, Farmer Dave Scher & Dave Schools
Fell On Hard Times - Angie McKenna
Raining Straight Down - The Allman Betts Band
Soul Gets Lost - Hazy Malaze w/ Jena Kraus
I Will Weep No More - Robbi Robb

 


<Credits>