Gov't Mule
Revolution Come...Revolution Go
[Fantasy/ Concord 2017
]

www.mule.net

File Under: rock blues

di Paolo Baiotti (17/07/2017)

Superati i festeggiamenti per il ventennale, traguardo inimmaginabile per una band nata come side-project e lasciate da parte, per il momento, le avventure soliste, i Gov't Mule sono tornati in studio a tre anni di distanza da Shout, un disco controverso e coraggioso per la presenza di numerosi ospiti e di doppie versioni di ogni brano. Revolution Come…Revolution Go si riallaccia maggiormente a By A Thread del 2009, spaziando dal blues alla jam psichedelica, inserendo le consuete magnetiche ballate e aggiungendo una dose maggiore di soul e rhythm and blues che potrebbe essere una conseguenza dell'esperienza solista del leader Warren Haynes.

Il disco, influenzato nei testi dalle elezioni americane e dalla situazione del paese, registrato principalmente a Austin con la supervisione di Gordie Johnson, a parte un paio di brani prodotti da Don Was e qualche altro dal solo Haynes, si inserisce alla perfezione nel solco dei Muli del nuovo millennio, sebbene l'inizio ci riporti al suono del trio originale con Allen Woody al basso. Stone Cold Rage è un brano robusto e pesante, aderente ad un testo che racconta lo sconcerto e la rabbia di un mondo difficile da capire e da accettare, Drawn That Way un hard rock con un riff degno degli Ac/Dc che si apre in un brillante assolo conclusivo, Pressure Under Fire un mid-tempo solido che ricorda un po' Banks Of The Deep End, con una chitarra fluida e calibrata. Le influenze dei dischi solisti di Warren sono evidenti in The Man I Want To Be, ballata soul sulla difficoltà di vivere lontano dagli affetti famigliari e nella cantautorale Traveling Tune, deliziosa traccia che ondeggia tra country e sapori allmaniani.

Il fulcro dell'album è rappresentato dalla cupa e drammatica Thorns Of Life, tra cambi di ritmo e accenti psichedelici e dalla superba Dreams & Songs, uno dei due brani prodotti con Don Was, intima e malinconica, interpretata alla perfezione dalle tonalità soul di Haynes aiutato da un paio di coriste. Sarah Surrender è un errebi innocuo che appare un po' superfluo (vista anche la durata del disco), ma la title track rimette le cose a posto con un testo politicamente polemico, la sezione ritmica cadenzata e una jam jazzata con spazi solisti per chitarra e tastiere. Si prosegue con il rock bluesato di Burning Point nel quale si sente l'apporto dell'ospite Jimmy Vaughan e con la classica ballata Easy Times venata di gospel, con una chitarra dai toni epici.

In chiusura una monumentale ripresa di Dark Was The Night, Cold Was The Ground di Blind Willie Johnson con un testo aggiunto di Warren Haynes e un approccio musicale poderoso e minaccioso di matrice led zeppeliniana. L'edizione deluxe aggiunge un secondo disco con tre brani inediti e tre versioni alternate (nel doppio vinile si possono scaricare con una card). La ballata Outside Myself sognante e misteriosa, è degna delle dodici tracce dell'album, la versione alternata di Dark Was The Night ha un diverso uso del piano e delle voci, mentre quella della title track è caratterizzata dalla presenza della tromba di Danny Louis che duetta con la chitarra nella sezione strumentale.

Revolution Come…Revolution Go è un altro tassello di un'avventura iniziata per caso nel '94 e proseguita nonostante il dolore della perdita di Allen Woody nel 2000, che conferma i Gov't Mule come una delle poche band di rock tradizionale integre e vitali. Forse la loro rivoluzione consiste proprio in questo: riuscire a portare avanti una tradizione senza stravolgerla, con rispetto per il proprio ruolo e per il pubblico che continua a seguirli con immutata passione.


    


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