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Gov't Mule
Heavy Load Blues
[Concord 2021]

Sulla rete: mule.net

File Under: back to their roots


di Pie Cantoni (17/11/2021)

I Gov’t Mule sono in circolazione da oltre venticinque anni e sono ormai un’istituzione nel panorama rock blues mondiale, avendo ripescato inizialmente il genere “power trio”, ma poi facendogli cambiare pelle più e più volte, grazie alla camaleontica duttilità vocale di Warren Haynes (che può cantare da Van Morrison a Howlin' Wolf senza troppi problemi) e alla sua straripante bravura chitarristica. Captatio benevolentiae finita, ma era solo per far capire che se non avete mai ascoltato i Mule, forse è ora e tempo di mettersi alla pari.

La band guidata da Warren Haynes (la formazione è la solita, completata da Matt Abts alla batteria, Jorgen Carlsson al basso e Danny Louis che fa da jolly tra tastiere, chitarre, tromba e cori) pubblica il suo diciannovesimo disco, Heavy Load Blues, che è un insieme di cover e brani originali. Dall’esordio nel lontano 1995 ad oggi questo è in effetti il primo disco interamente blues, anche se la musica dei Mule è sempre stata fortemente influenzata dal genere. Qui i dodici brani, registrati live negli studio The Power Station in New England, prendono nuova vita e si rivestono di un abito più moderno, nonostante siano incisi in analogico e con strumenti (chitarre, hammond, amplificatori) rigorosamente vintage.

L’avvio è affidato alla slide distorta di Blues Before Sunrise di Leroy Carr, brano classico qui in una versione ruspante. C’è anche del soul con un’ottima interpretazione di Ain’t No Love In The Heart Of The City di Bobby Blue Bland, mentre viene ripreso un brano cardine della discografia di Junior Wells, Snatch it Back and Hold it. Nella scaletta del disco sono proposte inoltre altre canzoni molto note, come Feel Like Breaking Up Somebody’s Home (brano di Ann Peebles, già nel repertorio di Albert King) o I Asked Her For Water (She Gave Me Gasoline), di Howlin Wolf. Tra i brani originali Hole in my Soul è la prima canzone della tracklist scritta da Warren Haynes ed è fortemente influenzata dal blues elettrico degli anni 60, da BB King in giù, con grande intensità e grande lavoro chitarristico e di fiati. Anche Wake up Dead è un brano originale dei Mule, caratterizzato dal basso pulsante di Jorgen Carlsson. Love Is A Mean Old World è un pezzo cadenzato in cui slide e piano si richiamano a vicenda, dedicato al bluesman, amico e collaboratore dei Gov’t Mule, Little Milton, scomparso anni fa. Il jolly del mazzo è infine Make it Rain, dall’album Real Gone di Tom Waits, ma è superfluo fare una carrellata completa di tutte le canzoni di questo Heavy Load Blues: Warren Haynes è come un juke box, qualsiasi brano che passa dalla sua chitarra riprende vita o comunque compete con l’originale in quanto a intensità e bellezza.

Quindi meglio scoprire le canzoni e apprezzarle direttamente dai Gov’t Mule, che si confermano una certezza: bravura, qualità, intensità e un animo rock blues che nessuno degli artisti loro coevi ha saputo mantenere nel tempo. In Heavy Load Blues sono stati in grado di riprendere le loro radici, un po’ come fatto di recente dai Black Keys in Delta Kream, mischiandole con brani originali stilisticamente in linea con quanto messo in scaletta. Probabilmente tra i dischi migliori di questo 2021.

[* Oltre alla versione standard di Heavy Load Blues, con tredici brani, è disponibile anche la deluxe con ben otto registrazioni in più, tra queste le incisioni dal vivo di Need Your Love So Bad e Good Morning Little School Girl e una versione estesa di Feel Like Breaking Up Somebodys Home]


    


<Credits>