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hard rock, classic rock di
Silvio Vinci (08/10/2013)
Devastanti. Il "Movimento per la temperanza" suonano uno spavaldo rock'n'roll
come da tempo non sentivo. Duri, muscolosi ma anche raffinati e liberamente ispirati
dal hard rock dei primi settanta (modello britannico in stile Free, Who, Zeppelin,
Faces) questi giovanotti dalla Britannia mi stanno letteralmente inebriando. Sarà
perche adoro questo genere di musica, lo stile scarno ma allo stesso tempo fatto
di preziose armonie (e miscele di influenze seventies), sarà perchè ultimamente
ho avuto orecchie solo per musica dagli USA, sarà che la birra in questi giorni
scorre ancora a fiumi, ma non posso non sciorinare tutto il mio repertorio di
complimenti per questo Temperance Movement. La band nasce nel 2011
in terra condivisa tra Scozzesi (Phil Campbell, vocalist da Glasgow), Inglesi
(Paul Sayer e Luca Potashnick, chitarristi; Nick Nyffe, bassista ex Jamiroquai)
e australiani (la vecchia volpe Damon Wilson, batterista con glorioso passato
tra Ray Davies e Waterboys), produce e pubblica un EP nel 2012 ("Pride"), si sgranchisce
le ossa in svariati concerti nel nord Europa, e giunge alla pubblicazione del
primo cd, omonimo, in questi caldi giorni di settembre, appena in tempo per rincuorarci
con l'arrivo dei primi ombrosi fine settimana autunnali.
The Temperance
Movement apre le danze con lo spettacolare hard rock di
Only Friend, chitarre asciutte e ritmica che stimola al massimo volume
dello stereo, sorprendente il vocalist Phil Campbell, molto vicino sia nella tonalità
che nell'interpretazione al conterraneo Rod Stewart. Ain't
No telling è l'hit single, hard rock soul in piena deriva seventies,
micidiale e melodico. Pride già pubblicata
in EP, è docile e semplice, ballata onesta e senza fronzoli, cantata e suonata
però con passione; il rock'n'roll ritorna potente con un bel riff stonesiano in
Be Lucky, cresce di intensità in Midnight Black
grazie al superbo sound delle Gibson dei prodi Paul Sayer e Luca Potashnick, e
raggiunge l'apice con Morning Riders, straordinario
rock a metà strada tra il Paul Rodgers di Fire and Water e gli Who di Tommy. Veramente
notevoli anche le ballad: Chinese Lanters
si lancia su binari che viaggiano verso praterie americane per fermarsi sull'oceano
pacifico ad ammirare il tramonto della west coast; Know
for Sure fa una deviazione al sud per ammirare le piantagioni di cotone
del Mississippi e dell'Alabama e Lovers And Fighters
ci accompagna in una notte stellata tra le colline del Tennessee.
Chiudono
il disco Take Me Back, ancora sanguigno rock
chitarristico , pregno di adrenalina da spendere nei loro prossimi concerti (partirà
ad ottobre un impegnativo tour in Svezia, terra che da sempre ha partecipato alla
costruzione del revival seventies, vedi Siena Root, Alberta Cross, etc, dove sicuramente
troveranno motivati spettatori e spettatrici, ndr); la ipnotica Smouldering,
psichedelica e poetica anticipa l'ultima ballata del disco, Serenity,
veramente bella e ricca a suggellare un pregevole lavoro, fresco, ben suonato,
con un ottimo sound, cremoso come era quello dei vinili della Atlantic Records
negli anni 70. The Temperance Movement è un disco imperioso; questo
gruppo, che è costituito comunque da rodati musicisti, maturi e pronti per un
identità ed un successo di seguito importante, è stato per il sottoscritto una
piacevolissima sorpresa, e se il buongiorno si vede dal mattino questi signori
ci daranno notevoli soddisfazioni negli anni a venire.