Rock'n'roll Dreams and Movies
Intervista a Ryan Purcell

Ryan Purcell ha il suo lavoro (è un cineoperatore), una famiglia e due figli, e una vita che si potrebbe definire normale. Poi però ha anche un'insana passione per il rock and roll che si porta con sé da quando era ragazzino e insieme al fratello Evan, erano gli anni Settanta, passava le giornate a suonare la chitarra e ad ascoltare buona musica. E così ancora oggi non può fare a meno di stare con la sua band, soprattutto dal vivo, ma anche in studio. Sa che difficilmente il successo arriverà, ma questa è gente che andrà avanti lo stesso. Il progetto è portato avanti solo grazie a tanta passione. Tanto basta. Suonare per Purcell, lo dice lui stesso in questa intervista, è un "labor of love". Diciamo la verità, sono songwriters come questi a scaldarci ancora il cuore. Nel 2008 è uscito Kick the Dirt che è un ottimo disco. Onesto, appassionato, pieno di feeling e buone canzoni. Il 2011 potrebbe essere l'anno per l'album numero due.

La recenssione di Kick the Dirt

www.ryanpurcell.net
www.myspace.com/ryanpurcell


L'intervista
(a cura di Alberto Facchinetti)



Musicista, ma anche filmaker.

Ho fatto un film, un documentario che si chiama Kennewick Man: An Epic Drama of the West e quindi posso definirmi di diritto un regista. Tuttavia io lavoro principalmente come cameraman e cineoperatore: questo è quello che faccio per vivere. La musica non è un secondo lavoro ma è un labor of love. Io non ci ho mai fatto tanti soldi, anche se ho avuto un mucchio di soddisfazioni a suonare, scrivere e cantare. Sono fiducioso che la mia prossima registrazione venderà parecchie copie. È difficile guadagnarsi da vivere unicamente come musicista. Dannazione, è stato duro mettere in piedi una band che faccia buoni show e poi far venire la gente a vederli. C'è tanta competizione per catturare l'attenzione e il tempo libero della gente. È dura essere ascoltati tra tutto il clamore che c'è in giro. Website come Rootshighway sono molto importanti per quelli come me.

Quali sono le tue ispirazioni musicali?

Io sono stato influenzato da tanti musicisti in tanti differenti modi e per tanti diversi motivi. Ne dico solo alcuni. J. Geils Band per la loro energia dal vivo (sto provando a incanalare questa nei live della mia band). Bruce Springsteen per la stessa energia dal vivo e per le storie delle sue canzoni. The Band per la loro "bandness", i Creedence per le loro grandi canzoni e per la semplicità. Tom Waits, Ryan Adams, Alejandro Escovedo, Bob Dylan, John Prine e molti altri. Ma anche U2, Clash, Jam. Poi Deep Purple, Black Sabbath. Poi torno indietro con gli anni ed arrivo fino alle canzoni folk che mi ha insegnato mio padre: Woody Guthrie e tutte le songs che io ricordo dai Settanta. Io sono sempre stato un songwriter, dal primo momento in cui ho preso in mano la chitarra e ho iniziato ad approcciarmi alla musica in quella maniera. Non sono mai stato interessato a imparare le canzoni degli altri. Ho piuttosto rubato quello che mi interessava cercando la mia strada.

E parlando di cinema, quali sono i tuoi gusti?

Per quanto riguarda il cinema, non ho un vero e proprio genere. Solitamente apprezzo film con cuore e anima e con grandi attori. Ancora meglio se sono messi in scena bene ed hanno un interesse visivo. Mi sono divertito con la rinascita del cinema messicano e qualcosa con gli horror giapponesi a basso costo. Mi piace Julian Schanabel e il suo The Bell and the Butterfly. Jan Champion è bravo. Ultimamente ho in testa Professione Reporter di Antonioni. Local Hero è uno dei miei film preferiti di tutti i tempi. Fincher è grande e dovrò vedere il suo film su Facebook. Devo dire però che ho un paio di figli e non vedo molti film, che non siano di animazione, come invece facevo una volta. Di recente ho visto Inception che mi è piaciuto anche se l'ho trovato un po' lungo nel terzo finale.

Sei anche tu un appassionato di Spaghetti Western come Quentin Tarantino e Tito Larriva?

Sergio Leone è un grande, amo tutti i suoi film e li ho visti molte volte. Se quella di Tarantino è commedia, quella di Leone è opera.

E il rock and roll nel cinema?

Mettere del rock and roll nei film è difficile. Io non sono un fan, a meno che non siano film di concerti o qualcosa del genere. Naturalmente ho amato molto Spinal Tap. Come attore mi è piaciuto il ragazzo che in Almost Famous recitava il personaggio Led Zep, ora non ricordo il nome. Non penso che lui suonasse per davvero ma sembrava comunque un vero musicista.

Ti piace l'idea che ha avuto Neil Young di fare tutti quei video (semplici, in bianco e nero, a basso costo) per il suo ultimo Le Noise?

Non ho visto i video di Neil Young e non so se sentirei mai il bisogno di fare questo per me e la mia musica. Io sto tentando di provare a tenere la mia arte separata dal commercio. Non mi va di dare un significato alla canzone attraverso l'immagine. Mi piace che la canzone mantenga quel po' di mistero. E poi mi sembra che tutto ciò significhi un mucchio di lavoro. E il tempo è prezioso. Mi piacerebbe di più fare musica che non fare un film. Anche se mi andrebbe un giorno di lavorare con degli attori come regista. Sì, anche questo è nei miei progetti. Ma voglio farlo senza avere bisogno di metterlo in relazione con la musica.

Hai ascoltato buona musica nell'anno appena concluso?

Ho visto tanta ottima musica dal vivo. C'è tanta buona roots in città. Ok, anche tanta roba schifosa… ma ognuno deve saper prendere il meglio. Starr Anna è un esempio. Noi abbiamo aperto per lei. E' un vero talento. Quest'estate sono andato all'Oregon al festival Pickathon, voi di Rootshighway lo apprezzereste, e ho visto tanta buona musica là. Langhorn Slim è un gran performer, i Black Lilies sono stati grandi. Un evento veramente carino con un lotto di solide band. Ho anche scoperto i Sigur Ros. Mi piacciono alcuni di quei shoegazer. Alla fine io rimango un musicista più che un ascoltatore. Mi piace godermi i concerti con una birra in mano.

In questo momento quali sono i tuoi progetti?

Ho lavorato molto perché la band suonasse bene dal vivo. È stato più difficile che registrare un disco! Ma penso che ci sono riuscito. Abbiamo fatto dei concerti e ognuno è stato meglio dell'altro. La nostra sezione ritmica finalmente suona come se ognuno stesse parlando all'altro. È stato difficile mettere i ragazzi insieme sia musicalmente che umanamente. E non aiuta il fatto che non siamo più ragazzini e tutti abbiamo una famiglia. Ho scritto anche tante canzoni, alcune sono le migliori che abbia mai scritto. Non vedo l'ora di andare in studio. Ci sono stato già stato alcune volte dalla mia ultima registrazione, ma non sono stato capace di tirare fuori ancora nulla. Per il primo disco è stato più facile, questa volta sarà più dura, ma penso che molto presto realizzeremo quello che vogliamo fare e sarà tutto molto buono. Ho imparato molto dalla prima volta e ora sono un cantante e un performer migliore di allora. Ecco, il prossimo album sarà un grande album, che avrà molto successo. Così poi saremo in tour in Italia. Voi siete pronti?


 


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