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old bluesmen still in top form
di Paolo Baiotti (20/03/2021)
Elvin Bishop, nato
a Glendale in California nel ’42, ma cresciuto in Oklahoma, si è trasferito
a Chicago per frequentare l’Università alla fine degli anni Cinquanta
attratto dal blues. Charlie Musselwhite, nato a Kosciusko in Mississippi
nel ’44, si è spostato a Memphis dove ha frequentato le scuole superiori
e ha iniziato a suonare l’armonica, trasferendosi a Chicago nei primi
anni Sessanta. Entrambi hanno frequentato il South Side, “adottati” da
bluesmen di colore che gli hanno permesso di crescere e di suonare nei
locali della zona.
Elvin ha formato nel ‘63 la Paul Butterfield Blues Band con l’omonimo
cantante e armonicista. Hanno esordito nel ’65 dopo l’inserimento della
seconda chitarra solista di Mike Bloomfield, raggiungendo l’apice l’anno
dopo con l’iconico East-West. Alla fine degli anni Sessanta, lasciato
il gruppo, si è spostato a San Francisco dove ha avviato una carriera
solista che ha avuto il suo momento di maggiore popolarità nel ’75 con
il singolo funky-blues Fooled Around And Fell In Love. Dopo una
pausa di alcuni anni ha firmato per la Alligator ed è tornato al blues.
Charlie ha esordito nel ’67 con l’eccellente Stand Back!, volando
quasi subito a San Francisco dove è diventato uno dei principali esponenti
della scena locale, collaborando anche con le band psichedeliche. Dopo
dischi storici per la Vanguard e la Arhoolie, ha proseguito come solista
per etichette di primo piano (Virgin, Telarc, Alligator…) incidendo più
recentemente con Ben Harper.
Elvin e Charlie hanno pubblicato la prima versione del brano 100 Years
Of The Blues nel 2017 per il progetto Elvin Bishop Big Fun Trio, un
album elettroacustico dal sapore casalingo e campagnolo. Da qui è partita
l’idea di un disco in comune, in trio, anticipato da un breve tour, con
i due a dividersi le parti vocali e compositive, con Elvin alla chitarra
elettrica e acustica, Charlie all’armonica e alla slide e Bob Welsh alla
chitarra e piano, con l’aggiunta di Kid Andersen al basso in quattro brani.
Registrato in California a San Josè nello studio di Kid e a Lagunitas
in quello di Elvin, 100 Years Of The Blues è un disco in
cui la freschezza è inversamente proporzionale all’eta dei protagonisti.
Divertente, scanzonato e rilassato senza essere per nulla affrettato o
poco curato, è una lezione di blues da parte di due maestri con il rilevante
apporto di Bob Welsh. A parte la voce di Elvin, che in un paio di tracce
fatica un pochino, i due amici non sbagliano un colpo evidenziando un’intesa
naturale, ironizzando sulla loro età nella title track e nell’inedita
Birds Of A Feather, riarrangiando vecchi brani delle rispettive
carriere con l’aggiunta di qualche cover.
Che si tratti di slow come West Helena Blues, Good Times, la pianistica
Blues For Yesterday o la notturna Midnight Hour Blues, di
tracce più ritmate come Blues, Why Do You Worry Me?,What The
Hell? o If I Should Have Bad Luck, senza dimenticare il languido
strumentale South Side Slide, il risultato è sempre all’altezza
delle aspettative e quando si ascolta la title track che chiude il disco
viene da pensare che cento anni (abbondanti) di blues non costituiscano
un peso per Elvin e Charlie, ma uno stimolo per continuare con lo stesso
entusiasmo fino a quando sarà possibile.