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Charlie Musselwhite
Look Out Highway
[Forty Below Records 2025]

Sulla rete: charliemusselwhite.com

File Under: armonica blues maestro


di Pie Cantoni (16/06/2025)

Riassumere la carriera di Charlie Musselwhite, uno dei più longevi ed influenti armonicisti blues, è quasi un must ad ogni sua uscita, ma anche un’impresa per niente semplice. L’ottantunenne musicista originario del Mississippi ha ricevuto 13 nomination ai Grammy, tra cui la sua ultima fatica discografica Mississippi Son, e 33 Blues Music Awards. Nel 2014 ne ha vinto uno per la sua collaborazione con Ben Harper (l’album Get Up), nel 2010 è stato inserito nella Blues Hall of Fame e nel corso degli anni ha collaborato con una lista di artisti fra i più vari e disparati, non da ultimo John Lee Hooker suo amico intimo e testimone di nozze. Un palmares di tutto rispetto.

La sua avventura musicale iniziò nei lontani anni Sessanta, dopo che Charlie si stabilì a Chicago, e dove fu parte integrante della rinascita del blues insieme ad artisti del calibro di Mike Bloomfield e Paul Butterfield, seguendo mostri sacri come Little Walter, Muddy Waters e Howlin’ Wolf. Il suo primo disco, il seminale Stand Back!, uscì nel 1967 quando aveva solo 22 anni e lasciò un segno indelebile nel blues e nell’approccio all’armonica (ascoltatevi Christo Redemptor e poi possiamo riparlarne). Per un vezzo, Musselwhite si trasferì a San Francisco quello stesso anno. Contemporanei come Butterfield e Bloomfield seguirono l'esempio e furono accolti nella scena della controcultura intorno al mitico Fillmore West.

Dopo quasi sei decenni di carriera e di vita sulla strada, il grande armonicista esce questo 16 maggio con il suo ultimo lavoro, Look Out Highway, con la sua caratteristica miscela di Delta e Chicago blues. Già dall’attacco della title track che apre il disco capiamo dove si va a parare e ci sentiamo subito a casa. Musselwhite invecchia, ma il suo timbro all’armonica è inconfondibile, caldo e ricco come ce lo aspetteremmo. Non fraintendiamo però: si tratta di brani nel solco della tradizione del blues elettrico, che risultano anche contemporanei e freschi, come viene dimostrato in Ghosts of Memphis, dove Musselwhite ospita il rapper Al Kapone, per un crossover tra la black music di un tempo e quella di oggi. L’incipit di Look Out Highway è quasi heavy, le svisate di armonica fanno da contraltare agli altri strumenti più cadenzati e diretti.

Ma l’armonica non è lo strumento attorno a cui gira tutto il disco: infatti, Sad Eyes, che rimanda al county blues e a RL Burnside, si apre con un riff di chitarra molto definito mentre l’organo fa da tappeto sonoro. Ovviamente non poteva mancare il più classico richiamo al blues di Chicago e Storm Warning è il perfetto esempio di come Musselwhite sia un maestro del genere e sappia padroneggiarlo senza essere pedante e scolastico, così come accade parimenti con lo shuffle di Highway 61. Charlie si cimenta anche nella chitarra nello strumentale Blues Lounge, dove suona la slide.

Registrato al Greaseland Studio di Kid Andersen a San Jose, in California, il disco vede per la prima volta la presenza di tutta la band di lunga data del musicista riunita per le session dell’album: quest'ultima è composta da Matt Stubbs alla chitarra, Kid Andersen al piano e Randy Bermudes al basso. Se non è certo un periodo facile per il blues - i cicli e ricicli musicali in questo momento non favoriscono il genere - vero è che dischi come questo aiutano molti giovani ad avvicinarsi all’armonica e al genere. Dunque lunga vita al blues, soprattutto se chi lo suona alla veneranda età di 81 anni ci regala un disco come questo Look Out Highway, tradizionale ma assolutamente godibile anche ai giorni nostri.