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Eddie
Floyd
Eddie
Loves You So
[Stax/ Universal 2008]
 
Eddie Floyd è un gigante del soul, uno che ha segnato insieme
ad altri e per altri gli anni d'oro della Stax. La sua storia è anche
un po' la storia della celebre etichetta di Memphis, al tramonto nel
'76. Nel 2006, la Concord Music Group (che ne aveva acquisito i diritti
tramite la Fantasy Records nel '77) la riattiva con la raccolta in onore
dei cinquant'anni per l'impresa di Stewart & Axton (St.Ax., appunto,
A 50th Anniversary Celebration, 2CD). In scia a questo ritorno allora,
la fiamma dell'autore della celeberrima Knock On Wood si riaccende e
il soul-man ritorna a casa, alla mitica casa discografica che ne aveva
decretato il successo quando negli anni sessanta scrisse anche per Wilson
Pickett e Otis Redding, dopo aver prodotto e composto per Carla Thomas
e William Bell.
Eddie Loves You So è il primo lavoro dopo sei anni, un'autocelebrazione
che non brilla certo di luce riflessa, ma gode a metà dell'opera degli
anni Cinquanta e Sessanta, tra il periodo proto-soul dei Falcons e l'età
dorata del southern-soul, rivestendola di una nuova registrazione e
dell'attuale produzione di Michael Dinallo e Ducky Carlisle.
Quello che compare in quest'album sono una decina di tracce, composizioni
per altri ma anche due nuove canzoni come Close
To You e Head To Toe,
complessivamente rivitalizzate di una bellezza cristallina e del tocco
magico di un cantato profondo, che restituisce alle stesse lo smalto
dei tempi migliori e la freschezza dell'attualità. Tanto per parlare
dei Falcons (gospel group dove Floyd incontrò Wilson Pickett) il flashback
in merito arriva giù fino a You're So Fine
del '59 e a Never Get Enough Of Your Love,
la parentesi di prima della Stax, quella della Safice di Washington
di Al Bell dalla quale approderanno quindi a Memphis. Tra le gemme inedite
la stessa Since You've Been Gone dei
Falcons, solare come il cielo un giorno d'estate e d'apertura assieme
a Til My Back Ain't Got No Bone,
dall'incedere più accattivante, mai incisa personalmente e scritta per
William Bell. Così anche il binomio You Don't
Know What You Mean To Me e I Will
Always Have Faith In You, l'una che non poteva dirsi altro
che per Sam & Dave e l'altra, più dolce, per Carla Thomas.
Non ci sono i segni del tempo su questo disco, e Eddie Loves You So
si apprezza per quello è, apparendo forse in questo un po' artefatto,
unico piatto per più portate. Quel che resta è l'arte oltre il mestiere,
che dona ugualmente anche alle nuove di cui sopra, sia nell'attacco
più classicamente blues del riff di Head To Toe come nell'incantevole
sensualità di Consider Me, l'intramontabile energia "cantata" di un
vero soul-singer.
(Matteo Fratti)
www.eddiefloyd.com
www.concordmusicgroup.com
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