Blind Lemon Jefferson

Nell'anno 2002, il bluesman inglese Andy Martin, da alle stampe un suo disco, Roadhouse, in cui esegue acusticamente i suoi blues preferiti. In particolare ce n'è uno, One Kind Favour (altrimenti noto come See That My Graveyard Is Kept Clean), brano aspro, dolente e disperato. Nelle note compilate personalmente da Martin si legge: "Possibilmente, uno dei più bei blues mai scritti". La canzone ovviamente reca la firma di Blind Lemon Jefferson, che la realizza a Chicago all'inizio del 1928; è stata ripresa da tanti, da Lightnin' Hopkins (che, ancora bambino fu colpito dal personaggio), al più recente Catfish Keith (ottimo artista acustico originario di East Chicago che l'ha inclusa nel suo Twist It Babe) ed è abbastanza emblematica dell'inconfondibile stile di Jefferson. Leggendaria e per certi versi ancora oscura l'epopea della sua esistenza. Di certo, nel breve lasso della sua carriera, dal 1926 al 1929 (anno della sua morte), divenne una grande celebrità presso la comunità di colore; nessun artista vendette come lui
Incerta anche la data di nascita, avvenuta a Couchman, Texas, nel 1893 secondo alcune fonti; altre parlano dell'11 luglio 1897. Quasi sicuramente Lemon, ultimo di sette figli del mezzadro Alec Jefferson, è cieco fin dalla nascita. Impara giovanissimo a suonare la chitarra e, non ancora ventenne, suona per strada nel quartiere nero di Dallas, dove conduce una vita dissoluta, nonostante un matrimonio e un figlio.
Durante gli anni dieci e venti, sviluppa un suo stile personale, costruito su un'alternanza di note secche, scale veloci e fraseggi fantasiosi e complicati, su cui poggia un cantato potente e dinamico. E' la Paramount a porre l'attenzione sul giovane fenomeno. A Chicago, tra il 1926 e il 1929, Jefferson realizza un gran numero di incisioni, alcune delle quali, Jack O' Diamonds, Black Snake Moan, Matchbox Blues, Stockin' Feet Blues e la già menzionata See That My Grave Is Kept Clean, entrano di diritto nella storia del blues. Ma parallelamente, seguita a vagabondare per tutti gli States. Un'analisi più approfondita della sua musica, comunque, è in grado di condurre alla conoscenza di un immaginario profondo e vario. Anche la sua morte, avvenuta nel dicembre 1929, è ancora avvolta nel mistero. Si parla di assideramento o di attacco cardiaco mentre Lemon aspetta il suo autista. Di lui e delle sue canzoni si è parlato moltissimo. Tanti artisti hanno descritto l'influenza subita dal personaggio, da T-Bone Walker e Charlie Christian, che dichiarò "di aver respirato la stessa aria che aveva respirato Blind Lemon"
(Robert Giuli)


Blind Lemon Jefferson - The Complete 94 Classic Sides Rem. JSP 2003

Molte sono le antologie generali, riguardanti il blues pre-bellico, che contengono pezzi di Blind Lemon Jefferson. A tutt'oggi è ancora consigliabile il doppio della Yazoo, se non i quattro volumi della Document "In Cronological Order". La JSP intraprende dunque un lavoro importante, andando a pubblicare in un quadruplo cofanetto tutte le 94 tracce incise dall'artista texano. Da ascoltare d'un fiato o "da bere a piccoli sorsi", per capire quanto vivo e profondo fosse l'universo musicale in cui Lemon si muoveva. Tra le 94 canzoni si ritroveranno riff e fraseggi che troveranno collocazione fino all'epoca del rock'n'roll (See That My Grave fu cantata da Bob Dylan e Matchbox fu un hit per Carl Perkins), nonché frammenti di liriche che entreranno nella leggenda del blues (basti citare "Doggone My Bad Luck Soul"). Il cofanetto procede in ordine cronologico. Il primo compact (Chicago 1926), parte da due brani, I Want To Be Like Jesus In My Heart e All I Want Is Pure Religion, registrate come Deacon J Bates e procede con una serie di canzoni incise nella città ventosa durante tutto l'arco dell'anno '26. Tra le più note, Jack O' Diamonds Blues (successo, un dì lontano, per Lonnie Donegan), Rabbit Foot Blues, Bad Luck Blues, Corinna Blues. In questa prima serie di incisioni, osserviamo uno stile già formato e completo, nonché l'inconfondibile "moanin'". Stessa locazione, la città dell'Illinois, per il dischetto numero due, se si eccettuano Blake Snake Moan e Matchbox Blues, realizzate ad Atlanta nel 1927. Il resto (tra gli altri, See That My Grave's Kept Clean, Sunshine Special, Rising High Water Blues e Blake Snake Dream Blues, queste ultime due in compagnia del pianista George Perkins) è stato registrato a Chicago durante lo stesso anno. La windy city è pure la protagonista del terzo (intriso del tema "penitenziario": Blind Lemon's Penitentiary Blues, 'Lectric Chair Blues) e del quarto compact, nonostante undici tracce (sul quarto cd) realizzate a Richmond Indiana nel 1929. L'anno della scomparsa del grande musicista
(Roberto Giuli)

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