inserito 12/09/2011

Kenny Wayne Sheperd band
How I Go
[
Roadrunner  2011
]



A 34 anni Shepherd ha vissuto metà della sua vita sotto i riflettori, da quando nel '95 ha pubblicato un esordio di grande successo come Ledbetter Heights. Considerato un ragazzo prodigio (ha esordito sul palco a 13 anni con Bryan Lee a New Orleans), come altri chitarristi della sua generazione cresciuti con il mito di Stevie Ray Vaughan (Jonny Lang, Joe Bonamassa, Jeff Healey) ha mantenuto solo in parte le promesse. Limiti compositivi e una tendenza a preferire un rock blues di grana grossa vicino all'hard rock, nel tentativo di mantenere un appeal radiofonico, hanno condizionato in parte i successivi Trouble Is e Live On, entrambi dischi di platino ma alterni nella qualità musicale e soprattutto il deludente The Place You're In. Dopo questo album il musicista ha deciso saggiamente di tornare alle radici con il progetto 10 Days Out (Blues From The Backroads), un eccellente cd/dvd nel quale ha coinvolto artisti blues del calibro di B.B. King, Hubert Sumlin, Etta Baker e Bryan Lee, lasciando spazio a questi maestri e ritagliandosi un ruolo secondario quasi di accompagnatore. Dal successivo tour è stato tratto Live In Chicago, pubblicato lo scorso anno, un disco dal vivo esuberante e coinvolgente, con la partecipazione di alcuni dei musicisti sopra citati.

Ed ora a sette anni dall'ultimo disco in studio con materiale inedito esce How I Go, potente e diretto, in equilibrio tra rock e blues con qualche pesantezza di troppo. Prodotto da Kenny con l'esperto Jerry Harrison (ex Talking Heads), l'album evidenzia le qualità della KW Shepherd Band, formata da Noah Hunt (eccellente vocalist), Chris Layton (ex batterista di Stevie Ray Vaughan), Tony Franklin (basso, ex Firm e tante altre band) e Riley Osbourn (tastiere, già con Lyle Lovett e Willie Nelson), La prima parte sembra propendere verso un rock venato di hard con la trascinante Never Looking Back, la cadenzata Come On Over (con un brillante assolo in crescendo di Kenny) e la cover impetuosa di Yer Blues dei Beatles, ma l'equilibrio viene ristabilito da Show Me The Way Back Home, ballata tra pop e rock interpretata ottimamente da Hunt e da Cold, mid-tempo un po' scontato cantato da Shepherd. L'irruenta e compatta cover di Oh, Pretty Woman, classico di Albert King, ci ricorda le origini blues del leader, mentre Anywhere The Wind Blows è intrisa di psichedelia anni settanta. Si prosegue su ottimi livelli con il rock blues spruzzato di funky di Dark Side Of Love e, ancora meglio, con Heat Of The Sun, una ballata dai toni epici nella quale non so se preferire la voce di Noah o il devastante assolo di Kenny.

Peccato che la sparata The Wire sia eccessivamente scontata e che Kenny abbia deciso di cantare Who's Gonna Catch You Now. Ci pensa l'egregia cover di Backwater Blues (Bessie Smith) a riportare il disco in carreggiata, seguita dallo strumentale Strut, chiaramente ispirato da Stevie Ray Vaughan. How I Go è uscito anche in versione deluxe con quattro brani aggiunti tra i quali meritano una citazione il rock blues Cryin' Shame di scuola vaughaniana e la ballata elettroacustica Baby The Rain Must Fall.
(Paolo Baiotti)

www.kennywayneshepherd.net


  


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