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inserito
01/09/2005 |
La storia di Gary Higgins
è tanto travagliata da poter sembrare addirittura inventata per mitizzare il personaggio.
Ma, purtroppo o per fortuna, quella di Gary è una triste storia vera, il cui lieto
fine è arrivato solo dopo ben trentadue anni di tribolazioni. Originario del Connecticut,
Gary Higgins mosse i primi passi in ambito musicale nei primi anni sessanta, ispirato
come molti dalla folk-music. Nel 1965, con alcuni compagni di scuola, fondò i
Random Concept, band di rock and roll nata sotto l'influsso dell'invasione Brit:
i ragazzi ci sapevano fare e, in poco tempo, diventarono una sorta di eroi locali.
Dopo alcuni anni, ecco il salto di qualità: i Random Concept diventano provvisoriamente
la backing-band di Gary Us Bonds e Dee Dee Sharp per alcune date a New York. Ciononostante,
la cosa non suscitò le reazioni sperate e i frutti raccolti in seguito a quell'esperienza
furono pochi: nel 1971 la band si sciolse. Già dal 1968, Gary intraprese un'attività
parallela e fondò i Wooden Wheel, con un nuovo cantante (Paul Tierney)
e una violoncellista (Maureen Wells). Per le testimonianze musicali in nostro
possesso, consegnate poi alla storia nella foggia di un disco da collezione, il
lavoro con i Wooden Wheel, improntato su sperimentazioni psichedeliche e folk,
risulta fondamentale. Tuttavia, nel 1972, ecco che la vita di Gary si complica
inaspettatamente: nell'ottobre di quell'anno, il cantautore venne arrestato per
detenzione e spaccio di marijuana. Durante il processo e prima della condanna
a tredici mesi di carcere, Gary radunò in fretta e furia i vecchi amici dei Random
Concept e dei Wooden Wheel per registrare del materiale. Dalle quaranta ore di
sessions registrate, l'indipendente Nufusmoon ne ricaverà Red Hash,
album pubblicato mentre Gary si trovava ormai dietro le sbarre e senza la sua
autorizzazione. Red Hash, stampato in soli tremila esemplari, è stato quotato
di recente 250 dollari su e-Bay. Dall'Aprile del 1974, periodo della sua scarcerazione,
per Gary la musica è rimasta un hobby. Perlomeno fino a qualche mese fa, quando
la Drag City (ed ecco il lieto fine), incuriosita dalla versione di Thicker
Than A Smokey di Ben Chasny apparsa sul disco School Of Flower dei Six
Organs Of Admittance, ha deciso di rispolverare quel disco, riproponendolo
in versione ri-masterizzata e con l'aggiunta di due bonus-tracks (Don't Ya
Know, registrazione casalinga dei primi anni Ottanta, e Last Great Sperm
Whale, registrazione del 1975). Dopo una vita lontana dalle scene, nel Luglio
scorso Gary ha richiamato i membri dei Random Concept per una serata al Tonic
di New York City. Grazie quindi all'etichetta di Chicago (distribuita in Italia
dalla Wide) Red Hash gode finalmente oggi di una distribuzione più ampia ed adeguata.
Registrato nel 1973, il disco esprime con estrema naturalezza il folk psichedelico
di quel periodo, arricchito di venature celtiche grazie a flauti ed archi (Windy
Child): già da adolescente, Gary Higgins studiò infatti il corno francese
e, nonostante le successive influenze giovanili di brit-pop e psichedelia, ha
saputo conservare nella sua musica un indiscusso legame con l'Europa, evidente
in alcune ballate ancestrali dal forte refrain medievale. Higgins non ha nulla
da invidiare ai vari David Crosby o Nick Drake ed alcune ballate (come Cuckoo,
Looking For June, It Didn't Take Too Long e Thicker Than A Smokey)
avevano tutte le potenzialità per essere un riferimento per personaggi del calibro
di Mojave 3, Elliott Smith e The Skygreen Leopards. Red Hash è dunque un'autorevole
(ri)scoperta |