Kinks
Lola Versus Powerman And The Moneygoround, Part One
(Deluxe ed. 2
Cd)
[Sony/BMG  2014]


www.thekinks.info

File Under: rock opera


di Marco Denti (27/10/2014)


E' il 1970, i Kinks vengono da Arthur, che ha cominciato la lunga serie di concept album ispirati da Tommy e, tra tutti, Lola Versus Powerman And The Moneygoround doveva essere un ambizioso progetto in due parti frutto della creatività di Ray Davies. Il successo e la rapida evoluzione trascinata da Lola (il singolo) lasciarono a metà l'idea iniziale e ha senso che nella ristampa attuale sia stata aggiunta la colonna sonora di "Percy" che è contigua al work in progress di Lola, così come raccontano anche le numerose bonus tracks incluse. Lola è stato la svolta per diversi motivi: il successo del singolo, i tour sempre più lunghi trasformarono in via definitiva i Kinks facendoli diventare una realtà ben più complessa rispetto al gruppo beat degli esordi. E' stato anche un disco che ha alimentato conflitti e censure. Ray Davies dovette tornare dall'America per reincidere la parte originale di Lola dove citava la "Coca-Cola" perché la BBC non voleva pubblicità occulte e quella di Apeman in cui pronunciava "fogging" facendolo risultare molto simile a "fucking".

Lola, la canzone in sè, splendido esempio di intelligenza pop, rimane memorabile, se non fosse altro per via di quello straordinario suono chitarristico (un mix tra una Martin e una National elaborato da Ray Davies) e quei versi "Ma io so quel che sono e sono contento di essere un uomo come Lola". A suo tempo, anche Dave Marsh gli dava cinque stelle e non c'è dubbio che sia un disco fondamentale, a cui il lavoro di rimasterizzazione di Andrew Sandoval ha aggiunto una superlativa chiarezza. Bisogna dire che, vista l'importanza del disco, la confezione meritava qualcosa in più, se non altro qualcosa in linea al packaging delle altre ristampe. Anche le note del pur documentatissimo Peter Doggett (merita sempre "There's A Riot Going On", uno dei più bei libri musicali degli ultimi anni e meriterebbe anche di essere tradotto, tra l'altro) sono appena sufficienti, visto che in buona sostanza attingono a quelle scritte per il cofanetto antologico dei Kinks, Picture Book. Nelle bonus tracks di Lola non ci sono sostanziali novità: un paio di versioni strumentali di The Contenders e This Time Tomorrow, alcune versioni alternative di Lola, Apeman e Got To Be Free più Anytime e The Good Life.

Detto dei dettagli, Lola più di ogni altro disco dei Kinks è stato lo spartiacque della loro carriera e anche di un certo modo di intendere il rock'n'roll. L'ingresso del tastierista, John Gosling, arrivato proprio nell'ultima fase delle registrazioni dell'album spostò in modo significativo il sound dei Kinks e lo stesso Ray Davies ha ammesso che la trasformazione avvenne proprio in quei frangenti: "Vedo il periodo dopo Lola e Apeman come un momento di sperimentazione, ma che ha portato anche i Kinks ad un altro livello musicale". Finendo al numero uno nelle classifiche di mezzo mondo (Italia compresa) Lola spianò la strada ai Kinks portandoli a diventare una delle rock'n'roll band più grandi e conosciute di sempre. Curioso che sia stato proprio Lola perché il disco in sé è un irriverente documentario della vita nella realtà di una rock'n'roll fantasy che spesso, e ai Kinks è capitato di frequente, è più vicino a un incubo che a un sogno. E' un caso più unico che raro, vista l'ipocrisia che ci circonda e l'unico successore degno di nota, in questo senso, è The Last DJ di Tom Petty che, non caso, ha sempre dichiarato di amare in modo particolare Lola.




   



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