Gov't Mule
The Tel-Star Sessions

[Mascot/Provogue 2016]

www.mule.net

File Under: power trio

di Paolo Baiotti (15/09/2016)

Nel 1994 Warren Haynes e Allen Woody, chitarra e basso degli Allman Brothers, decidono di sfruttare i momenti di inattività del gruppo per mettere in piedi un progetto del quale hanno parlato più volte negli ultimi cinque anni: un trio che riproponga un genere pressoché scomparso in quel periodo, il rock rabbioso e sperimentale dei "power trio" di fine anni sessanta (Cream e Jimi Hendrix Experience gli esempi più eclatanti). Iniziano a provare con il batterista Matt Abts, già compagno di Warren nella Dickey Betts Band e prenotano i Tel-Star Studios di Bradenton in Florida per una serie di registrazioni tra giugno e settembre del '94, con l'ingegnere del suono degli studi Bud Snyder (che era anche sound man degli Allman in tour).

Il trio improvvisa, ma ha già un gruppo di canzoni pronte, sia covers che originali. La preoccupazione maggiore è quella di riempire gli spazi, di riuscire a dare l'impressione di un suono pieno e corposo con tre soli musicisti, come riusciva alle band sopra citate. Warren si ricorda del consiglio del grande produttore Tom Down di suonare possibilmente insieme, nella stessa stanza, riducendo al minimo le sovraincisioni per mantenere la spontaneità; Allen vuole riproporre il tono sporco e fantasioso di grandi bassisti come John Entwistle, Berry Oakley, Jack Casady e Jack Bruce, consapevole dell'esigenza di fungere quasi da secondo solista; Matt si ispira alla potenza di John Bonham, ma entrambi sono molto più duttili di quanto possa sembrare e capaci di adattarsi a diversi tipi di atmosfera.

Il trio vorrebbe pubblicare le Tel-Star Sessions senza particolari ambizioni, promuovendole con qualche concerto, ma quando entra in gioco l'ipotesi di un contratto discografico le cose cambiano. Vengono effettuate nuove registrazioni e composti altri brani; alla fine queste incisioni restano nel cassetto dimenticate come dei demos, finchè Haynes le ripesca quasi casualmente e decide di pubblicarle. Ci sono sei brani inseriti nell'album d'esordio, uno nel secondo Dose e due inediti in studio…ovviamente le versioni sono diverse, più istintive e meno rifinite, non per questo meno interessanti, soprattutto per i fans di vecchia data che noteranno le differenze. Ad esempio nell'opener Blind Man In The Dark si sentono distintamente i tre strumenti, specialmente il basso grezzo di Allen durante l'assolo venato di jazz di Warren, mentre nella versione di Dose il suono è più compatto e granitico. Differenze analoghe si notano in Mother Earth e in Left Coast Groovies, priva dell'introduzione aggiunta un anno dopo, mentre l'intensa ballata World Of Difference è più breve e sofferta.

Quanto alle due tracce inedite, Just Got Paid è un'incandescente cover degli ZZ Top con Warren alla slide e The Same Thing una ripresa di Willie Dixon (eseguita frequentemente dal vivo sia dai Gov't Mule che dagli Allman Brothers) che ricorda l'approccio dei Cream con i classici del blues. Per essere dei demos, seppur rimixati e ripuliti, sono di qualità eccellente. Segnalo l'edizione limitata in doppio vinile colorato schizzato (splatter) e copertina modificata.


    



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