Uncle
Tupelo - No
Depression
Columbia/Legacy 2003     |
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Correva l'anno 1990, il rock'n'roll
era attraversato dalle scosse nichiliste del grunge, mentre l'underground finiva
direttamente in classifica, ribaltando gusti e certezze del decennio appena trascorso.
A Belleville, Illinois, nel mezzo del nulla della piatta provincia del Midwest
americano, Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn davano
vita ad una rivoluzione silenziosa e pacifica, che nessuno al momento avrebbe
notato. Nasce il piccolo mito degli Uncle tupelo che segnano idealmente
la nascita di un genere, attraverso un disco che diverrà il simbolo di un intero
movimento ed il nome della rivista più autorevole del settore. No Depression
mutua il titolo da un classico della roots music a firma Carter Family
e non si vergogna di resuscitare i fantasmi del folklore musicale americano. Cresciuti
con i suoni del punk-rock nelle orecchie, con le rasoiate degli Husker Du e gli
insegnamenti del rock alternativo, gli Uncle Tupelo non fanno altro che mischiarli
con le loro radici rurali e contadine: è nato l'alternative-country, squarci di
furiosa elettricità e poesia folk, il canto strascicato di Farrar e Tweedy, le
chitarre scorticate, la cover di John Hardy di Leadbelly (icona della folk
music afro-americana) ed una Graveyard Shift che apre i battenti descrivendo
con spietato cinismo la piatta vita di provincia. La routine del lavoro in fabbrica
(Factory belt), il dramma dell'alcolismo (Whiskey Bottle) ed una
vita che cerca disperatamente un senso (Life Worth Livin'), No Depression
tratteggia una Midwest in decadenza, dopo la mannaia della ricetta liberista di
Reagan Bonus Tracks: 14. Left In The Dark 15. Won't Forget
16. Sin City 17. Whiskey Bottle (Live Acoustic Version) 18. No Depression
(1988 Demo) 19. Blues Die Hard (1987 Demo) |
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Uncle
Tupelo - Still
Feel Gone
Columbia/Legacy 2003     |
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Secco,
aspro, volutamente naif, Still Feel Gone arriva diretto come un
pugno nello stomaco, ed è il seguito naturale di No Depression. La ricetta
è la stessa, mischiare antico e moderno, country e punk-rock E' passato
un anno, ma di riconoscimenti all'orizzonte non se ne vedono. Ballate taglienti
come lame, aspre come un caffè amaro di prima mattina, allo stesso tempo tradizionali
e rumoriste, metà Hank Williams e metà Husker Du. Still Feel Gone mostra una maggiore
coesione rispetto agli esordi, anche se manca il fattore sorpresa: nonostante
tutto è ancora stupendamente impreciso, uno scarabocchio imperfetto di grande
musica americana che si apre con la furiosa Gun di Tweedy e si chiude con
la ciondolante melodia folk di If That' Alright. In mezzo ci sono quaranta
minuti scarsi di splendido country-rock "out of time": i classici si chiamano
Lookin' For a Way Out, Fall Down Easy, Punch Drunk, True
to Life e la magnifica Still Be Around, uno dei vertici del primo Jay
Farrar Bonus Tracks: 14. Sauget Wind 15.
I Wanna Destroy You 16. Watch Me Fall (Demo) 17. Looking For A Way Out
(Demo) 18. If That's Alright (Demo) |
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Uncle
Tupelo - March
16,20 1992 Columbia/Legacy
2003      |
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Concettualmente
il disco più importante della breve esperienza della band, è tuttavia stilisticamente
molto lontano dal suono Uncle Tupelo per antonomasia: sono azzerati gli slanci
elettrici e la furia punk, tutto viene ricondotto all'essenza di un suono scarno
ed acustico, quello dei padri della folk music, malinconico ed intimamente connesso
con la terra che vuole raccontare. Diviso tra materiale inedito e rivisitazioni
di brani della tradizione, rappresenta la definitiva scesa a patti con la storia
dell'american music e con le tematiche politiche della Grande Depressione. Il
risultato è una sorta di Basement Tapes del movimento alternative-country:
di una purezza incontaminata, la musica di March 16, 20 1992 (che,
come suggerisce lo stesso titolo, è il frutto di un'ispirata session di
pochi giorni) ha il peso e la forza degli stessi classici che intende recuperare.
Coalminers resuscita i fantasmi di Woody Guthrie; Moonshiner mette
sempre i brividi ogni volta che la si ascolta; Atomic Power rispolvera
nuovamente l'amata Carter Family e il puritanesimo religioso di Satan, Your
Kigdom Must Come Down mostra il delirio dell'America al lastrico prima del
New Deal. Bonus Tracks: 16. Take My Word
17. Grindstone (1991 Longview Farm Acoustic Demo) 18. Atomic Power (1991
Longview Farm Acoustic Demo) 19. I Wanna Be Your Dog (1991 Longview Farm
Acoustic Demo) 20. Moonshiner (Live 1/24/1993) |
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Uncle
Tupelo - Anodyne
Warner/Rhino 2003      |
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Anodyne è il disco che rappresenta contemporaneamente il
raggiungimento dell'età adulta (con il passaggio alla major Sire/Warner)
ed il loro personale canto del cigno, prima del doloroso scioglimento, causa principale
l’incompatibilità nella stessa band di due talenti naturali, quelli di Jay Farrar
e di Jeff Tweedy. Riassume in modo magistrale il lavoro svolto in pochi anni di
carriera: la costruzione della canzone ricopre sempre più un ruolo centrale
rispetto alla furia giovanile. Arrivano Ken Coomer (batteria, al posto dello storico
Mike Heidorn) e Max Johnston ed il suono si fa più corposo. Le iniziali
Slate e Acuff Rose sono diamanti di folk music che, se non fosse
per la qualità del suono, potrebbero benissimo essere uscite da chissà quale polveroso
archivio del passato. The Long Cut e Chickamauga mostrano ancora
il volto più sporco e viscerale della band, ma il cuore del disco risiede nella
stessa title track, in New Madrid, High Water e Steal The Crumbs,
che dimostrano come i ragazzi non solo abbiano imparato la lezione, ma siano a
loro volta già diventati maestri di un country-rock puro e cristallino, che ha
assunto lo status di classico e non di semplice imitazione.
Bonus Tracks: 13. Stay True (previously unreleased) 14. Wherever (previously
unreleased) 15. Are You Sure Hank Done It This Way (previously unreleased)
16. Truck Drivin' Man (live) 17. Suzy Q (live) |