Warren Zevon
Warren Zevon (Collector's Edition)
[Rhino
 2008
]



Tutto comincia con una cartolina. La scrive Jackson Browne e la riceve Warren Zevon a Madrid. All'epoca, uno dei non rari momenti in cui si perdeva nei propri dark places, Warren Zevon nutriva strani dubbi sulle sue capacità e vagava per la penisola iberica con l'idea di firmare per una piccola etichetta indipendente spagnola. Il suo primo album Wanted Dead or Alive sembrava non fosse mai nemmeno uscito e dall'anno della sua pubblicazione, il 1969, erano già passati cinque anni. Un secondo album, Leaf In The Wind, non era mai uscito dagli studi di registrazione e Warren Zevon al massimo era stato in tour con gli Everly Brothers, rimuginando sull'idea (un'altra non proprio edificante) di abbandonare la carriera musicale. Il messaggio di Jackson Browne, da sempre il suo principale sostenitore, era perentorio: torna a casa, ho un contratto discografico per te. L'aveva firmato David Geffen, anche se con tutte le precauzioni possibili, compreso un budget ristretto almeno secondo gli standard californiani. Pur recalcitrante, Warren Zevon si presentò all'appello e lasciando Jackson Browne a gestire la regia, aprì i suoi taccuini spagnoli, dimenticò Hemingway e cominciò a sentirsi pronto per un po' di rock'n'roll. Dato che non aveva capitali da investire e nemmeno tempo da perdere, Jackson Browne scelse il programma di lavoro più semplice e fruttuoso: suonare, divertirsi e mettere Warren Zevon nelle condizioni migliori per presentare le sue canzoni. In studio si portò pochi musicisti, raffinati musicisti e fidati: David Lindley e Waddy Watchel (un grande chitarrista), Bob Glaub al basso, Larry Zack alla batteria, Jay Winding al piano (le poche volte che Warren Zevon lo lasciava libero) e il lato migliore della West Coast, non ancora assuefatto all'easy listening, dai Fleetwood Mac ai Beach Boys per le armonie vocali.

Warren Zevon, dopo le false partenze, si può considerare a tutti gli effetti, l'inizio della sua storia. Pur vendendo pochissimo (neanche centomila copie: oggi si arriva quasi a metà della classifica di Billboard con una cifra simile) è un disco compiuto, senza una sbavatura e con una dozzina di canzoni destinate a diventare dei classici: Carmelita, Hasten Down The Wind, l'epopea di Frank And Jesse James, Poor Poort Pitiful Me, I'll Sleep When I'm Dead, Desperadoes Under The Eaves rivelavano finalmente un songwriting unico, appassionato nel raccontare storie hard boiled (nel disco successivo, Excitable Boy, sarebbe arrivata anche Roland The Headless Thompson Gunner) e cronache di vita errante e curiosa, degne dell'amico Hunter S. Thompson. Tutto saldato dal collante dell'ironia, dal vorace gusto letterario (da Norman Mailer a Graham Greene, Warren Zevon è sempre stato un lettore onnivoro) e dalla formazione pianistica che spostava sensibilmente la composizione delle canzoni verso forme più originali e personali. La differenza fondamentale però la faceva, già allora, il cuore di Warren Zevon: magari la mente, non sempre lucida, vagava nei meandri della fiction e delle nevrosi, ma il motore era un muscolo che pulsava a ritmo di rock'n'roll e anche a distanza di trent'anni, lo si sente con chiarezza battere duro e preciso (e la remasterizzazione digitale, per quanto ottima, conta fino ad un certo punto).

La ristampa della Rhino non fa una piega: tutte le note di copertina, la storia raccontata attraverso i famigliari (la moglie Crystal e il figlio Jordan), lo stesso Jackson Browne, le fotografie (qualcuna in più non avrebbe guastato) e gli appunti d'epoca. La sorpresa è l'ormai classico disco di bonus tracks aggiunto: in altre ristampe è stato facile finire a rovistare nei magazzini o tra i nastri incisi dal vivo, allungando il brodo fino a renderlo impalpabile. Per Warren Zevon, pur senza ritrovare nulla di inedito, il secondo disco apre uno squarcio sul work in progress che ha portato alla realizzazione di un capolavoro (sì, la parola è quella giusta) con versioni, per una volta, veramente alternative agli originali. Ci sono un sacco di spunti strumentali in più che poi sarebbero stati limati in nome di una semplicità e di una coesione (e si suppone anche dello spazio limitato delle tracce del vinile) che qui vengono recuperati in tutto il loro splendore, facendo emergere di volta in volta sfumature irlandesi (che lo avrebbero seguito fino a My Ride's Here), sconfinamenti nel border, l'essenda nuda e cruda delle canzoni nelle versioni solitarie di Warren Zevon nonché, tra le altre, una strepitosa versione di Desperadoes Under The Eaves (dal vivo in uno studio radiofonico) incorniciata da un grandioso, interminabile assolo di chitarra che nel 1976 si poteva ancora fare. Imperdibile.
(Marco Denti)

Bonus CD:
1. Frank And Jesse James [Solo Piano Demo] 2. The French Inhaler [Solo Piano Demo] 3. Hasten Down The Wind [Band Demo] 4. Carmelita [1974 Demo] 5. Mohammed's Radio [Solo Piano Demo] 6. Backs Turned Looking Down The Path [Take 1 - 1/28/76] 7. Join Me In L.A. [Take 2 - 11/20/75] 8. Poor Poor Pitiful Me [Alternate Version] 9. Frank And Jesse James [Alternate Version] 10. Mohammed's Radio [Take 2 - 11/6/75] 11. The French Inhaler [Take 1 - 1/13/76] 12. Carmelita [Alternate Version] 13. Desperados Under The Eaves [Take 2 - 1/13/76] 14. Mama Couldn't Be Pursuaded [Live Wmms 10/13/76] 15. I'll Sleep When I'm Dead [Alternate Version]

www.warrenzevon.com
www.rhino.com

 


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