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Billy Joe Shaver
Honky Tonk Hero: in memoria di un un fuorilegge texano

Billy Joe Shaver
(Corsicana, Texas, 16 agosto 1939 - Waco, Texas, 28 ottobre 2020)

Outlaw Blues


- di Dave Alvin -

Billy Joe Shaver è ricercato per avere sparato in faccia a un tizio fuori da una birreria dalle parti di Lorena, Texas. Un mandato per l'arresto è stato emesso proprio mentre scrivo queste righe. Le prove indicano una legittima difesa. Apparentemente la vittima avrebbe estratto un coltello di fronte a Billy e a quel punto Billy gli ha sparato. Devi essere abbastanza ubriaco oppure pazzo per tirare fuori un coltello davanti a Billy Joe Shaver, sia che lui porti o meno una pistola con sé.

Billy è uno degli artefici del cosiddetto movimento degli Outlaw nella musica country e uno dei più grandi songwriter d'America, ma ha dovuto sopportare tragedie (alcune inflittesi da solo, la maggior parte no)che pochi fra noi possono anche lontanamente immaginare, e nonostante tutto è sopravvissuto per affrontare un altro giorno e scrivere un'altra canzone. E' un uomo duro, eppure profondo e spirituale, che ha costantemente lottato contro le forze eterne della redenzione e della dannazione, come Billy the Kid, Charlie Parker, Jackson Pollock, Jerry Lee Lewis e molti altri fuorilegge americani [...]

Ho sentito che il tipo a cui Billy Joe Shaver ha sparato se la caverà. E' stato colpito alla guancia, nulla che metta in pericolo la sua vita. Ho sentito anche che la ragazza che gestisce il bar texano dove è avvenuta la sparatoria sarebbe felice di avere ancora Billy ospite nella sua birreria ogni volta che lo volesse, basta che lasci a casa la sua pistola. Nel momento in cui leggerete queste righe Billy si sarà probabilmente consegnato alla polizia, avrà pagato la sua cauzione e, si spera, avrà ripreso la sua vita nella maniera più normale possibile. Starà anche scrivendo qualche altra grande canzone. La tradizione dei fuorilegge continua.

(tratto dalla prefazione a "Fuorilegge d'America", Selene edizioni 2007, a cura di Fabio Cerbone)


Un texano a Nashville

- di Fabio Cerbone -

Dietro il sorriso beffardo di quel ragazzone texano in copertina si nasconde una delle figure più autenticamente ribelli (vita scapestrata e vizi inclusi) della country music degli anni Settanta, miniera di canzoni saccheggiate da colleghi più fortunati e famosi, che fin dal principio intuiscono la potenza realista del racconto di Billy Joe Shaver. Innervate al tempo stesso da orgoglio operaio, dura etica americana del lavoro, fervore religioso e ironia da sconfitto e vagabondo, le composizioni di Shaver fanno della sua stessa vita un romanzo musicale a tempo di honky tonk, country blues arcigno e galoppate outlaw. Dopo un’adolescenza poverissima (il padre lascia la famiglia prima che Billy sia ancora nato, la madre lo tira su tra i campi di cotone), abbandono scolastico e lavori pesanti (perde anche due dita in segheria e si rieduca sullo strumento prediletto, la chitarra), Billy tenta la fortuna come tanti a Nashville, convinto però di avere canzoni più sincere della media. Se ne accorge per primo la country star Bobby Bare, che incide un suo brano, in seguito arriverà la consacrazione grazie a Honky Tonk Heroes, brano e disco intero di sue canzoni "rubate" da Waylon Jennings, ma è l’amico Kris Kristofferson che insiste per metterlo sotto contratto per la sua stessa etichetta, la Monument, e gli offre un parterre di musicisti, molti in comune con la sua band, adatti agli accenti bruschi e fieramente texani di Shaver. Old Five and Dimers Like Me (Monument, 1973) è l’esordio (ignorato al tempo, come troppo spesso capita, ma divenuto negli anni un piccolo culto del genere) che contiene già l’intera poetica di Billy Joe, cenni autobiografici e immaginario da nuovi cowboy della frontiera, con la dedica di Willy the Wandering Gipsy and Me (per Willie Nelson, altra transfuga come Billy in cerca di fortuna a Nashville), ma soprattutto la sgroppata country rock di I Been to Georgia on a Fast Train e un breve quanto intenso ritratto, degno di Johnny Cash, intitolato Jesus Was Our Saviour and Cotton Was Our King, ricordo degli anni giovanili a raccogliere cotone con lo zio nei campi polverosi di Corsicana, Texas.


   

 


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