Autori Vari
The Music is You
A Tribute to John Denver

[ATO Records 2013]

www.johndenver.com

File Under: icone americane

di Marco Restelli (24/04/2013)

Diciamo la verità: su John Denver sia il pubblico sia la critica sono sempre stati piuttosto divisi. C'è chi lo considera quasi una sorta di "direttore di uno zuccherificio", ritenendo le sue ballate un po' troppo smielate e scontate, come melodie o come testi (che spaziano dall'amore romantico al sociale), mentre c'è chi lo considera, al contrario, un sincero e talentuoso "venditore di emozioni". Al riguardo, pur non volendo esprimermi né a favore della prima schiera né della seconda, c'è da dire che nessun artista a mio avviso potrebbe vantare una schiera di fan tanto ampia e per un periodo tanto lungo (il suo album di esordio risale a Rhymes & reasons del 1969) da ricoprire tutto l'arco della propria carriera (e oltre, visto che a tutt'oggi è ancora osannato), senza possedere delle qualità importanti. La pubblicazione di questo disco tributo (16 anni dopo quel tragico e fatale incidente d'aereo in cui Denver perse la vita), dal titolo forse un po' esagerato, che vede reinterpretare alcune delle sue canzoni più o meno famose da un nutrito gruppo di suoi importanti colleghi - prevalentemente del circuito country americana contemporaneo - sembra confermare che tanto quelle scritte da lui, quanto quelle semplicemente cantate, erano più che valide.

Probabilmente, quello che mi sento di affermare serenamente è che il suo modo di arrangiarle e di interpretarle gli ha quasi sempre conferito un retrogusto di oggettiva monotonia, che non gli ha mai giovato. Alcuni dei succitati artisti hanno tentato di vestire i brani a loro affidati con abiti diversi da quelli originali, ma se, ad esempio, la prova del duetto di J Mascis e Sharon Van Etten in Prisoners o di Evan Dando con Looking for Space deve considerarsi praticamente fallita (va bene filtrare il tutto attraverso la propria sensibilità, ma stravolgere pezzi acustici con tappeti di chitarre elettriche forse rischia di violentarli un po' troppo), quella della canadese Kathleen Edwards, che sostituisce l'armonica di All of My Memories (dall'album Aerie del 1971) con quegli ormai già apprezzati riverberi di "Boniveriana" provenienza, dà invece al fortunato ascoltatore la sensazione di aver fatto bingo. Dal canto loro alcuni pezzi fra i più celebri, quasi fedelmente riproposti, ci danno la possibilità di godere l'ascolto di voci già conosciute, come quella di Lucida Williams che, con This Old Guitar, ci regala ancora una volta quei brividi che, ormai da diverso tempo, continua a dispensare senza soluzione di continuità. Il giovane emergente Allen Stone, fino ad ora noto solo per pezzi più pop soul (alla James Morrison, tanto per intenderci) stupisce in positivo con una versione vellutata di Rocky Mountain High che vale la pena ascoltare e riascoltare senza mai correre il rischio di essere colpiti dalla noia. Una Some Days Are Diamonds di Amos Lee, decisamente più rallentata, si pone in piacevole concorrenza alla medesima canzone che nel 1981 diede il titolo all'omonimo album, uscendo dal confronto più che vincitrice, quanto meno sul piano dell'intensità espressiva.

Infine, l'omaggio reso a Denver - con tre hit sempre verdi - dai Train (Sounshine on My Shoulder), da Brandi Carlisle (Take Me Home Country Roads, con l'ormai ubiquita Emmylou Harris nel bel coro piazzato sullo sfondo) e dai Morning Jacket (Leaving on a Jet Plane) non aggiunge granché (ma in verità neanche toglie) alle melodie che hanno cullato per qualche decennio le orecchie di generazioni di amanti della musica country tradizionale. In questo caso diciamo che "il pareggio è il risultato più giusto". Chiudo con un personalissimo rimpianto, dovuto all'assenza di quella Rhymes and Reasons che ritengo sia il brano più emozionante della copiosa discografia del cantante americano. L'avrei magari sostituita a quella Take Me to Tomorrow (incomprensibile la scelta!) con la quale il pur bravo Dave Matthews, sembra proprio non aver potuto esprimere il meglio di sé. Peccato.


:: Tracklist
1. Leaving On A Jet Plane - My Morning Jacket
2. Take Me To Tomorrow - Dave Matthews
3. All Of My Memories - Kathleen Edwards
4. Prisoners - J. Masics & Sharon Van Etten
5. Sunshine On My Shoulders - Train
6. Back Home Again - Old Crow Medicine Show
7. This Old - Lucinda Williams
8. Some Days Are Diamonds - Amos Lee
9. Rocky Mountain High - Allen Stone
10. Annie's Song - Brett Dennen & Milow
11. Looking For Space - Evan Dando
12. Take Me Home, Country Roads - Emmylou Harris & Brandi Carlile
13. The Eagle And The Hawk - Blind Pilot
14. I Guess He'd Rather Be In Colorado - Mary Chapin Carpenter
15. Darcy Farrow - Josh Ritter & Barnstar!
16. Wooden Indian - Edward Sharpe and the Magnetic Zeros


    


<Credits>