Lynyrd
Skynyrd Authorized
Bootleg Live Cardiff, 1975/ Live at Winterland, 1976 [MCA/
Universal 2009]

La recente serie Authorized Bootleg, inaugurata grazie ad un lavoro
sugli archivi a disposizione della Universal, si apre con alcune scelte particolari
(tra gli altri Muddy Waters, presto su questi schermi), le quali sembrano rivolgersi
prima di tutto ad un pubblico di affezionati sostenitori, cogliendo alcune performance
inedite e di particolare interesse storico. È evidentemente anche il caso dei
due concerti dei Lynyrd Skynyrd, entrambi provenienti dal raccolto del
cosiddetto Wolfgang's
Vault (gli archivi di Bill Graham pubblicizzati anche sul web) e riproposti
per l'occasione senza perdere il tratto di "sporcizia" e imprecisione che naturalmente
portano con sé registrazioni di questo tipo. Indiscutibile infatti è la qualità
delle scalette e la stessa fotografia musicale che i due show propongono all'appassionato,
anche se è bene ribadire come si tratti di una curiosità non essenziale all'interno
della discografia degli stessi campioni del rock sudista. Insomma, non siamo di
fronte ad alcuna particolare rivelazione, rimasta per caso nascosta nei cassetti
della memoria per trent'anni e più, semmai ad uno scorcio tanto intrigante quanto
di passaggio della band, colta fra il novembre del 1975 (il primo concerto al
Capitol Theatre di Cardiff, Galles, durante il tour europeo a supporto
di Nuthin' fancy) e il marzo del 1976 (il secondo live, al leggendario Winterland
di San Francisco). All'epoca in attesa di riassestare la line up dopo
l'abbandono di Ed King, grazie l'ingresso dello sfortunato terzo chitarrista Steve
Gaines (morto nell'infausto incidente aereo di un anno successivo), la formazione
è rimessa nella mani dei soli Allen Collins e Gary Rossington, solisti
che si ritagliano dunque uno spazio più incisivo. Per forza di cose il
sound si staglia più grezzo all'orizzonte e meno arrembante, ma lascia anche fluire
una ruvida pelle rock che rimanda agli esordi della band. È innegabile infatti
che gli Skynyrd di questa stagione siano a metà del guado, artisticamente impantanati
fra le ripetizione della loro formula in Nuthin' Fancy e Gimme Back my Bullets,
forse gli episodi più deboli della loro produzione, così come in procinto di lasciare
un mirabile canto del cigno in Street Survivors. Manca dunque la spettacolarità
e il trionfo che solo il doppio ufficiale One More From the Road riuscirà a sancire
con una sorta di spiritualità fuori del tempo, ma ciò non toglie che i "bootleg"
in questione siano un piacevole contorno, soprattutto per chi ha già familiarità
con il verbo southern di Ronnie Van Zandt e soci. Difficile prediligere
Cardiff o Winterland, per la semplice ragione che entrambi hanno qualcosa di diverso
da offrire: personalmente il primo show inglese del '75 gode di una maggiore pulizia
sonora e di una rabbia elettrica più accentuata, mentre soffre di una set list
inferiore e più breve rispetto al Winterland. Quest'ultimo supera l'ora abbondante
di musica e si fa inoltre carico della presenza delle Honkettes, trio di
vocalist femminili che accrescono il tasso gospel-soul insito nelle radici del
gruppo. In Galles i Lynyrd Skynyrd appaiono più immediati, furiosi, concendendo
in apertura una inedita (uscirà l'anno successivo) Double
Trouble, recuperando I Ain't the One
e proponendo una rocciosa Saturday Night Special,
la stessa canzone che al Winterland appare invece sacrificata dall'ingombrante
presenza del sintetizzatore, al tempo appena scoperto da Billy Powell. Da San
Francisco tuttavia giungono le novità interessanti di Cry
for the Bad Man e Searching, allora
fresche di stampa, così come Tuesday's Gone
e un medley infuocato fra Gimme Three Steps/ Call Me
the breeze. Peccato soltanto che sia davvero troppo mortificato il
suono, a tratti eccessivamente piatto. Da qui l'impressione che, da un punto di
vista squisitamente tecnico o se volete di piacere dell'ascolto, Cardiff si piazzi
un gradino sopra, anche perché ciò che resta da descrivere si intreccia e si sovrappone,
con un finale che prevede per entrambi i live l'accoppiata irrinunciabile di Sweet
Home Alabama e Free Bird (apprezzabile
per solismo soprattutto la versione di San Francisco). La leggenda continua dunque
e la bandiera confederata del rock sventola con lo stesso fascino ribella dopo
quasi trentacinque anni. (Fabio Cerbone)
Le scalette Live at the Cardiff Capitol Theater
- Cardiff, Nov. 04 1975 1. Double Trouble// 2. I Ain't the One// 3. Needle
and the Spoon// 4. Saturday Night Special// 5. Gimme Three Steps// 6. Whiskey
Rock-A-Roller// 7. Call Me the Breeze// 8. Sweet Home Alabama// 9. Free Bird
Live at Winterland - San Francisco Mar. 07 1976
1. Cry for the Bad Man// 2. Saturday Night Special// 3. Searching// 4. I
Got the Same Old Blues// 5. Gimme Back My Bullets// 6. Tuesday's Gone// 7. Needle
and the Spoon// 8. Gimme Three Steps/Call Me the Breeze// 9. Sweet Home Alabama//
10. Free Bird |