Suzy Thompson è cresciuta
musicalmente abbracciando pienamente la tradizione old-time e bluegrass,
contribuendo a fondare band che all’epoca, parliamo degli anni Settanta,
si fecero un buon nome tra gli addetti ai lavori come la Any Old Time
String Band o la Blue Flame String Band. I suoi trascorsi sono stati però
anche caratterizzati dalla fascinazione per la canzone d’autore di un
musicista talentuoso, ma troppo sensibile e per questo poco o nulla valorizzato
se non attraverso suoi brani interpretati da altri: Paul Siebel.
Pochi e di scarsissimo impatto commerciale infatti furono gli album di
Paul Siebel, sempre più condizionato da una crescente ‘stage fright’ che
piano piano lo ha allontanato dalla musica. In qualche modo musicista
di culto per coloro che ebbero l’opportunità di conoscerne il valore autoriale
e la lucidità con cui ha proposto la sua musica, Paul Siebel (interpretato
da personaggi come Bonnie Raitt, Linda Ronstadt, Flying Burrito Brothers
e moltissimi altri) si è ritirato nel Maryland rurale senza quasi più
contatti se non con una ristretta cerchia di amici, senza cellulare e
senza collegamenti ad internet, finendo i suoi giorni nella primavera
del 2022 all’età di 84 anni.
Woodsmoke and Oranges ed il seguente Jack-Knife Gypsy, pubblicati
rispettivamente nel 1970 e nell’anno successivo, sono stati due dischi
a cui hanno partecipato grandi musicisti come David Bromberg, David Grisman,
Richard Greene e Buddy Emmons tra gli altri, a conferma della grande considerazione
acquisita grazie ad una penna che nel tempo è andata progressivamente
spegnendosi. Soprattutto questi due album sono stati per lungo tempo di
grande ispirazione per Suzy Thompson e, complici i lunghi mesi del periodo
della pandemia, riascoltati e ripresi in una serie di concerti su internet
pubblicati dalla stessa Thompson e segnalati dagli amici a Paul Siebel,
il quale espresse un sincero e profondo compiacimento delle versioni delle
sue canzoni.
Questo Suzy Sings Siebel vol. 1 è inevitabilmente figlio
della riscoperta di un repertorio interpretato con passione, coinvolgimento
ed emozione da una voce che sa dare nuovamente lustro a canzoni in bilico
tra folk, country e blues, canzoni ancora affascinanti grazie ad una produzione
pulita ed essenziale da parte di Jody Stecher, nome noto negli ambienti
tradizionali per numerose collaborazioni, sessions e concerti che hanno
coperto tutto l’ampio spettro della cosiddetta roots music. A queste sessions
sono intervenuti musicisti che hanno legato il proprio nome all’attività
di Suzy Thompson nel corso degli anni come Cindy Cashdollar a lap
steel e dobro, John Sebastian e la sua inconfondibile armonica,
il bassista Mark Schatz e poi Kate Brislin e Molly Mason, con lo stesso
Jody Stecher a mandolino e chitarra acustica, tutti a dare un contributo
importante a canzoni che è bello ed interessante scoprire o riscoprire
nella loro più intima essenza.
Titoli come Louise, Long Afternoons, Lose My Blues,
Bride 1945 ed Anyday Woman probabilmente risveglieranno
un ricordo tra coloro che hanno seguito i musicisti citati in precedenza
e testimoniano il valore di uno dei tanti ‘beautiful losers’ della musica
americana. Operazione, visto il titolo, che si avvarrà di un seguito che
noi attenderemo con curiosità e interesse.