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southern soul & gospel di
Paolo Baiotti (30/09/2014)
Mike
Farris ha un passato complicato: un'infanzia difficile con un divorzio traumatico
dei genitori, un'adolescenza da sbandato con frequenti visite al riformatorio
e problemi di droga che culminano in un'overdose accidentale a vent'anni. A questo
punto impara a suonare la chitarra e trova conforto nella musica nei turbolenti
anni '90 trascorsi come cantante dei sudisti Screamin' Cheetah Wheelies, nei quali
spicca la sua voce aspra e negroide. Ottenuto un contratto con la Atlantic non
riescono a sfondare e dopo due dischi in studio vengono scaricati. Incidono un
album per la Capricorn, ma il ritmo vorticoso della vita on the road contribuisce
a far ricadere Farris nei vizi adolescenziali. Alcool e droghe diventano il pane
quotidiano, mentre la band si scioglie dopo due album dal vivo indipendenti. Trascorsi
un paio di anni confusi nei quali pubblica il discreto Goodnight Sun, si rende
finalmente conto di sprecare la sua vita e si ripulisce.
Ci riesce davvero,
fino in fondo, prendendo una strada opposta a quella precedente, ispirandosi alla
tradizione gospel del sud e trovando aiuto nella fede. Nel 2007 esce Salvation
In Light, un eccellente disco che mischia rock, soul e gospel e che
mette in luce la sua voce formidabile tra Al Green, Chris Robinson e Steven Tyler,
ottenendo un Americana Music Award e un Dove Award. Forma la Roseland Rhythm Revue
con la quale incide il live Shout!, seguito da un mini album con i Cumberland
Saints, una band di lusso formata per aiutare gli alluvionati di Nashville.
Nel 2012 Mike avvia una campagna su Kickstarter per sovvenzionare il successore
di Salvation In Light. Ottiene il triplo dell'importo necessario e inizia a registrare,
ma riemergono gli antichi demoni e il musicista si rende conto di essere dipendente
dagli antidolorifici. Blocca tutto, entra in riabilitazione e intraprende un percorso
di comprensione delle sue dipendenze, partecipando a gruppi di supporto che lo
aiutano a vincere la ritrosia a rendere partecipi altri delle sue difficoltà.
Chiusa questa nuova parentesi conclude finalmente Shine For All
The People, pubblicato dalla Compass. I sette anni intercorsi dal precedente
disco non hanno tolto entusiasmo all'artista: Shine For All The People è un album
pieno di gioia e vitalità, inciso a Nashville con musicisti di statura notevole
tra i quali Kenny Vaughan e Doug Lancio alle chitarre, Jim Hoke al sassofono e
clarinetto, Michael Rhodes al basso e Angie Primm alla voce. Il rhythm and blues
di River Jordan con un assolo di tromba che
profuma di New Orleans contrappuntato da una chitarra country apre il disco seguito
da Jonah & The Whale di J.B. Lenoir, soul
di impronta Stax con una sezione fiati irresistibile e gli interventi incisivi
dell'hammond di Kevin Mckendree. Nel prosieguo si affiancano a meraviglia i tradizionali
Sparrow tra Mississipi e New Orleans e This Little Light, Mercy
Now, brano di di Mary Gauthier trasformato in una ballata gospel-soul
e due brani di Farris, la ritmata Rel Fine Day
e la bluesata Power Of Love, senza dimenticare il rhythm and blues contagioso
di How It Feels To Be Free e il soul trascinante
di The Lord Will Make A Way Somehow, già inciso da Al Green. Un disco brioso
e spumeggiante, che trasuda ottimismo e voglia di riscatto.