Se
Holding
All The Roses, accompagnato da un lungo tour che ha riportato la band
per un paio di volte in Europa, ha contribuito ad incrementare la popolarità del
quintetto georgiano, le perplessità suscitate dalla produzione di Brendan O'Brien
hanno probabilmente causato qualche ripensamento. Così per il quinto disco i ragazzi
si sono autoprodotti, incidendo sempre a Kennesaw in Georgia, con il cantante
e chitarrista Charlie Starr come principale compositore, affiancato in
un paio di brani dal cantautore di Nashville Travis Meadows e in un altro dal
tastierista Brandon Still.
L'impressione è che il suono sia più chiaro
e dinamico, meno compresso, evidenziando sia le parti acustiche che un pizzico
di sporcizia assenti nel disco precedente. I musicisti sembrano sempre più sicuri
dei propri mezzi e la crescita del loro profilo è confermata dalla recente esibizione
al programma della BBC "Later…With Jools Holland" e dalla partecipazione a un
episodio della serie NCIS New Orleans nel quale eseguiranno due brani. Like
An Arrow è un disco di rock, nel quale permangono senza prevalere le origini
sudiste, con venature country meno accentuate che in passato, un gusto e una sapienza
non comune nel costruire ballate intense e coinvolgenti. Un disco completo, che
denota una crescita dal punto di vista compositivo, anche se ho l'impressione
che manchi un pizzico di genialità per il salto di qualità definitivo.
Dopo
la partenza sparata di Waiting For The Thunder che
sembra preludere ad un indurimento del suono, Let It Burn ci riporta al
rock 'n' roll stradaiolo già coltivato in passato dai conterranei Georgia Satellites,
mentre l'elettroacustica The Good Life è una
ballata caratterizzata da cori avvolgenti, con un tocco di country dovuto alla
pedal steel e un testo sul rapporto con un padre dedito al lavoro duro e alla
famiglia, ma parco nei rapporti personali. What Comes Naturally è un mid-tempo
bluesato con efficaci incursioni del piano e della slide dell'amico Benji Shanks,
Running Through Time una ballata d'impronta
allmaniana, con un assolo dolcemente distorto e un finale strumentale rilassato.
Non convincono Like An Arrow e Ought To Know, due brani
rock troppo equilibrati e quindi un po' prevedibili e inoffensivi, ma il disco
risale con Sunrise In Texas, eccellente ballata
composta anni fa con il cantautore della Virginia Michael Tolcher, più volte eseguita
dal vivo e finalmente inserita anche in un disco in studio, mantenendo un livello
soddisfacente con la riflessiva Ain't Gonna Wait e l'energica Workin'
For A Workin' Man. Nel finale dopo la grintosa Believe You Me, la ballata
Free On the Wing è nobilitata dalla presenza
di Gregg Allman che duetta con Charlie Starr, chiudendo brillantemente
un album meritevole di attenzione.