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20-11

2012: I 50 dischi di RootsHighway
Top Ten

10 Lee Bains III & The Glory Fires
There Is a Bomb in Gilead [Alive!]

"...con una smaccata impronta soul e un retaggio tradizionale più accentuato (attenzione però: Ain't No Stranger e la furiosa Centreville aprono con i fuochi d'artificio), Lee Bains e la sua congrega decollano dal nuovo linguaggio che il roots rock sudista ha saputo reinventare in queste stagioni..."


 



09Counting Crows
Underwater Sunshine [Collective Sounds]

"... una gioia di condivisione e una serenità artistica che trasuda da ogni solco di questa raccolta, definitivamente ancorata al linguaggio dei Counting Crows, che afferrano e sottomettono ogni singola nota al loro stile, nell'opera più rootsy, spensierata, elettrica e vitale da diverso tempo a questa parte..."


 



08 Bap Kennedy
The Sailor's Revenge [Proper]

"...disco di acustiche brume celtiche, esaltate da un armamentario tradizionalista fatto di violini e tin whistle, con paesaggi country rurali, dove per la prima volta dai tempi dei misconosciuti Energy Orchard la sintesi dell'autore si rispecchia in un raccolto di ballate profonde e di maturo spessore poetico..."


 



07 Anaïs Mitchell
Young Man in America [Wilderland]

"...il suono è apparentemente scarno, sparso, prende piede dalla semplicità armonica del folkrore e della roots music, ma si stratifica con soluzioni ritmiche, parti corali che affiancano la voce fanciullesca, stranita della stessa Anais..."


 



06 Ian Hunter & The Rant Band
When I'm President [Proper]

"...When I'm President conferma l'incredibile tenuta di un rocker che si fa beffe delle regole anagrafiche e di un'immaginario che vorrebbe questa musica vibrante e chiassosa soltanto nelle mani delle giovani generazioni. Ian Hunter ha compiuto la bellezza di settantatrè primavere nel giugno scorso e non considera neppure l'idea di deporre le armi affilate del rock'n'roll..."


 



05The Deep Dark Woods
The Place I Left Behind [Sugar Hill]

"...la semplicità è la matrice di questi brani che hanno quasi del miracoloso per come ti ammaliano senza alcun effetto speciale, ma solo con un uso magistrale dei vecchi trucchi del mestiere: una bordata di fiddle o un ciondolare di banjo qua, un tappeto di pedal steel o una coda d’organo là..."


 



04 Tift Merritt
Traveling Alone [Yep Roc]

"...Traveling Alone è una raffinata prova d'orgoglio, che dalle trame dello spavaldo roots rock di inizio carriera (da Bramble Rose allo scintillante impatto di Tambourine) si è evoluta verso un elegante, agrodolce country soul, dove ballate dagli aromi sudisti si tingono di passione e finezze pop..."


 


Podio 2012


03Giant Giant Sand
Tucson [Fire records]

"...Tucson è il suono che gira nella testa di Gelb all'ennesima potenza, parodia e sublimazione al tempo stesso di un intero universo al confine tra civiltà americana e desiderio messicano, dando forma ad un melting pot di umori che attraversano la bellezza di diciannove brani..."


 

 

02The Avett Brothers
The Carpenter [American/ Universal]

"...con The Carpenter (loro settimo sigillo) i gentili ragazzi della Carolina dimostrano di essere maturati sia dal punto di vista musicale sia nel songwriting, confermando che il successo ottenuto se lo siano meritato ampiamente. The Carpenter è un album introspettivo, onesto, personale, che mantiene l'autenticità dell'Avett sound... "


 


Disco dell'anno 2012


01
Disco dell'anno
Dr. John
Locked Down [Nonesuch]

"...sfoggia una nuova veste sonora, più profonda e sensuale. Denso e appiccicoso come solamente un maestro del funk di New Orleans poteva immaginare, Locked Down abita i luoghi oscuri della 'Big Easy', recupera un po' del fascino malsano e misterioso di Gris Gris, l'esordio leggendario del 1968, ma lo aggiorna con i riverberi e le palpitazioni blues moderne di Dan Auerbach..."


 

 

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