2013: i 50 dischi di RootsHighway
posizioni 50-41


50Water Liars
Wyoming [Big Legal Mess]

"...le loro ballate dalle tinte uggiose tendono più verso "l'Amaro" che "il Dolce" ed esplodono in vere e proprie jam grazie a riusciti crescendo costruiti sul picking dell'elettrica di Justin Kunkel Schuster e sul thumping esplosivo del compagno Andrew Bryant. Wyoming possiede la forza, il vigore e la malinconia tipica di due losers della provincia americana..."


 



49 The Mother Hips
Behind Beyond [Mother Hips Records]

"...i Mother Hips non tradiscono, dopo quattro anni dal meraviglioso e fortunatissimo, anche dal punto di vista commerciale, Pacific Dust, danno alle stampe l'ennesimo tassello di una discografia che, specialmente nell'ultimo decennio, ha avuto una crescita artistica verticale maestosa..."


 



48 The White Buffalo
Shadows, Greys and Evil Ways [Unison Music]

"...semplicissima sceneggiatura, facce comuni, ma è la realtà: The White Buffalo la affronta musicalmente con la stessa schiettezza che richiedono le parole, un susseguirsi di secche note tra accordi folk e country rock di frontiera, suggellati da una voce, profonda e drammatica, che è indiscutibilmente l'asso nella manica di un autore sincero come pochi.... "


 



47 Danny & The Champions of the World
Stay True [Loose Music]

"... Stay True è certamente un dischetto che piacerà agli amanti del vintage, a chi ancora consuma i vecchi vinili della Band, di Springsteen, Tom Petty, Van Morrison e compagnia, una splendida sorpresa per chi è alla ricerca del giusto miscuglio tra old style e nuovo rock. Danny & the Champions of the World sono inglesi, non si direbbe..."


 



46 Willie Sugarcapps
Willie Sugarcapps [Royal Potato]

"...acustico in gran parte, fieramente sudista e tradizionale, il piatto musicale dei Willie Sugarcapps mette insieme suggestioni old time, fraseggi blues, canto gospel e verace country d'antan senza risultare per questo una semplice operazione di revival..."


 



45 Cesare Carugi
Pontchartrain [RootsMusic Club]

"... in quel piccolo e agguerrito movimento (o scena, fate voi, se avvertite il senso e l'urgenza di quest'ultima) che potremmo definire la terra "Americana" in Italia, lui rimane senz'altro uno dei più credibili testimoni: per la qualità e la cura delle canzoni, per un non indifferente modo di interpretarle... "


 



44 The Men
New Moon [Sacred Bones]

"...non sono tipi da convenevoli: una volta imbracciati gli strumenti potete pure dimenticarvi buone maniere e giri di parole. Dritti al sodo, travolgendo tutto quello che trovano sulla loro strada. Tre dischi così, tutti difilato, senza fare prigionieri...."


 



43 The Drones
I See Seaweed [MGM]

"...i Drones stessi sono l'ultimo anello di una catena che parte da lontano e si lascia trascinare in un turbine di chitarre graffiate e sguaiate urla che sono la struttura portante di un modo di vivere e leggere il rock'n'roll. Disco inquietante, verboso e intensissimo.."


 



42 Patty Griffin
American Kid [New West] + Silver Bell [A&M]

"...la prima dote che le riconosco è la capacità di interpretare con straordinaria intensità i suoi pezzi e di riuscire a trasmettere sempre e comunque emozioni, al di là del contesto strumentale in cui si dipanano le dolci melodie che, generalmente, ne costituiscono l'ossatura..."


 



41 Israel Nash
Israel Nash's Rain Plans [Loose]

"...Gripka ha pure cambiato il modo di cantare per questa operazione, usa più i falsetti e non sforza quasi mai il tono rauco della sua ugola. E imbastisce uno show tutto "acustiche West Coast" + "elettriche da cavallo pazzo" a uso e consumo dei suoi (di Gripka) e di quell'altro (Young) fans..."


 

 




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