2013:
i 50 dischi di RootsHighway | ||
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"...le loro ballate dalle tinte uggiose tendono più verso "l'Amaro" che "il Dolce" ed esplodono in vere e proprie jam grazie a riusciti crescendo costruiti sul picking dell'elettrica di Justin Kunkel Schuster e sul thumping esplosivo del compagno Andrew Bryant. Wyoming possiede la forza, il vigore e la malinconia tipica di due losers della provincia americana..." | ![]() | ![]() | ||||
"...i Mother Hips non tradiscono, dopo quattro anni dal meraviglioso e fortunatissimo, anche dal punto di vista commerciale, Pacific Dust, danno alle stampe l'ennesimo tassello di una discografia che, specialmente nell'ultimo decennio, ha avuto una crescita artistica verticale maestosa..." | ![]() | ![]() | ||||
"...semplicissima sceneggiatura, facce comuni, ma è la realtà: The White Buffalo la affronta musicalmente con la stessa schiettezza che richiedono le parole, un susseguirsi di secche note tra accordi folk e country rock di frontiera, suggellati da una voce, profonda e drammatica, che è indiscutibilmente l'asso nella manica di un autore sincero come pochi.... " | ![]() | ![]() | ||||
"... Stay True è certamente un dischetto che piacerà agli amanti del vintage, a chi ancora consuma i vecchi vinili della Band, di Springsteen, Tom Petty, Van Morrison e compagnia, una splendida sorpresa per chi è alla ricerca del giusto miscuglio tra old style e nuovo rock. Danny & the Champions of the World sono inglesi, non si direbbe..." | ![]() | ![]() | ||||
"...acustico in gran parte, fieramente sudista e tradizionale, il piatto musicale dei Willie Sugarcapps mette insieme suggestioni old time, fraseggi blues, canto gospel e verace country d'antan senza risultare per questo una semplice operazione di revival..." | ![]() | ![]() | ||||
"... in quel piccolo e agguerrito movimento (o scena, fate voi, se avvertite il senso e l'urgenza di quest'ultima) che potremmo definire la terra "Americana" in Italia, lui rimane senz'altro uno dei più credibili testimoni: per la qualità e la cura delle canzoni, per un non indifferente modo di interpretarle... " | ![]() | ![]() | ||||
"...non sono tipi da convenevoli: una volta imbracciati gli strumenti potete pure dimenticarvi buone maniere e giri di parole. Dritti al sodo, travolgendo tutto quello che trovano sulla loro strada. Tre dischi così, tutti difilato, senza fare prigionieri...." | ![]() | ![]() | ||||
"...i Drones stessi sono l'ultimo anello di una catena che parte da lontano e si lascia trascinare in un turbine di chitarre graffiate e sguaiate urla che sono la struttura portante di un modo di vivere e leggere il rock'n'roll. Disco inquietante, verboso e intensissimo.." | ![]() | ![]() | ||||
"...la prima dote che le riconosco è la capacità di interpretare con straordinaria intensità i suoi pezzi e di riuscire a trasmettere sempre e comunque emozioni, al di là del contesto strumentale in cui si dipanano le dolci melodie che, generalmente, ne costituiscono l'ossatura..." | ![]() | ![]() | ||||
"...Gripka ha pure cambiato il modo di cantare per questa operazione, usa più i falsetti e non sforza quasi mai il tono rauco della sua ugola. E imbastisce uno show tutto "acustiche West Coast" + "elettriche da cavallo pazzo" a uso e consumo dei suoi (di Gripka) e di quell'altro (Young) fans..." |
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