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Mdou Moctar
Tears of Injustice
[Matador 2025]

Sulla rete: mdoumoctar.com

File Under: songs of injustice


di Pie Cantoni (12/03/2025)

Funeral for Justice, uscito sempre per Matador nel 2024, era un disco rock con influenze noise e psichedeliche, che il quartetto nigerino, esiliato per un colpo di stato nel proprio paese, aveva registrato mentre era bloccato negli Stati Uniti, impossibilitati dal tornare a casa ma desiderosi di denunciare la situazione del proprio paese. Già durante la registrazione di Funeral for Justice il gruppo stava pensando di aggiungere anche una versione diversa dei brani contenuti nel disco e, poco dopo la conclusione del tour a New York, il quartetto ha iniziato a registrare Tears of Injustice al Bunker Studio di Brooklyn con l'ingegnere Seth Manchester.

La versione riarrangiata del precedente album è meno elaborata, più asciutta e vicina ai live del gruppo nigerino, nata per presentare a chi segue la band più di una sfaccettatura delle anime della musica di Mdou Moctar. Le otto canzoni che compongono Tears of Injustice sono state registrate in un paio di giorni con il gruppo riunito in una stanza, mantenendo la sessione sciolta, spoglia e spontanea, senza lavorare troppo sugli arrangiamenti, ma sfruttando l’alchimia dei musicisti. Fra tutte spicca l'ipnotica versione di otto minuti di Imouhar, che è in realtà composta da due parti distinte e unite in postproduzione: infatti quando, dopo un mese, la band è stata in grado di tornare a casa in Niger, Mikey Coltun, bassista e produttore della band, ha dato a Madassane un registratore da portare con sé. Il chitarrista ritmico lo ha utilizzato per registrare un gruppo di Tuareg che eseguivano voci di chiamata e risposta, che sono state poi aggiunte al mix finale, come lunga coda del brano.

Ma coinvolgenti e trascinanti sono anche le versioni di Funeral for Justice, la ritmata Takoba o ancora Sousoume Tamacheq. Mentre il desert blues Modern Slaves con le corde basse a fare da drone e le percussioni semplici a scandire il tempo, chiude le fila del disco. Se in Funeral for Justice il sentimento che prevaleva era quello della rabbia per la difficile situazione del Niger e del popolo Tuareg, in Tears of Injustice le canzoni mantengono quel peso incentrandosi però sulla tristezza, sulla riflessione e sul dolore di una nazione bloccata in un labirinto di povertà, sfruttamento coloniale e sconvolgimenti politici. La musica di Mdou Moctar è la musica di protesta dei tuareg in forma grezza ed essenziale.


    


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