L’avventura musicale in cui ci trasportano Roberto
Pianezza e Francesca Alinovi, in arte Lovesick Duo, è una vera
e propria lezione di storia, protagonista la country music nei suoi
fondamentali passaggi di crescita. Ci sono diversi modi di approcciare
questo curioso progetto e anche di giudicarlo: c’è il dato strettamente
musicale, con la conferma delle qualità tecniche non comuni, soprattutto
in casa nostra, del duo bolognese, rivelatosi lo scorso anno con All
Over Again; quello più “pedagogico”, con l’intenzione evidente
di omaggiare le proprie fonti di ispirazione e allo stesso tempo di
fare opera di proselitismo, magari aprendo una breccia tra le nuove
generazioni; infine anche una forma narrativa e iconografica, con la
curiosa idea di accompagnate l’uscita del disco, A Country Music
Adventure, con l’omonima graphic novel curata da Lorenzo Menini,
autore anche dei testi insieme a Pianezza e Alinovi.
Lì dove la coppia vince a mani basse è nel primo aspetto, quindici cover
e un brano originale (Ain’t No Other Place For You and Me) che
attraversano con sicurezza di mezzi espressivi diversi decenni e altrettante
icone di Nashville (ma non solo), adattando il repertorio allo stile
essenziale del Lovesick Duo (in buona parte chitarra, contrabbasso e
percussioni, con qualche abbellimento di lap steel e la comparsa degli
ospiti Alessandro Cosentino al fiddle e Filippo Lambertucci alla batteria),
uno sbuffare di country&western, swing urbano e rockabilly primordiale
dove ogni capitolo di questa lunga e affascinante saga chiamata Country
trova la sua giusta collocazione. Piacciono soprattutto i momenti più
mossi, l’avvio western swing con Roly Poly (Bob Wills), l’arrembante
Hey Good Lookin’ (Hank Williams), la romantica e divertente If
You’ve Got The Money (I’ve Got the Time) di Lefty Frizzell, ma anche
le escursioni in ambiti più 60s, come la coppia di Bakersfield formata
da Merle Haggard (Mama Tried, interpretata dalla voce di Francesa
Alinovi) e Buck Owens (I’ve Got a Tiger By the Tail).
Chi conosce le tappe essenziali di questa storia avrà già riconosciuto
una manciata di classici irrinunciabili e forse anche parecchio rivisitati:
da qui l’impressione che A Country Music Adventure si rivolga
davvero a un nuovo pubblico di ascoltatori, magari una parte dello stesso
che segue il Lovesick Duo nei suoi concerti e che non ha per forza di
cose ricollegato tutti i fili che portano alla Grand Ole Opry, al Music
Row di Nashville, al cuore di una musica che rappresenta l’altra colonna
portante per l’edificazione del rock'n'roll. Quanto meno il Lovesick
Duo ha il coraggio di provarci, anche con ingenuità e freschezza, e
va detto che le versioni di Bloody Mary Morning
(Willie Nelson) o White Lightning
(George Jones) sono spumeggianti e lasciano un sorriso compiaciuto sulle
labbra, apprezzando una volta di più la versatilità della chitarra di
Roberto Pianezza, di recente emerso anche con il progetto parallelo
dei GigoWatt.
Se una piccola nota sembra mancare a questa intenzionale operazione
divulgativa, è forse un maggiore coinvolgimento proprio della graphic
novel di cui sopra, che non mi permetto di giudicare da un punto di
vista tecnico (non ne avrei i titoli), semmai ne rilevo una sceneggiatura
un po’ esile e didascalica (un viaggio a Nashville del duo che si trasforma
in un sogno ad occhi aperti, a tu per tu con le leggende del country),
quando potrebbe essere davvero la chiave più curiosa per trascinare
i “non addetti ai lavori” verso questa grande vicenda artistica e umana
conosciuta come Country.