30-21

2013: i 50 dischi di RootsHighway
posizioni 20-11


20 Mazzy Star
Seasons of Your Day [Rhymes of an Hour]

"...Uguali a se stessi certo, ma differenti: sono i dettagli a cambiare prospettiva, non il portamento di Hope Sandoval, che canta ancora magnificamente sospesa, pigra e sognante. È semmai Roback a deviare un poco il registro, scoprendo, guarda un po', le radici e la tradizione..."


 



19 Hiss Golden Messenger
Haw [Paradise of Bachelors]

"...quello tenuto in vita dal collettivo musicale guidato da MC Taylor è piuttosto un ecosistema musicale aperto, un organismo vivo le cui parti concorrono in egual misura al proprio sostentamento. Il country, il soul, il gospel, il folk, il blues abitano uno spazio comune con naturalezza, alimentandosi a vicenda..."


 



18David Bowie
The Next Day [RCA]

"...ma soprattutto la capacità di usare un linguaggio rock davvero universale, dove il marchio di fabbrica può piacere o no, ma a sessantasei anni David dimostra di essere l'unica rockstar che ha davvero capito che il futuro è un unico calderone dove le nicchie stilistiche continueranno ad esistere solo in funzione della possibilità di unirsi e mischiarsi tra loro..."


 



17 Black Joe Lewis
Electric Slave [Vagrant]

"...il nuovo corso del musicista texano sposta nettamente il baricentro della band verso un garage rock dinamitardo e fuori controllo, alzando il coefficiente elettrico e sacrificando, almeno in minima parte, la componente black del suono. La sezione fiati rientra subito dalla finestra nei brani successivi, sia detto, spargendo ancora quel sapore di furioso r&b..."


 



16 Amos Lee
Mountain of Sorrow, River of Songs [Blue Note]

"...con il passare degli anni, disco dopo disco (siamo arrivati al quinto, senza contare l'EP As the Crow Flies, del 2012), il cantautore originario di Philadelphia è cresciuto in maniera progressiva, cercando di volta in volta di portare con sé in studio colleghi sempre più interessanti, ma mai scontati..."


 



15Richard Thompson
Electric [Proper]

"... Electric, diciamolo subito, è l'ennesima testimonianza della sua superiorità, sulla media ma anche sull'eccellenza probabilmente, undici brani come al solito impeccabili per costruzione melodica e testi (spesso anche alquanto crudi e diretti come Sally B o ironici come Straight And Narrow)... "


 



14 Califone
Stitches [Dead Oceans]

"...probabilmente non per tutti i palati, senza dubbio non per chi approccia la tradizione da una prospettiva sicura e ortodossa, perché qui entrano in gioco elementi che hanno più a che fare con impressioni, magnetismi, nuance, piccole interferenze, giocando spesso con il linguaggio post rock, con qualche intelligente "sporcatura" della trama ritmica..."


 



13Houndmouth
From the Hills Below the City [Rough Trade]

"...mi verrebbe da pensare che se Robbie Robertson (The Band) fosse passato per lo studio di registrazione dove sono state licenziate queste 12 tracce avrebbe riconosciuto qualcosa di suo, un che di relativo al modo di comporre, più che al modo di scrivere che rimane impareggiabile nel tempo..."


 



12JJ Grey & Mofro
This River [Alligator]

"...si sono presi una bella pausa di tre anni prima di ripartire con un nuovo disco, e la grande vittoria che This River ottiene fin dai primi ascolti è proprio quella di riuscire a confermare come buona una ricetta ormai consolidata, recuperando freschezza e capacità di azzeccare anche grandi brani..."


 



11Iron & Wine
Ghost on Ghost [Warner]

"...con una squadra di musicisti abbondante e partecipe, una serie di imput che allegeriscono e contemporaneamente aprono gli orizzonti del songwriting di Iron & Wine, Ghost on Ghost è un disco dove alcune sofisticazioni soul anni 70, entusiasmanti divagazioni jazzy e un intelligente utilizzo di archi e fiati emergono di traccia in traccia, spargendo umori di abbondante black music..."


 



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