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America
2.0 il libro, i racconti,
le canzoni che lo hanno ispirato
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Fabio
Cerbone America 2.0 Canzoni e racconti di una
grande illusione [Quarup,
2015 - www.quarup.it]
Si
può raccontare un’idea di America partendo dalle suggestioni letterarie che sprigionano
alcune canzoni? E soprattutto lo può fare un autore italiano, dal suo punto di
osservazione, al tempo stesso distante e vicino all’oggetto?
In America
2.0 Fabio Cerbone raccoglie per strada le sue short stories, ispirate dal
suono e dalle parole di composizioni della tradizione folk-rock americana. Cercandole
in quella irripetibile generazione di musicisti, sbocciata a cavallo tra gli anni
Sessanta e Settanta, e influenzata tanto dalla letteratura e dalla poesia dei
Beat quanto dalla rivoluzione elettrica di Bob Dylan e dalle note fuorilegge di
Johnny Cash, l’autore fotografa i margini del cosiddetto “sogno americano”, mostrandone
il tradimento e l’illusione.
Suggestioni musicali (ogni storia è percorsa
da un suono, dal verso di una canzone…), geografiche e letterarie che si intrecciano
negli undici racconti del libro: le storie diventano così un album perfetto, in
equilibrio tra musica e sensibilità narrativa, secondo lo sguardo degli artisti
che hanno firmato i brani originali, da Bruce Springsteen a Tom Waits, passando
per eroi di culto come Townes Van Zandt o John Prine.
Due ideali facciate
che al ritmo delle chitarre sostituiscono quello della pagina scritta.
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Collana:
Le impurità del bianco Pagine: 176 Euro 13.90
Amazon.it
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In tutte le librerie: maggio 2015 - Su tutti principali bookstore digitali,
tra cui:
IBS
- Internet Bookshop
LaFeltrinelli
Libreria
universitaria
| | | |  | | INDICE
America 2.0 - l'elenco dei racconti 11 short stories - 11 canzoni (Tra
parentesi i brani a cui sono ispirati i racconti)
Side One
"Heartland" 1.
Michigan Avenue (Used Cars, Bruce Springsteen) 2. La scheggia
(Sam Stone, John Prine) 3. Nella valle di Tecumseh (Tecumseh
Valley, Townes Van Zandt)
"Down to the Promised Land"
4. Per battere il diavolo (Sunday Morning Comin’ Down/ To Beat
the Devil, Kris Kristofferson) 5. La Cadillac di Elvis (Tennessee
Plates, John Hiatt)
Side Two
"Drive South" 6.
Il ballerino degli Honky Tonk (Mr. Bojangles, Jerry Jeff Walker)
7. Qualcosa di grande (Something Big, Tom Petty)
"Into
the Desert" 8. I pozzi di Monahans (Desperados Waiting for
a Train, Guy Clark) 9. Frequenze cladestine (Fourth of July/
Border Radio, Dave Alvin) 10. Johnny (Where’s Johnny, James
McMurtry)
"Way Out West" 11. Ventinove dollari ($29.00,
Tom Waits) |
| |  | | L'AUTORE
Fabio Cerbone (Lodi, 1975) è innamorato dell’America. Scrive di musica e cultura
degli Stati Uniti per passione e, quando ci riesce, per lavoro. Collaboratore
di svariate fanzine e riviste a livello nazionale, ha ideato nel 2001 il web magazine
RootsHighway – www.rootshighway.it – luogo virtuale in cui si occupa dell’immaginario
del rock e delle sue radici letterarie e sociali. Ha pubblicato, per Selene Edizioni,
i volumi Easy Ryders. Sogni e illusioni Americane (2005) e Fuorilegge
d’America. Hank Williams, Johnny Cash, Steve Earle (2007), galleria di vite
scapestrate di musicisti e banditi. Per Pacini Editore ha firmato il saggio Levelland.
Nella periferia del rock americano (2009), dedicato alla cosiddetta scena
alternative country. Nel 2012, per Bevivino Editore, ha curato Born in the
USA, ironico ritratto pop della vita da presidente di Ronald Reagan.
Lo
sguardo di Cerbone è affettuoso, più vicino a quello di uno scrittore con i suoi
personaggi che a quello del critico musicale […] Una narrazione che sta in bilico
tra la voglia di parlare di musica e la semplice esigenza di raccontare storie
che hanno il profumo di leggenda… Carllo Babando (Mucchio Extra) Canzoni
e vite “perdute” si susseguono nelle parole scritte da Cerbone in una sequenza
filmica che avvince e istruisce… Mauro Zambellini (Buscadero) |
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info@rootshighway.it
<Credits> |