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Lazy Lester
All Over You
[Antone's Records/ New West 2023]

Sulla rete: antonesrecordshop.com

File Under: unsung blues legends


di Pie Cantoni (13/12/2023)

Le storie blues migliori sono incroci di romanzi gialli, di avventura, d’amore e chi più ne ha più ne metta. Personaggi che girano l’America del sud cantando la "musica del Diavolo", fra alcol, donne, risse e gioco d’azzardo, sempre con un piede pronto a saltare sul primo treno di passaggio. Poi di solito l’illuminazione e la redenzione arrivano sotto forma di donna o di religione (in alcuni casi entrambe), mischiando le due cose che più attirano indistintamente tanto il rude mezzadro delle piatte campagne americane quanto il bluesman malandrino in completo gessato e Fedora: una ovviamente è chiaro cosa sia, l’altra è il vangelo.

E da lì poi parte una tranquilla vita come pastore battista o come carpentiere, ma il fuoco interiore che mai si è addormentato arde fino a tornare a divampare e allora, l’attempato bluesman di turno molla tutto e torna a suonare la suddetta musica del Diavolo scontrandosi con la Betty Lou o la Caletta che si è sposato o andando avanti a suonare la musica demoniaca ad insaputa della consorte per evitare insomma che si rompa l’armonia sotto il tetto coniugale. Generalizzazione? Forse, però dite voi se in un modo o nell’altro questa storia non si possa attribuire a turno ai vari Son House, Robert Johnson, Reverend Gary Davis e molti altri. È la bellezza del blues, non solo una vita in musica, ma anche una vita da romanzo, e pure una colonna sonora di tutto rispetto. E come i romanzi, alcuni per assoluta casualità, diventano incredibilmente famosi, altri, non necessariamente meno belli, spariscono nel nulla salvo poi venire ripescati decenni dopo.

Lazy Lester
, al secolo Leslie Johnson, è un bluesman nato nel caldo afoso del sud, fra Louisiana e Mississippi. Negli anni Cinquanta incontrò Lightnin' Slim su un autobus e divenne presto suo amico, nonché armonicista di fiducia. Registrò diversi dischi e singoli per la Excello fino a scomparire come tagliaboschi a Chicago e poi stabilirsi a Pontiace, nel Michigan, dove sposò la sorella di Slim Harpo e abbandonò la musica per oltre vent’anni. Verso la fine degli anni Ottanta però la chiamata del blues si fece sentire e quindi Lazy Lester riprese in mano la fidata armonica e ricominciò a suonare e a registrare la sua musica, un mix tra swamp blues, primissimo rock'n'roll, rhytm n’ blues e country per la Alligator.

L’occasione di raccontare la sua storia ci viene data dalla ristampa (in vinile e digitale), per il venticinquesimo anniversario, delle session che tenne per l'etichetta texana, legata all'omonimo club di Austin, della Antone’s nel 1998. Per l'occasione Lazy Lester rispolverò la maggior parte dei suoi singoli di successo registrati negli anni ‘50 e ‘60 : Nothing But The Devil e My Home Is A Prison sono i brani più vicini alla tradizione del Delta, ma poi ci sono episodi ballabili e rockeggianti come I’m A Lover Not A Fighter, I Made Up My Mind e anche I Need Money, o votati al country come Tell Me Pretty Baby e Irene. Un disco che sicuramente farà piacere agli appassionati di genere che non si sentono a casa quando il blues è suonato da ragazzotti bianchi che sembrano aver confuso per blues quello che Steve Vai suonava nel famoso “duello” di chitarra di Mississippi Adventure.

Tra l’altro il padre del nostro Lazy Lester/Leslie Johnson si chiamava Robert... Ovviamente non “quel” Robert Johnson, ma viene facile pensare che la strada per il piccolo Leslie fosse segnata sin dall’inizio.