50-41

2014: i 50 dischi dell'anno di RootsHighway
Bubbling Under : 40-31



40 Parker Millsap
Parker Millsap

[Okrahoma]

"...il piccolo combo alle spalle lavora di sottrazione, non spreca note e si attiene alla sostanza roots del repertorio, ma sa dove aggiungere i colori giusti: questa non è affatto pochezza di idee, semmai intelligenza nel guardare al cuore delle canzoni..."


 




39

Cheap Wine
Beggar Town

[Cheap Wine]


"...come capita raramente nei dischi contemporanei, Beggar Town è da assaporare lentamente e con cura, perché è stato costruito in questo modo e merita questo tipo di attenzione. La prima parte del disco si basa su toni crepuscolari e su ritmi mediamente lenti, quasi a rimarcare questa situazione tragica.... "


 




38 Wilko Johnson & Roger Daltrey
Going Back Home

[Chess]

"...è un progetto che nasce chiaramente con gli intenti di un ultimo, appassionato amarcord, evocando la Londra del "maximum r&b" in cui si è forgiato il British blues e l'invasione dei primi Who e naturalmente da cui hanno attinto i Dr. Feelgood..."


 




37 Cory Branan
The No-Hit Wonder

[Bloodshot]

"...non ha mai suonato e composto in modo così sferzante e diretto, un american rock'n'roll effervescente e speziato di radici country il suo, che viaggia tra Memphis e Nashville, tenendosi bene alla larga dai manierismi di sorta e badando all'immediatezza delle canzoni..."



 




36Mandolin' Brothers
Far Out

[Ultrasound]

"...ci è voluto anche il contributo di Jono Manson, produttore guida e musicista aggiunto in Far Out, con tutta la sua sensibilità da scafato rocker, per esprimere questo salto di qualità nei suoni, ma in fondo tutte le carte vincenti i Mandolin' brothers le avevano già in mano da una vita:..."


 




35Reigning Sound
Shattered

[Merge]

"...È il disco più "classico" e immediato della loro produzione, convincente tanto quanto il citato Time Bomb High School, ma con una patina vintage ancora più accentuata, che farà felici i "nostalgici" e gli estimatori di un rock'n'roll che non perde la sua vena romantica..."


 




34Woods
With Light and With Love

[Dixie Frog]

"...il suono è rotondo, dettagliato, la fanciullesca voce di Jeremy Earl più calda del solito. Per qualcuno sarà forse un annacquamento dell'originaria natura lo-fi della band, per noi è l'occasione di segnalarvi una band all'apice delle proprie potenzialità creative...."


 




33Curtis Harding
Soul Power

[Burger Records]

"...uno dei più interessanti debutti in tema di riscoperta soul, accostabile però al versante più rock ed elettrico del genere (per intenderci lo stesso che ci ha regalato il canto sguaiato di Black Joe Lewis) e assai meno al semplice tributo stilistico di alcune proposte retrò..."


 




32Handsome Jack
Do What Comes Naturally

[Alive]

"...i dieci episodi sono insozzati di fango e radici, portano il segno della migliore tradizione garage sudista di questi anni (ci piazziamo dalle parti dei primi Black Keys, di Lee Bains e altri rinnegati della confederazione) e filano dritti tra valvole roventi e chitarre grezze come lo stile richiede..."


 




31David Crosby
Croz

[Blue Castle/ Warner]

"...lo sguardo di David Crosby non è rivolto al pubblico (come invece lo era quello di Oh Yes, I Can del 1989), ma continua a guardare oltre, in un altrove dove si trova quella terra promessa tanto sognata nei suoi anni giovanili..."


 

 

 


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