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2014:
i 50 dischi dell'anno di RootsHighway | |
Right
Stuff : 30-21
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"...sembrerà persino un disco più "facile" Way Out Weather, più immediato, per quanto possa esserlo la voce imbambolata e il canto dimesso del protagonista, eppure contiene una musica sfuggente e bellissima, che porta le radici della folk music americana nella direzione inesplorata dei territori dell'anima... " | ![]() | ![]() | ||||
"...album che amplifica tutte le caratteristiche di questi musicisti: ballate elettriche livide, sature di suoni rock urbani, un forte sentore di "backstreets" spingsteeniane e ancor di più della disordinata, sincera attitudine di gente come Bob Mould e Paul Westerberg, figura quest'ultima che pare furoreggiare in lungo e in largo su queste incisioni..." | ![]() | ![]() | ||||
"...è senza dubbio un disco più "solare", per quanto possa esserlo il vocione nero di Sean Rowe, il quale dice di essersi in parte lasciato influenzare dal blues di John Lee Hooker e dal soul di Ray Charles e Otis Redding, da un'idea di musica semplice e cruda..." | ![]() | ![]() | ||||
"...ha realizzato un ciclo di canzoni dal fascino sottile ed etereo, che entrano in circolo come una tenue brezza. È un Beck confessionale e a cuore aperto quello che si presenta a noi in queste tracce, fra sospiri e languori mattutini appunto, introdotti e inframmezzati dalle magniloquenti orchestrazioni..." | ![]() | ![]() | ||||
"...si pone come terzo tardivo capitolo di una ideale trilogia iniziata nel 2008 con lo straordinario Lie Down in The Light, e proseguita con l'altrettanto riuscito Beware. Un trittico di album in cui Oldham ha adattato il proprio songwriting ad un sound da outlaw di Nashville da metà anni settanta..." | ![]() | ![]() | ||||
"...Clover Lane gioca in un'altra categoria, è il disco del salto di qualità, uno dei migliori esordi in campo Americana del 2014 e una bella scommessa per il futuro, se Jonah saprà mantenere il suo carattere vagabondo e schietto..." | ![]() | ![]() | ||||
"...ogni singola composizione suona come un dialogo interiore in grado di far riflettere e meditare l'ascoltatore prendendolo lentamente per mano e accompagnandolo tra le note speziate delle sue fragili ballate, sempre soffuse e intime..." | ![]() | ![]() | ||||
"...un album che imprime alla sua musica una sterzata a livello sonoro e anche tematico, pur senza rinnegare il percorso artistico maturato fino ad oggi. Se un cambiamento doveva esserci, naturale dopo anni di assenza, allora l'impronta che Massimiliano Larocca ha cercato in questo pugno di canzoni è da assecondare.... " | ![]() | ![]() | ||||
"...la grande consapevolezza di una lunga strada da fare però vi si para ancora dinnanzi, la comunanza di intenti un'altra volta "musicata" in questo nuovo album, dove il chitarrista afroamericano è in buona compagnia, probabilmente per il disco più "nero" che abbia mai fatto..." | ![]() | ![]() | ||||
"...trova oggi, nel nuovo Beauty & Ruin, "bellezza e rovina", efficacia e compiutezza inedite, perché ora come ora, diventato il suono di Mould, con le sue ballate marziali e i suoi r'n'r martellanti, un canone autonomo, la sua musica è libera di prevalere sopra se stessa, di sovrapporre attualità e ricordi..." | ![]() | ![]() | ||||
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