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2014:
i 50 dischi dell'anno di RootsHighway | |
Runners:
20-11
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"...Night Surfer prende la cacofonia incessante della nostra contemporaneità per rovesciarla in un espediente espressivo, infiocchetta i brani di dettagli per trovare uno stile inconfondibile e riesce nella non facile impresa di dominarlo invece di esserne dominato..." | ![]() | ![]() | ||||
"...svela ancora di più il suo bagno purificatore nel soul d'annata, raggiungendo una perfezione invidiabile grazie al nuovo Indian Ocean. Disco che si merita tutte le attenzioni possibili, perché riesce nella non facile operazione di far collimare fra loro sensibilità e stili differenti, suonando classico..." | ![]() | ![]() | ||||
"...sono riflessioni dure, heartbreaking songs che scorrono in colori seppiati e intimi, meditazioni sull'amore e la mortalità. Tutto ciò aumenta il ruolo in chiave Americana dell'artista, che potremmo davvero affiancare, per stile interpretativo e ricchezza di sentimento, ad una collega quale Mary Gauthier..." | ![]() | ![]() | ||||
"...come fosse accodato ad una delle più peculiari carratteristiche nazionali, la sua musica sembra l'anello di congiunzione tra l'alternative country del 2014 e le confessioni del Neil Young di Harvest, o meglio ancora di caratteri timidi, introversi e troppo spesso trascurati come Jesse Winchester e David Blue..." | ![]() | ![]() | ||||
"...Heigh Ho potrebbe essere il disco della consacrazione, anche se è talmente coraggioso e bello, tutto incentrato sulla ricerca del suono e degli arrangiamenti, da risultare merce rara e assai lontana da ambizioni da prima donna..." | ![]() | ![]() | ||||
"... possiamo aggiungere definitivamente anche il nome di Simpson alla grande tavola di questi novelli "fuorilegge". La voce di questo autore del Kentucky, trasferitosi nella capitale della country music, continua a ricordare paurosamente lo spirito di Waylon Jennings, sua vera, direi quasi esclusiva musa..." | ![]() | ![]() | ||||
"...i sette anni intercorsi dal precedente disco non hanno tolto entusiasmo all'artista: Shine For All The People è un album pieno di gioia e vitalità, inciso a Nashville con musicisti di statura notevole tra i quali Kenny Vaughan e Doug Lancio alle chitarre... " | ![]() | ![]() | ||||
"...Wine Dark Sea incarna alla perfezione questa svolta programmatica: non immediatamente accessibile, stratificato, ipnotico, è uno di quei dischi che chiede tempo ma lo ripaga tutto e con gli interessi..." | ![]() | ![]() | ||||
"...un ambiente sonoro dove chitarre, qualche violino, ritagli di fiati e timidi filamenti d'organo assolvono soprattutto al compito di non distrarre l'ascoltatore dal principale strumento qui impiegato, ossia la voce del titolare,..." | ![]() | ![]() | ||||
"...colpisce la biografia di Christopher Denny, anche nei suoi più scontati luoghi comuni, è un'introduzione perfetta alla sua musica, alle sue teatrali e romantiche ballate imbevute di profumi gospel e fragranze country soul, ma mai banalmente assopite su quello stile tradizionalista..." | ![]() | ![]() | ||||
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