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RootsHighway
2021 revisited
di Fabio Cerbone
Doveva e poteva essere
l'anno del ritorno alla "normalità",
lo è stato forse parzialmente, ma con incognite
sul futuro niente affatto risolte, prime fra tutte
quelle ridotte condizioni di condivisione della
musica (concerti, festival, incontri) che restano
il motore per far muovere un'intera comunità,
artisti e appassionati uniti, seppure su due sponde
diverse. Qualcosa si è riattivato, molto
c'è ancora da fare, risposte e soluzioni
rimangono aperte. Di un dato, più strettamente
musicale, siamo abbastanza certi: mentre il 2020
ha ricevuto l'ondata della piena e ha dovuto arginare
come ha potuto, con dischi e produzioni che spesso
erano già stati messi in cantiere prima della
pandemia, il 2021 è nato e si è svuluppato
dentro il "problema", con una innegabile
influenza di quanto vissuto sulla stessa concezione
artistica di molti album e canzoni. Questi ultimi
hanno raccolto la sfida in diversi modi: raccontandola
in prima persona senza timori, esorcizzando quanto
accaduto con nuovi stimoli, persino accantonando
del tutto il fatto e cercando rifugio in storie
e valori universali.
Il variegato mondo dei singer-songwriter che più
ci interessa, così come quello delle poche
resistenti rock'n'roll band in circolazione, è
forse quello che più di altri non ha dovuto
sottostare alle regole del "qui e ora",
dell'essere immersi nel presente della popular music
a tutti i costi, cogliendone per forza la cronaca
e ciò che si definirebbe lo spirito.
La musica che gira intorno a RootsHighway, dovreste
saperlo ormai, ha un carattere che può permettersi
di stare un passo fuori del tempo, ma mai avulsa
dalla realtà, classica e tradizionale, ma
anche consapevole della modernità in cui
agisce. Così, i racconti in musica di questo
2021 che più ci hanno colpito hanno alternato
introspezione e gioia, ricerca delle solide fondamenta
da cui si è partiti (magari passando anche
attraverso riletture e tributi) e slanci verso una
rinascenza, personale e di comunità. Ci sono
piaciuti perché ancora una volta ci hanno
offerto un po' di sicurezza, forse addirittura un
briciolo di consolazione di fronte a quello che
ci ha investito e che non sappiamo bene cosa ci
riserverà a breve, eppure mai trasformandosi
in semplice nostalgia. Hanno soprattutto raccontato
(e cantato) storie, quelle che restano, anche quando
la tempesta è passata.
Quest'anno più di altri ci è sembrato
dunque superfluo ordinare a ogni costo, passando
di posizione in posizione, e semmai cogliere la
visione d'insieme, pur nelle diversità delle
proposte e degli stili: ecco quindi un podio vero
e proprio, soltanto con i primi tre classificati,
quelli che si sono distinti nel rush finale, mentre
a seguire un semplice elenco in ordine alfabetico
dei 30 dischi selezionati dalla redazione di Rootshighway
per ricordare il 2021.
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30
dischi per il 2021 |
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Hanno
contribuito:
Davide Albini, Giovanni Andreolli, Antonio Avalle,
Paolo Baiotti, Gianfranco Callieri, Pie Cantoni,
Fabio Cerbone; Gianni Del Savio; Marco Denti, Matteo
Fratti, Nicola Gervasini, Roberto Giuli, Domenico
Grio, Marco Restelli, Donata Ricci, Yuri Susanna,
Silvio Vinci, Luca Volpe. |
30-04
[in
ordine alfabetico] |
Riepilogo
- Best albums
2021
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Podio
2021
1. James McMurtry – The Horses And The Hounds
2. Felice Brothers - From Dreams To Dust
3. Chris Eckman - When The Spirits Rests
Top 30 (in ordine alfabetico)
Ryan Adams - Wednesdays
Eric Bibb - Dear America
Cedric Burnside – I Be Trying
Margo Cilker – Pohorylle
Cool Ghouls – At George’s Zoo
Rodney Crowell – Triage
Eddie 9V - Little Black Flies
Robert Finley - Sharecropper’s Son
Gov't Mule - Heavy Load Blues
Handsome Jack – Get Humble
Corey Harris - The Insurrection Blues
Hiss Golden Messenger - Quietly Blowing It
The Hold Steady - Open Door Policy
Le Ren - Leftovers
Mdou Moctar - Afrique Victime
John R. Miller – Depreciated
The Mountain Goats - Dark In Here
Israel Nash - Topaz
Anders Osborne - Orpheus And The Mermaids
Allison Russell – Outside Child
Rose City Band - Earth Trip
Son Volt - Electro Melodier
Amy Speace – There Used To Be Horses Here
Matt Sweeney & Bonnie Prince Billy - Superwolves
James Yorkston & The Second Hand Orchestra
– The Wide Wide River
The War on Drugs - I Dont Live Here Anymore
William The Conqueror – Maverick Thinker
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Menzioni
d'onore [categorie] |
Classifica
Lettori
La
classifica 2021 dei lettori di RootsHighway |
Dopo una breve pausa,
tornano ad allinearsi le stelle qui a RootsHighway:
come da lunga tradizione e rare eccezioni che
si sono verificate nel tempo (l'ultima proprio
la passata stagione), il vostro disco dell'anno
coincide con le scelte della redazione. Certo
non può che far piacere ritrovare sensazioni
comuni, dischi a artisti che ci legano come comunità,
in un periodo storico nel quale anche la musica
sembra invece disperdersi in tante nicchie e individualità.
James
McMurtry, certo un nome importante per chi frequenta
la canzone roots d'autore americana, ma da sempre
anche uno di quegli outsider fuori dai grandi
giochi, si guadagna così l'ambita "statuetta"
del 2021, e con un margine che non lascia spazio
a dubbi.
Liberi poi di cambiare l'ordine dei fattori, e
così nelle tante coincidenze tra i vostri
e i nostri gusti, sembra che il 2021 dei lettori
di RootsHighway abbia parlato una lingua aggrappata
alle lontane fondamenta blues, magari riviste
con gli occhi (e i suoni) della storia del rock
più classico: si sono fatti valere dunque
gli omaggi dei Gov't Mule e dei Black Keys, e
in fondo anche i Los Lobos provengono da quel
terreno. Dischi tributo, forse segno di anno "sospeso",
per tante ragioni che conosciamo, un momento di
passaggio, in cui avete cercato qualche certezza
in più nel mondo già conosciuto.
Ma ci sono anche War on Drugs e Felice Brothers,
Blackberry Smoke e Son Volt, da sensibilità
e orizzonti diversi, a raccontarci di una tradizione
che si rinnova, nonché le presenze sempre
abbondanti di quei songwriter (manca però
una maggiore attenzione per il lato femminile,
ci permettiamo di far notare) che ci raccontano
il mondo attraverso le loro canzoni, dalla sorpresa
Israel Nash alla certezza Ryan Adams. Il resto
è elencato qui di seguito. Grazie a tutti
per la partecipazione.
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BooksHighway
(selezione a cura di Marco Denti, Donata Ricci
e Fabio Cerbone)
- 15 libri per il 2021 -
Mente ci avviamo al sensibile traguardo della
puntata numero 250, che neanche nella più avventata
delle ipotesi pensavamo di raggiungere, con BooksHighway
continuiamo, dentro e in parallelo a RootsHighway,
il lavoro di ricerca e scandaglio nella letteratura
(americana) che ci pare scelga percorsi insoliti,
ricchi di contrasti e di sfumature diverse. La
rubrica ha cambiato formato, passando dalle semplici
recensioni agli speciali con interviste, commenti
e colonne sonore (nonché l’estensione radiofonica,
grazie ad ADMR rock web radio), che offrono la
possibilità di approfondire in modo più variegato
la conoscenza di un libro o di uno scrittore.
La playlist di quest’anno valga proprio come rappresentazione
delle attitudini di BooksHighway più che come
classificazione: qualche riscoperta del passato,
molte novità, alcuni autori che seguiamo da tempo
e che sono diventati dei punti di riferimento.
Abbiamo in cantiere idee e progetti per arrivare
alla fatidica cifra tonda, ma intanto, oltre ai
libri del 2021, vi anticipiamo uno dei primi a
cui dedicheremo le nostre attenzioni quest’anno:
Deep River di Karl Marlantes, un monumentale
romanzo che è RootsHighway/BooksHighway al 100%,
musica compresa.
(Marco Denti)
Steven
Blush -
New York Rock [Goodfellas]
Harlan
Ellison
- Visioni [Mondadori]
James
Elroy -
Panico [Einaudi]
Jordan
Farmer -
Un diluvio di veleno [Jimenez]
Amity
Gaige -
La sposa del mare [NNe]
William
Kennedy - L'ultima
scommessa di Billy Phelan [minimumfax]
Ken
Kesey - A volte
una bella pensata [Black
Coffee]
Colum
McCann -
Apeirogon [Feltrinelli]
Brian
Panowich -
Hard Cash Valley [NNe]
Jennifer
Pashley -
Gli osservati [Carbonio]
Ron
Rash - Un piede
in paradiso [La
nuova frontiera]
Sarah
Smarsh -
Heartland [Black
Coffee]
Willy
Vlautin -
La notte arriva sempre [Jimenez]
Don
Winslow
- Ultima notte
a Manhattan [Einaudi]
Mauro
Zambellini -
Allman Brothers Band. I ribelli del southern rock
[Shake edizioni]
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2021,
in loving memory
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Charlie Watts; Michael
Chapman; Chuck E. Weiss; Nanci Griffith; Lee "Scratch"
Perry; George "Commander Cody" Frayne; Michael
Nesmith; Paddy Moloney (The Chieftains);
Don Everly (The Everly Brothers); Tom T.
Hall; Stonewall Jackson; Dusty Hill (ZZ Top);
Chick Corea; Franco Battiato; Franco Cerri; Phil
Spector; Elliot Mazer; Margo Guryan; Curtis Fuller
(The Jazz Messengers); Rusty Young (Poco);
Tom Stevens (The Long Ryders); Sylvain
Sylvain (New York Dolls); Gene Taylor (The
Blasters, The Fabulous Thunderbirds);
Gerry Marsden (Gerry and the Pacemakers);
Robbie Shakespeare; Pee Wee Ellis; Chris Barber;
Lloyd
Price; Ray
Campi; Dan Sartain; Anita Lane; Don Heffington
(Lone Justice); Jason Cope (The Steel
Woods)......
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