:: Categorie 2016
 


Classifica Lettori
La classifica 2016 dei lettori di RootsHighway
ArtistaPunti
Rolling Stones
Blue And Lonesone
421
Drive by Truckers
American Band
391.5
Lucinda Williams
The Ghosts Of Highway 20
333
David Bowie
Black Star
291
Leonard Cohen
You Want it Darker
280
Nick Cave & The Bad Seeds
Skeleton Tree
259.5
Michael Kiwanuka
Love & Hate
250
Sturgill Simpson
A Sailor’s Guide To Earth
228
Tedechi Trucks Band
Let Me Get By
218
Richmond Fontaine
You Can't Go Back If There's Nothing To Go Back To
214
11. Grant Lee Philips
The Narrows
205
12. Alejandro Escovedo
Burn Something Beatiful
199
13. Bill Bragg & Joe Henry
Shine a Light: Field Recordings from the Great American Railroad
184.5
14. Ryley Walker
Golden Sings That Have Been Sung
184
15. Van Morrison
Keep Me Singing
181
16. Bob Weir
Blue Mountain
172
17. Peter Wolf
A Cure for Loneliness
161.5
18. Parker Millsap
The Very Last Day
160
19. P.J. Harvey
The Hope Six Demolition Project
159.5
20. Mudcrutch
Mudcrutch 2
149
Seguono: Iggy Pop - Post Pop Depression; Ben Watt - Fever Dream; Ian Hunter - Fingers Crossed; Marcus King Band - Marcus King Band; Record Company- Give it Back to You; Car Seat Headrest - Teens of Denial; Michael Mcdermott - Willow Springs; Okkervil River - Away; Carrie Rodriguez - Lola; Hiss Golden Messenger - Heart Like A Levee; David Crosby – Lighthouse; Steve Gunn - Eyes on the Lines; Karl Blau - Introducing Karl Blau; Radiohead - A Moon Shaped Pool...



BooksHighway
10 LIBRI per il 2016
(dal blog di BooksHighway, a cura di Marco Denti)

Don DeLillo
Zero K [Einaudi]
---------------------------------
Brian Turner
La mia vita è un paese straniero
[NN Editore]

---------------------------------
Sam Shepard
Diario di lavorazione [Playground]
---------------------------------
Ta-Nehisi Coates
Tra me e il mondo [Codice Edizioni]
---------------------------------
Richard Price
Balene bianche [Neri Pozza]
---------------------------------
Patti Smith
M Train [Bompiani]
---------------------------------
Ryan Gattis
Giorni di fuoco [Guanda]
---------------------------------
Jenny Offill
Le cose che restano [NN Editore]
---------------------------------
Denis Johnson
Mostri che ridono [Einaudi]
---------------------------------
Chris Salewicz
Redemption Song. La ballata di Joe Strummer [Shake Edizioni]





Americana & songwriters
10 dischi da ricordare (a cura della redazione)

Carrie Rodriguez
Lola [Appaloosa]
---------------------------------

Micheal McDermott
Willow Spring [Appaloosa]
---------------------------------
Anna Elizabeth Laube
Tree [Ahh...Pockets!]
---------------------------------
Sadler Vaden
Sadler Vaden [Shrimp Records]
---------------------------------
Carter Sampson
Wilder Side [CRS]
---------------------------------
Margo Price
Midwest Farmer's Daughter [Third Man records]
---------------------------------
Ben Glover
The Emigrant [Appaloosa]
---------------------------------
Dan Stuart
Marlowe's Revenge [Cadiz]
---------------------------------
Chris Stalcup & The Grange
Downhearted Fools [Dirtleg]
---------------------------------
Brent Cobb
Shine On Rainy Day [New Elektra]




Indie rock, pop & folk
10 dischi da ricordare (a cura della redazione)

Teenage Fanclub
Here [PeMa]
---------------------------------

Nada Surf
You Know Who You Are [Barsuk]
---------------------------------
Case/Lang/Verirs
Case/Lang/Veirs [Anti]
---------------------------------
Okkervil River
Away [ATO]
---------------------------------
Angel Olsen
My Woman [Jagjaguwar]
---------------------------------
Cool Ghouls
Animal Races [Melodic/ Empty Cellar]
---------------------------------
Nap Eyes
Thought Rock Fish Scale [Paradise of Bachelors]
---------------------------------
Damien Jurado
Visions of Us on the Land [Secrety Canadian]
---------------------------------
Pinegrove
Cardinal [Run for Cover]
---------------------------------
Whitney
Light Upon the Lake [Secretly Canadian]




Blues, soul, r&b
10 dischi da ricordare (a cura della redazione)

Luther Dickinson
Blues & Ballads, A Folksinger's Songbook Vol.I & II [New West]
---------------------------------

Ben Harper & The Innocent Criminals
Call It What It Is [Stax/ Caroline]
---------------------------------
Paul Reddick
Ride the One [Stony Plain]
---------------------------------
Moreland & Arbuckle
Promised Land or Bust [Alligator]
---------------------------------
Simo
Let Love Show the Way [Mascot]
---------------------------------
Eli Paperboy Reed
My Way Home [Yep Roc]
---------------------------------
Ronnie Earl and The Broadcasters, Maxwell Street [Stony Plain]
---------------------------------
Layla McCalla
A Day for the Hunter, A Day for the Pray [Jazz Village]
---------------------------------
The Record Company
Give It Back to You
[Concord]
---------------------------------
Lee Fields & The Expression
Special Night [Big Crown]

 



Made in Italy
5 dischi da ricordare (a cura della redazione)

Luca Milani & The Glorious Homeless
Fireworks for the Lonely Hearts [Hellm]
---------------------------------

Daniele Tenca
Love is the Only Law [Route 61]
---------------------------------
Francesco Piu
Peace & Groove [Appaloosa]
---------------------------------
Jimmy Ragazzon
SongBag [Ultra Sound]
---------------------------------
Cesare Carugi
Crooner Freak [MRM]





Tributi, autori vari
(a cura della redazione)

Autori Vari
God Don't Never Change [Alligator]
---------------------------------
Billy Bragg & Joe Henry
Shine a Light: Field Recordings from the Great American Railroad [Cooking Vinyl]
---------------------------------
Lowlands & Friends, Play Townes Van Zandt's Last Set [Route 61]




La playlist 2016 di Rh




2016, in loving memory

David Bowie;  Leonard Cohen;  Prince; Merle Haggard;  Guy Clark;  Steve Young; Leon Russell;  Sharon Jones;  Glenn Frey; Paul Kantner;  Greg Lake;  Alan Vega;  Otis Clay;  George Michael;  Sandy Pearlman; George Martin;  Mose Allison;  Gato Barbieri;  Scotty Moore;  Lonnie Mack;  Bobby Hutcherson ...



 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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RootsHighway 2016 revisited

di Fabio Cerbone

È quasi un ricatto morale - persino scontato, nel rimbalzo superficiale offerto dai mezzi di informazione - partire dall'elenco delle scomparse che hanno afflitto l'anno musicale appena trascorso. Un senso di morte e sconfitta che sembra trascinare verso una perenne nostalgia tutto il mondo del rock'n'roll, l'idea insomma che stia finendo un'epoca e che si debba restare attaccati ai suoi simulacri, quando in realtà, con un briciolo di cinismo, si dovrebbe soltanto constatare il passaggio del tempo e dei suoi protagonisti. Dopo la generazione dei pionieri, ora tocca a chi ha trasformato questo linguaggio con una serie di codici di riconoscimento, elevandolo a fatto culturale: codici che sono musicali, di stile, immagine e segno (e il Nobel a Dylan non può che risultarne l'atto di benedizione).

Questo luogo virtuale chiamato RootsHighway è nato fin dal principio con l'onesta intenzione di guardare al nuovo e contemporaneamente a chi porta la fiaccola della tradizione, altrimenti non avremmo proseguito nella nostra ricerca. Osservando questa musica come un unico grande fiume che scorre dal passato al presente, possiamo dunque alleviare il dolore e il rimpianto di quegli artisti - Bowie e Cohen in prima linea, certo, ma anche Guy Clark o Merle Haggard, che su queste pagine acquistano un valore aggiunto - che ci hanno abbandonato.

Nel sottotitolo portiamo scritto "rock'n'roll and other stories" e quelle storie non sono altro che le fondamenta, le radici dell'albero. Frequentiamo da sempre blues, folk e country, generi "primitivi" che hanno lambito quello stesso terreno di morte e perdita, e ne hanno spesso affrontato i misteri. Non ci spaventiamo perciò dei fantasmi, li abbiamo accanto ovunque: quelli di Robert Johnson e Hank Williams, di Elvis, Bill Monroe, Johnny Cash, Muddy Waters e chissà quanti altri padrini. Il rock'n'roll si fa allora tradizione come è accaduto ad altri prima di lui: non sarà più forse la musica dell'eterna giovinezza e della ribellione, non è già più il centro del discorso musicale e men che meno del mondo pop, eppure è qualcosa che possiede una memoria. Non è poco.

Il 2016 di RootsHighway e dei suoi lettori non è quindi una fredda lista di ricordi e di stelle cadute (li elenchiamo, parzialmente, qui di seguito), semmai una materia ancora viva fatta di dischi (o dovremmo addirittura dire di vinili?) che ci hanno accompagnato negli ultimi dodici mesi. Con una frammentazione dagli effetti curiosi, va detto: senza un dominatore assoluto a sbaragliare il campo, tutto è stato più imprevedibile per la nostra stessa redazione (mentre, fra voi lettori, il richiamo di un comeback in grande stile quale quello dei Rolling Stones ha sbaragliato la concorrenza), ci sembra mediando con efficacia fra un podio di promesse e talenti ormai sbocciati da una parte, e una rincorsa appannaggio di solide certezze del mondo della canzone rock d'autore dall'altra.

Trenta dischi selezionati (più le immancabili nomination di categoria che trovate qui a fianco, per avere il quadro più esaustivo possibile), un numero che ci appare misurato e razionale, su un totale approssimativo di quattrocento recensioni pubblicate. Qualche linea generale può essere tracciata: mentre l'attrazione di alcuni dischi con al centro il tema della perdita e della morte è stata fatale, l'Americana più interessante e il grande calderone dell'indie rock, qualsiasi cosa voglia ormai indicare, si incontrano a metà strada e diventano maturi e consapevoli, così come il nuovo linguaggio folk e country sembra dare il meglio di sé quando spariglia le carte e lascia a briglia sciolta l'improvvisazione, fra tocchi di aggiornata psichedelia che si manifestano anche sui sentieri del soul.



  30 dischi per il 2016 [le scelte della redazione]

Le regole: da 5 a 10 dischi a testa per collaboratore in ordine di preferenza; solo dischi recensiti nell'arco del 2016 sul sito (abbiamo i nostri limiti, lo sappiamo, qualcosa ci sfugge sempre. Perdonateci) entrano a far parte della lista finale; si è tenuto conto anche di quelli che sono stati i "dischi del mese" e le "prime scelte" di RH - >> I voti dei singoli redattori



Bubbling under [30 - 21]


30. Lydia Loveless - Real  (Bloodshot)
college rock, pop rock

"...dunque Real banale fotocopia delle creazioni precedenti? Niente affatto: laddove c’era rabbia ora c’è disincanto, laddove c’era veemenza ora c’è controllo, laddove c’era una rockeuse che sbatte le ali ora c’è una cantautrice matura e perfettamente calibrata..."


29. Tom Brosseau - North Dakota Impressions  (Crossbill)

folksingers & troubadours

"...i ventotto minuti di questo disco spiccano per compattezza e slanci geniali. Brosseau, cantautore con voce d'angelo che non teme confronti con i Buckley o con Orbison, ha coniato uno stile che appare etereo rimanendo concreto, e si è proiettato in quell'empireo senza tempo della storia musicale in cui stanno i classici, ma non è atemporale perchè le sue canzoni sono adatte ad ogni tempo..."


28. Bob Mould - Patch the Sky  (Merge)
truth & noise

"...dalla rinascita artistica e commerciale di Silver Age sono passati quattro anni e siamo ora al terzo capitolo di quella che potremmo considerare una "trilogia della maturità". Da una stazione all'altra il paesaggio muta poco, la band è affiatata e picchia duro, la formula non varia. Patch the Sky dei tre dischi è forse quello che più apertamente riallaccia il discorso interrotto con la fine dell'avventura Sugar..."


27. The Marcus King Band - The Marcus King Band (Concord)
southern soul rock

"...un mondo sudista che vive sulla strada e dalle pulsioni ritmiche, dal calore di certa southreh music trae linfa vitale. Nel caso della Marcus King band c'è una piccola e agguerrita sezione fiati nelle mani di Dean Mitchell (sax) e Justin Johnson (tromba e trombone) a infondere una costante corazza r&b ai brani..."


26. The Stray Birds - Magic Fire  (Yep Roc)
americana, roots

"...eppure l'energia e le melodie brillanti contenute in Magic Fire, secondo lavoro in casa Yep Roc, sono un punto di arrivo per Maya de Vitry, Oliver Craven e Charlie Muench, i tre "collegiali" che, partiti dal classico gesto dei busker, suonando agli angoli delle vie di Lancaster, sono approdati alla maturità di un disco per la prima volta prodotto da un collaboratore esterno..."


25. Karl Blau - Introducing Karl Blau  (Bella Union)
country crooner

"...fra arrangiamenti country lussuriosi che ricordano l'operazione di Bonnie Prince Billy di qualche anno fa a Nashville, Introducing Karl Blau è un affettato ciclo di ballate che alla rustica scorza country di partenza aggiunge un drappo di chitarre, pianoforti, organi e tenui languori per archi che raggiungono vette di sentimentalismo in Fallin' Rain e Let the World Go By..."


24. Marlon Williams - Marlon Williams  (Dead Oceans)
folk rock drama

"...le ballate di Williams possiedono tutto il dramma e la tensione dei grandi spazi della musica americana, chiaro punto di riferimento nel suo background artistico: le radici scure delle murder ballads, il folk più austero, ma anche la religiosità del gospel e il country fuorilegge, unendo Johnny Cash con Elvis, Nick Cave con Roy Orbison..."


23. Kevin Morby - Singing Saw  (Dead Oceans)
indie americana

"...Morby sembra avere assorbito i differenti stimoli delle città in cui ha vissuto, spostandosi da New York a Los Angeles in pochi anni e conservando al tempo stesso le sue origini da profonda America (nato in Texas, cresciuto a Kansas City). Se a tutto ciò aggiungiamo l'improvvisa infatuazione per la musica di The Band e dell'immancabile "spalla" Bob Dylan..."


22. John Doe - Westerner (Cool Rock Record)
western rock

"...profondamente influenzato dalla produzione di Howe Gelb e dai panorami dell'Arizona, l'album è ispirato e infine dedicato allo scrittore/sceneggiatore Michael Blake, noto per aver scritto Balla Coi Lupi di Kevin Costner, che Doe ha seguito nei suoi ultimi giorni di vita, incamerando le storie delle sue mille battaglie legali e artistiche a difesa dei Nativi americani..."


21. Bob Weir - Blue Mountain  (Columbia/ Legacy)
old hippie folksinger

"...Blue Mountain volge lo sguardo all'adolescenza del musicista e in particolare a un periodo trascorso in un ranch del Wyoming nell'estate del '63, dopo essere scappato dalla casa dei genitori adottivi, che diede a Bob l'opportunità di lavorare con i mandriani e di conoscere un mondo già allora in via di estinzione, di uomini cresciuti prima dell'avvento della radio, abituati a trascorrere le serate intorno a un fuoco..."


Runners [20 - 11]


20. Treetop Flyers - Palomino  (Loose)
west coast, folk-rock

"...prodotto dagli stessi Treetop Flyers in Inghilterra con l'intenzione di espandere lo spettro sonoro delle canzoni. Ci riescono abbandonando i quattro minuti classici del loro folk rock, avventurandosi in svolazzi psichedelici e lunghe code fra organi e chitarre, qualche tocco di synth e immancabili armonie vocali..."


19. Ian Hunter & Rant Band - Fingers Crossed  (Proper)
rock masters #1

"...Fingers Crossed arriva quattro anni dopo When I'm President, e continua il sapiente amalgama di suoni USA e reminiscenze dei Mott The Hoople proposto dal suo predecessore. Non potrebbe essere altrimenti un album che inizia con una That's When The trouble Starts che pare un vecchio sguaiato singolo degli Sweet, o che continua con Dandy, dedica allo scomparso David Bowie..."


18. Iggy Pop - Post Pop Depression (Caroline/ Universal)
rock masters #2

"...niente pseudo-punk o scimmiottamenti del passato, i nove brani mirano al sodo curando testi e arrangiamenti (con uno stile che ricorda parecchio il John Cale meno intellettualoide di metà anni settanta, vedi Gardenia), e finendo ad apparire come il testamento del Pop di fine carriera, il suo Blackstar sfornato fortunatamente senza bisogno di doverci anche lasciare..."


17. Parker Millsap - The Very Last Day  (Okrahoma)
hillbilly rock

"...The Very Last Day è un altro piccolo disco, ma un grande balzo nella direzione di un folk elettrico, dinamico e palpitante dove le radici rurali del musicista si fanno ancora più esuberanti e cariche di tentazioni rock, riuscendo nel non facile compito di mantenere in equilibrio storie e versi di una certa profondità con canzoni dall'appeal immediato..."


16. Hiss Golden Messenger - Heart Like a Levee  (Merge)
soul americana

"...Mc Taylor può adattare il suo timbro vocale caldo e soulful ad episodi che sanno di una rivisitazione in chiave Americana della stagione country soul che fu nei Settanta, in quel denso ordito fra suono nero e bianco, tra accento swamp e leziosità pop che mette insieme la Motown con Nashville, la Stax con il country rock bianco..."


15. Steve Gunn - Eyes on the Line  (Matador)
psych rock

"...pur restando fedele alle strutture di partenza, ha subito nei vari passaggi una trasformazione, voluta e ricercata, diventando più conciso, immediato, fruibile. Per quanto lo possa essere una forma di ballata dall'andamento ossessivo, spesso intrecciata da più piani compositivi, da chitarre trascinanti che sanno di neo-psichedelia e trame che attingono a piene mani da certo folk d'avanguardia..."


14. Car Seat Headrest - Teens of Denial  (Matador)
old school indie rock

"...pur mantenendo fede alla linea di partenza, l'album suona ambizioso, persino ridondante nella scelta di brani lunghi, scontrosi, dove l'efficacia di un riff o di un ritornello viene spesso sabotata. Non potrebbe essere altrimenti per un lavoro che ha l'aspirazione di un concept, storia di un ragazzino chiamato Joe che percorre il dramma esistenziale del passaggio dall'adolescenza all'età adulta..."


13. Tedeschi Trucks Band - Let Me Go By  (Swamp Family/ Concord)
southern jam music

"...Let Me Get By è stato prodotto dallo stesso Derek Trucks con l'intenzione di lasciare le briglie sciolte, concedendo più spazio alle idee della band. L'effetto è un disco dal feeling naturale, bollente nel sound di pura marca sudista, senza dubbio votato alla jam, eppure più contenuto e concentrato sulla visione d'insieme dei brani..."


12. Alejandro Escovedo - Burn Something Beautiful   (Fantasy)
rock songwriting

"...Burn Something Beautiful è qualcosa di più e di meglio, forse sarebbe giusto dire di definitivo, nella descrizione dell'autore. Non solo si tratta di un potente, ispirato, livido disco di rock'n'roll, ma una sorta di manifesto dell'età matura di Alejandro Escovedo, una resa dei conti con se stesso, passaggio fra i più significativi della sua burrascosa carriera..."


11. Nick Cave & The Bad Seeds - Skeleton Tree  (Bad Seed LTD)
dark ballads

"...toccato nel personale, Cave si è liberato di tutte le voglie di uscire da quel suono oscuro che ha caratterizzato la sua altalenante produzione degli anni zero, e ha composto otto brani ancora più lenti e tetri del precedente Push The Sky Away. Jesus Alone è un singolo decisamente anti-hit, quasi uno spoken-blues...."


Top Ten [10 - 1]


10. Ben Watt - Fever Dream    (Caroline)
pop rock, brit folk-rock

"...Fever Dream riparte da Hendra e va oltre, mostrandoci come la maturità di Watt passi dal recupero di un linguaggio per molti versi classico, se si intende per classicismo la riscoperta delle chitarre (soprattutto l'elettrica, sempre più protagonista), affidate ancora alle mani amiche di Bernard Butler..."


09. Richmond Fontaine - You Can't Go Back If There's Nothing          To Go Back To  (Decor)
alternative country pioneers

"...canzoni e suoni dal lato oscuro dell'american dream tornano al centro del discorso, il gruppo si esprime più compatto con l'arrivo del nuovo bassista Freddy Trujillo, e il passo sofferente e agrodolce del loro country rock di frontiera si anima di ballate con un cuore melodico e straziato al tempo stesso, richiamando un altro loro apprezzato lavoro, Thirteen Cities..."


08. The Rolling Stones - Blue & Lonesome (Polydor)
british blues revue

"...non vuole reinventare il blues o strapazzarne i connotati, e proprio per questo non mira a risultare grezzo e senza compromessi. Il suo obiettivo è quello di dar voce al confronto tra quattro musicisti maturi e la loro gioventù, rievocata con classe, eleganza e stile, come se quel mondo antico di canzoni e suggestioni costituisse ancora un'opportunità, e una chiave di lettura, per interrogare il presente e cascarci in mezzo..."


07. Lucinda Williams - The Ghosts of Highway 20  (Highway 20)
woman's blues

"..il nuovo capitolo è l'altra faccia della medaglia: conserva l'involucro e gli arrangiamenti del recente passato, ma declina buona parte degli episodi secondo un mood pigro e sofferente, fra romantici walzer (Place In my Heart, l'interminabile racconto di Lousiana Story) e preghiere disperate (Death Came) che sembrano indagare il senso di caducità della vita..."


06. Grant Lee Phillips - The Narrows  (Yep Roc)
americana troubadour

"...lo sbocco naturale di un autore che ha sempre scritto con in testa la tradizione, ora diventandone un ambasciatore moderno. Entrato negli Easy Eye Studio di proprietà di Dan Auerbach con l'essenziale dinamica di un trio - la batteria dell'amico Jerry Roe, colui che è stato il responsabile di questo viaggio nashvilliano, e il bassista Lex Price - Grant Lee ha giocato con la strumentazione e il feeling da modernariato a disposizione..."


05. Drive-By Truckers - American Band  (ATO)
southern rock, alt-country

"...i Drive-By Truckers affrontano con la forza di una autentica American Band: lontano dalla retorica del rock'n'roll più plateale e certo poco affine ad altre simili dichiarazioni del passato, quel titolo simboleggia semmai un gruppo che è un corpo unico con le sue canzoni, che fa il suo sporco lavoro sulla strada (da vent'anni esatti, era il 1996), che non teme di metterci la faccia..."


04. Leonard Cohen - You Want It Darker   (Columbi)
poet's last will

"..."Sono pronto, Mio Signore" recita il chorus di You Want It Darker. E senza ovviamente augurarci che sia vero, stavolta però un po' c'è da credere alla propria auto-profezia di morte dell'ultraottantenne Leonard Cohen. Magari, e lo speriamo, è solo un altro dei suoi scherzi...."


Podio 2016


03. Sturgill Simpson - A Sailor's Guide to Earth  (Atlantic)
cosmic americana & soul

"...contaminando la sua musica con arrangiamenti più complessi, con innesti "pesanti" di archi e fiati, curati in parte dalla backing band di Sharon Jones, The Dap-Kings, e strizzando l'occhio al soul della Stax e di Muscle Shoals (sarà solo una suggestione l'uscita per l'Atlantic?), alla canzone pop più raffinata dei 70s e naturalmente al country rock "cosmico" e progressivo di una lontana stagione..."


02. Michael Kiwanuka - Love & Hate  (Polydor)
new psychedelic soul

"...e se al suo esordio Kiwanuka era sembrato solo uno dei tanti nuovi adepti del culto del soul classico con una insana passione per lo smooth-soul alla Smokey Robinson, qui si comincia già a sentire un autore e un artista un gradino sopra la media. Basterebbero anche soltanto i dieci minuti di apertura di Cold Little heart,emozionante crescendo in chiave soul barocca..."


Disco dell'anno 2016


01. Ryley Walker - Golden Sings That Have Been Sung  (Dead Oceans)
psych folk-rock

"...evidentemente Ryley è in stato di grazia e ha voluto sfruttare fino in fondo l'ispirazione. Ha avuto ragione, non c'è che dire, in barba alle leggi ormai scardinate del music business: un tempo queste otto canzoni avrebbero sedimentato per un raccolto forse più ricco, persino per un doppio album ambizioso, perché no, oggi sono invece la fotografia esatta di un passaggio, che Walker ha voluto fermare all'istante, desideroso di mostrare l'altra faccia del suo folk rock dalle vibrazioni cosmiche. ..."



Riepilogo - Best albums 2016

Podio
1. Ryley Walker - Golden Sings That Have Been Sung
2. Michael Kiwanuka - Love & Hate
3. Sturgill Simpson - A Sailor's Guide To Earth

Top 10
4. Leonard Cohen - You Want It Darker
5. Drive-By Truckers - American Band
6. Grant-Lee Phillips - The Narrows
7. Lucinda Williams - The Ghost Of Highway 20
8. The Rolling Stones - Blue & Lonesome
9. Richmond Fontaine - You Can't Go Back If There's Nothing To Go Back To
10. Ben Watt - Fever Dream

Top 20
11. Nick Cave & The Bad Seeds - Skeleton Tree
12. Alejandro Escovedo - Burn Something Beautiful
13. Tedeschi Trucks Band - Let Me Go By
14. Car Seat Headrest - Teens Of Denial
15. Steve Gunn - Eyes On The Lines
16. Hiss Golden Messenger - Heart Like A Levee
17. Parker Millsap - The Very Last Day
18. Iggy Pop - Post Pop Depression
19. Ian Hunter & The Rant Band - Fingers Crossed
20. Treetop Flyers - Palomino

Runners (21-30)
21. Bob Weir - Blue Mountain
22. John Doe - Westerner
23. Kevin Morby - Singing Saw
24. Marlon Williams - Marlon Williams
25. Karl Blau - Introducing Karl Blau
26. The Stray Birds - Magic Fire
27. The Marcus King Band - The Marcus King Band
28. Bob Mould - Patch the Sky
29. Tom Brousseau - North Dakota Impressions
30. Lydia Loveless - Real